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Mercoledì 4 Dicembre 2024
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Roma, 22 luglio 2022 – La fiammata dei prezzi ha reso più leggeri i portafogli degli italiani che hanno perso 1.756 euro a testa in tre anni (-9,1%). Tra giugno 2019 e giugno 2022, il reddito pro-capite è diminuito in valore assoluto soprattutto nel Nord est -2.104 euro. Ma in termini relativi l’inflazione ha picchiato duro principalmente al Mezzogiorno -10%. Mentre a livello regionale il caro vita ha morso di più nel Trentino-Alto Adige, con una perdita del potere di acquisto di 2.962 euro (-12,3%).
È quanto evidenzia un’analisi del Centro Studi Tagliacarne sull’impatto dell’indice Istat dei prezzi al consumo sul reddito degli italiani nell’ultimo triennio.
“Le regioni del Mezzogiorno rischiano di essere discriminate non solo a causa dell’incremento dei prezzi, ma anche per il minor livello dei redditi e a causa della composizione del loro “paniere” di consumo”. A sottolinearlo è Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, che aggiunge “se, ad esempio, rapportiamo la riduzione di potere di acquisto al complesso dei beni e servizi prodotti vediamo che la perdita del Mezzogiorno è in termini relativi superiore di circa un terzo a quella subita dal Centro-Nord, con punte molto alte in Sicilia, Puglia e Calabria. Inoltre, la maggiore componente di consumi alimentari delle famiglie del Sud, a fronte dei rincari particolarmente alti degli ultimi mesi, le espone a ulteriore penalizzazione”.
Dopo due anni di Covid resta debole la dinamica delle nuove iscrizioni
mentre le cancellazioni si avviano lentamente verso una normalizzazione
+5.800 la crescita in Lombardia ma oltre un terzo del saldo (11.500) è al Centro-Sud
Roma, 20 luglio 2022 – Sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si è attestato a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio - come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).
E’ quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e disponibile all’indirizzo www.infocamere.it/Movimprese.
Il Bilancio Dei Territori
Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo più consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in più, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844).
A livello regionale è la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55%): Sardegna (+0,82%), Lazio (+0,69%), Puglia (+0,66%), Valle d’Aosta (+0,64%), Trentino Alto Adige (+0,63%), Lombardia (+0,61%), Emilia Romagna (+0,59%) e Sicilia (+0,58%).
Il Bilancio Dei Settori
Le Costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche in questo trimestre con 8.548 imprese in più e una variazione dell’1,02%. La ripresa del settore turistico a ridosso della pausa estiva è accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle Attività di alloggio e ristorazione (+4.026 la variazione assoluta, +0,88% quella percentuale). Anche le Attività professionali, scientifiche e tecniche mettono a segno nel trimestre un incremento cospicuo di 3.712 unità, pari al +1,59% in termini percentuali. Quest’ultimo settore mostra la variazione percentuale più consistente, seguito dall’Istruzione (+1,24%) e dalle Attività artistiche sportive e di intrattenimento (+1,15%).
In provincia di Salerno nel mese di luglio sono programmate circa 12.320 entrate di cui 3.326 giovani; nella regione Campania 39.600, nell’area del Sud ed Isole saranno 156.900 e in Italia complessivamente 505.000.
Le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo rispetto a giugno 2022 (+19,3%), in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che vede un -9,7% di lug22/giu22. Siamo in linea, invece con l’andamento nazionale rispetto al luglio 2021 (-5,7%).
Il settore trainante è quello dei servizi e della filiera turistica che ha programmato circa 3.000 assunzioni e per il periodo lug-set 2022 prevede 5.170 entrate.
Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a luglio 2021 (-880 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo lug-set 22/21 (-2.150 v.a.).
Diminuisce la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 27% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 29%. I contratti a termine, 84% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 30 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di luglio:
- le entrate previste si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi e per il 64% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 16% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 84% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 7% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più, consulta il bollettino e le tavole statistiche allegate.
Cresce la difficoltà di reperimento delle figure ricercate (40,3%) Maggiori criticità si riscontrano nella metallurgia, legno-arredo, costruzioni e servizi informatici
Roma, 12 luglio 2022 – Sono oltre 505mila le assunzioni che le imprese hanno programmato a luglio e arrivano a poco meno di 1,3 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre. Le previsioni complessive evidenziano un andamento negativo sia rispetto al mese di giugno 2022 (-9,7%) che rispetto a luglio 2021 (-5,4%). Se però si considerano le assunzioni previste nel trimestre luglio-settembre 2022 i dati si attestano sostanzialmente sugli stessi livelli del trimestre luglio-settembre 2021 (-0,1%). Ancora in aumento la difficoltà di reperimento che riguarda il 40,3% delle assunzioni previste, circa 10 punti in più rispetto a luglio 2021.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di luglio.
La Camera di Commercio di Salerno sta organizzando la partecipazione di n° 20 aziende salernitane del settore vinicolo nell’ambito dell’evento Borgo diVino in tour, per la tappa a Vietri sul Mare, negli spazi della Villa Comunale, nel periodo dal 2 al 4 settembre 2022.
L’evento si svolge in collaborazione con la rivista I Borghi più Belli d’Italia, e si articola in una serie di tappe alla scoperta delle piccole e tipiche
realtà del territorio nazionale, puntando l’attenzione sulle tipicità enogastronomiche con particolare riguardo alle produzioni vinicole.
