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Giovedì 24 Aprile 2025
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Roma, 23 aprile 2025 – Cambia la mappa delle attività economiche in Italia. Con l’entrata in vigore della nuova classificazione ATECO 2025, prevista dal Regolamento delegato UE 2023/137, il 1° aprile 2025 è stato avviato il processo di aggiornamento del Registro delle Imprese da parte delle Camere di commercio italiane. Un passaggio cruciale per fotografare in modo più preciso e attuale il sistema produttivo del Paese.
L’aggiornamento d’ufficio del codice ATECO, che ha interessato oltre 5 milioni di imprese, è oggi concluso. Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.
Cosa possono fare ora le imprese?
Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato nella visura Registro Imprese tramite l'app impresa italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.
In alcuni casi specifici, se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia appieno la realtà dell’attività svolta, dal 15 aprile 2025 l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente tramite il servizio rettificaateco.
Con l’adozione della nuova codifica ATECO, il Registro delle Imprese si allinea agli standard europei e migliora la qualità dei dati economici, con ricadute positive su analisi statistiche, politiche pubbliche e strumenti di programmazione economica.
Il 49,4% è di difficile reperimento
Roma, 22 aprile 2025 – Le competenze green sono sempre più richieste dalle imprese, tanto che oggi interessano 8 assunzioni su 10. Nel 2024, infatti, a domanda di lavoratori con attitudine al risparmio energetico e formati alla sostenibilità ambientale è aumentata di 1,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente, arrivando a riguardare oltre 4,4 milioni di assunzioni, pari all’80,6% del totale delle entrate programmate. Per il 42,9% dei profili ricercati la competenza green è ritenuta necessaria con un grado elevato.
Una buona notizia evidenziata in occasione della Giornata mondiale della Terra e contenuta nell’ultima edizione del volume “Le competenze green” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, e realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.
L’attitudine green è necessaria per gran parte dei mestieri legati al comparto dell’edilizia, quali ad esempio i tecnici delle costruzioni civili (competenze richieste con elevata importanza al 66,6% delle entrate) e i tecnici della gestione dei cantieri edili (65,7%). Ma non solo, questa competenza è decisiva ai fini dell’assunzione anche di tecnici meccanici (67,1%), specialisti in scienze economiche (66,4%), ingegneri energetici e meccanici (65,6%).
I risultati del Sistema Informativo Excelsior mostrano che le difficoltà di reperimento delle imprese sono in costante aumento e nel 2024 hanno riguardato il 47,8% del totale delle assunzioni programmate. Inoltre, crescono all’intensificarsi dell’importanza con cui sono richieste le competenze green. Nello specifico, quando è richiesta l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale si rileva una difficoltà di reperimento pari al 49,4% delle entrate, quota che arriva al 51,5% quando sono necessarie con elevato grado di importanza.
In particolare, il possesso dell’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale è considerata fondamentale per l’assunzione a prescindere dal livello di istruzione: si osservano le richieste maggiori per il personale con una formazione tecnologica superiore (è necessaria per il 90,2% delle entrate con un titolo ITS Academy), ma la domanda rimane elevata anche per chi è in possesso di una qualifica e/o diploma professionale (85,3%), di una laurea (84,3%) o di diploma di livello secondario (82,7%).
Tra gli indirizzi di laurea cui è associata una più elevata domanda di attitudine green si evidenziano gli altri indirizzi di ingegneria, scienze biologiche e biotecnologie, ingegneria industriale, ingegneria civile e architettura, agrario, agroalimentare e zootecnico e scienze della terra. Tra gli ITS sono più richieste le competenze green negli ambiti dell’energia, sistema casa e ambiente costruito, sistema moda, chimica e nuove tecnologie della vita.
Segnali positivi dal mercato del lavoro in provincia di Salerno: nel mese di aprile 2025 le imprese prevedono 9.140 nuove assunzioni, con una crescita del 6,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Il trend positivo si conferma anche su base trimestrale, con 29.890 ingressi programmati tra aprile e giugno, pari a un aumento del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A livello regionale, in Campania sono attese 41.300 assunzioni, mentre su scala nazionale il dato complessivo raggiunge quota 460.000. Nella provincia salernitana, sia l’industria sia i servizi registrano un incremento: +13,4% per il settore industriale e +5,2% per quello dei servizi, entrambi in linea con l’andamento nazionale.
A trainare la domanda sono soprattutto le imprese legate all’alloggio, alla ristorazione e ai servizi turistici, che segnano un aumento del 10,6% su base annua e del 5,6% sul trimestre. Nell’industria, il manifatturiero cresce del 14,3% rispetto ad aprile 2024, mentre le costruzioni fanno segnare un +12,1%. Anche sul trimestre i dati sono positivi: +19,8% nel manifatturiero e +2,8% nelle costruzioni.