Le imprese interessate dovranno inviare la scheda di adesione a partire dalla data del 5 luglio 2022, ore 10.00 fino alle ore 12.00 del giorno 27 luglio 2022 (termine ulteriormente prorogato) esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) al seguente indirizzo PEC dell’Ente camerale: cciaa.salerno@sa.legalmail.camcom.it
Si fa presente che, qualora l’azienda sarà impossibilitata a presenziare allo stand, l’organizzazione metterà a disposizione, gratuitamente, un sommelier che provvederà alla presentazione del vino fornito dall’Impresa partecipante.
RAI 2 - TG2 - Economia. Rapporto Unioncamere - Mediobanca - Centro Studi Tagliacarne sulle prospettive delle piccole e medie imprese. Intervista ad Andrea Prete (Presidente Unioncamere)
Tantissimi i temi trattati dal presidente della Camera di Commercio di Salerno e di Unioncamere Andrea Prete in un intervista realizzata in occasione dell'evento "Made in Italy quale futuro? Sburocratizzazione, digitalizzazione, energie rinnovabili ma anche effetti della pandemia sui settori economici e i riflessi sull'occupazione, tra carenze di lavoratori stagionali, salari bassi e denatalità.
Guarda l'intervista https://youtu.be/3qZfLcmcB1Q
#Digitalizzazione #energierinnovabili #burocrazia #occupazione
In provincia di Salerno nel mese di giugno sono programmate circa 10.320 entrate, di cui 3.199 giovani; nella regione Campania 35.650, nell’area del Sud ed Isole saranno 163.400 e in Italia complessivamente 559.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, è soprattutto il commercio, il turismo ed i servizi alle persone. La filiera turistica ha programmato per l’inizio del periodo estivo circa 3.830 assunzioni e per il periodo giu-ago22 prevede 8.100 entrate. Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a giugno 2021 (-820 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo giu-ago 22/21 (-6.160 v.a.).
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 31% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 26%. I contratti a termine, 81% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di giugno:
- le entrate previste si concentreranno per il 82% nel settore dei servizi e per il 83% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 10% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più scarica l'analisi completa, il bollettino e le tavole statistiche.
Alla data del 31 marzo 2021, le ICC (Imprese Culturali e Creative) con dipendenti presenti in provincia di Salerno ammontano a oltre 700 unità, dando lavoro a circa 5 mila dipendenti. Elevato è il quantitativo di entrate di lavoratori previsto per il 2021 pari a 2.100 unità rispetto alle 1.590 del 2020. Valore, questo, che rappresenta una significativa risposta alla contrazione che si era registrata nel 2020 per via delle restrizioni indotte dalla pandemia da COVID-19. Delle nuove entrate previste, si è ridotta di circa 2 punti percentuali la quota di quelle di difficile reperimento, passando dal 31,1% al 29,5%. La quota di entrate under 30 delle ICC risulta in aumento: nel 2021 è pari al 35,8% rispetto al 29,1% del 2020.
Il core culturale richiede figure altamente qualificate e, al contempo, capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività, per sapersi adattare alla continua evoluzione dei mercati attraverso l’innovazione e la sperimentazione. Infatti, il 30,6% delle entrate previste riguarda lavoratori laureati, e particolarmente elevata è anche la richiesta di figure diplomate, le quali rappresentano il 38,1% delle entrate previste.
E' la sintesi di quanto emerge dai dati Unioncamere - ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, anno 2021, elaborati dall'Ufficio Statistica e Prezzi della Camera di Commercio di Salerno.
Per saperne di più consulta lo studio completo.
Il volume “Economia del Mare e Green Deal – 2021” definisce la Blue Economy nel contesto produttivo italiano. La Blue Economy è uno dei comparti impegnati nel processo di transizione ecologica, perché la salvaguardia del mare e dei suoi ecosistemi rappresenta uno degli obiettivi del Green Deal.
La pubblicazione inquadra l’economia del mare secondo un approccio che tiene conto sia delle policy europee e nazionali, sia delle sue caratteristiche e del ruolo del comparto produttivo nell’economia italiana e inoltre fornisce un’analisi più approfondita su quali sono le caratteristiche delle imprese dell’Economia del Mare, qual è l’effetto moltiplicatore e il valore aggiunto dell’occupazione della blue economy.
Il volume risponde alle seguenti domande:
È importante notare che nel 2021 sono state programmate 406.500 entrate dalle imprese dell’Economia del Mare (l’economia del mare comprende i seguenti settori: Alloggio e ristorazione, Servizi turistici e di intrattenimento, Trasporto marittimo e per vie d'acqua di passeggeri, Filiera della cantieristica navale, Filiera alimentare/ittica e Industrie delle estrazioni terrestri e marine), quasi il 9% del totale complessivo, in aumento del 22,6% rispetto al pre-Covid. Anche in questo ambito cresce la difficoltà di reperimento dei candidati che si attesta al 24,7% del totale delle richieste (+6 p.p. rispetto al 2019), ma nella cantieristica navale si arriva al 42,7%.
Per essere sempre informati e scaricare gratuitamente il pdf dei volumi potete cliccare sul seguente link: Pubblicazioni Sistema Informativo Excelsior
Per informazioni:
Ufficio Statistica e Prezzi
tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it