Resta però elevata la difficoltà di reperimento: il 41% delle imprese salernitane segnala ostacoli nel trovare candidati con le competenze richieste, in aumento rispetto al 39% dello scorso anno. In calo la quota di assunzioni destinate ai giovani, pari al 26% (contro il 27% di aprile 2024), e quella riservata a lavoratori immigrati, passata dall’18% all’11%.
L’80% delle assunzioni previste riguarderà il settore dei servizi, mentre il 76% coinvolgerà imprese con meno di 50 dipendenti. La maggior parte dei contratti sarà a termine (82%), con solo il 18% di posizioni stabili o in apprendistato.
Appena il 10% delle assunzioni sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, dato inferiore alla media nazionale (17%), e solo l’8% riguarderà profili laureati. Tre figure professionali accentreranno il 43% della domanda complessiva.
Questi in sintesi i dati elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, sulla base delle analisi del sistema informativo Excelsior, sviluppato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per monitorare le previsioni occupazionali delle imprese private dei settori industria e servizi.
Per saperne di più, consulta il bollettino completo, le tavole statistiche e l'analisi dettagliata.
Anche nell’edizione 2025 del Vinitaly - il più importante salone internazionale del vino e dei distillati, svoltosi a Verona dal 6 al 9 aprile - il progetto GustoSa ha riscosso grande successo, confermandosi come una delle iniziative più apprezzate tra quelle dedicate alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico salernitano. Promosso dalla Camera di Commercio di Salerno in collaborazione con l’agenzia di comunicazione integrata MTN Company, GustoSa ha richiamato diverse centinaia di visitatori presso lo stand istituzionale (Hall B – Stand 116-117), attratti dalla qualità e dalla varietà delle proposte offerte.
«L’obiettivo di promuovere a livello internazionale le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio è stato ancora una volta centrato - afferma Raffaele De Sio, Segretario Generale della Camera di Commercio di Salerno - La Camera sostiene da anni le imprese nel percorso di internazionalizzazione, attraverso strumenti di formazione, assistenza tecnica e supporto economico. Per il 2025 abbiamo stanziato risorse per circa 700mila euro a favore della partecipazione delle aziende a fiere nazionali e internazionali. GustoSa, che abbina vino e prodotti agroalimentari salernitani, rappresenta anche un potente volano di attrazione turistica».
Pasquale Giglio, Vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno, aggiunge: «Con GustoSa vogliamo essere concretamente vicini alle nostre imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni che producono vini di straordinaria qualità. La partecipazione al Vinitaly è per loro un’occasione strategica per incontrare operatori e buyer da tutto il mondo. Il binomio cibo-vino, infatti, si conferma sempre più efficace come strumento di promozione territoriale».
Nel corso del Vinitaly - che quest’anno ha registrato circa 97mila visitatori, in linea con l’edizione 2024 - i visitatori dello stand hanno potuto degustare vini, liquori e specialità gastronomiche provenienti dalla provincia di Salerno, riscoprendo sapori autentici e profumi intensi, emblema della cultura e dell’identità salernitana.
Ad arricchire l’esperienza anche la presenza di numerosi ospiti illustri del mondo istituzionale, accademico e agroalimentare presso lo stand della Camera di Commercio di Salerno, tra cui: Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania; Fabrizio Marzano, Presidente di Confagricoltura Campania; Giorgio Calabrese, nutrizionista e divulgatore scientifico; Alex Giordano, esperto di innovazione sociale e digitale in ambito agritech; Andrea Ferraioli, Presidente del Consorzio Vita Salernum Vites; Luciano Pignataro, giornalista e gastronomo; Piero Mastroberardino, Vicepresidente Federvini; Carmine D’Alessio, CEO MTN Company; Pasquale Tarallo, chef del Ristorante Paisà; Gilda Guida Martusciello, Vice delegata Campania dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino. Tutti hanno espresso grande apprezzamento per la qualità dei prodotti e per il valore del progetto.
Sotto l’egida della Camera di Commercio di Salerno, 14 aziende della provincia hanno preso parte all’edizione 2025 del Vinitaly: Aita Azienda Agricola, Albamarina, Azienda Agricola Guerritore, Azienda Agricola San Salvatore 1988, Azienda Vitivinicola Marino, Cantina dei Quinti, Cantine Giuseppe Apicella, Cantine Marisa Cuomo, Casa Vinicola Ettore Sammarco, Distillatori Russo 1899, Lunarossavini, Montevetrano, Polito Viticoltori e Tenuta Cobellis.
Tutti i dettagli sul progetto sono disponibili sul sito ufficiale www.gustosa.net.
(+3% rispetto a 12 mesi fa) e oltre 1,5milioni entro giugno
Turismo, commercio e servizi alle persone trainano la domanda di lavoro
Roma, 10 aprile 2025 – Sono 460mila le entrate programmate dalle imprese ad aprile e 1,5 milioni per il trimestre aprile-giugno, con un incremento della domanda di lavoro di oltre 13mila unità rispetto ad aprile 2024 (+3,0%) e di circa 29mila unità sul corrispondente trimestre (+1,9%). Stabili le previsioni delle imprese dell’industria (+0,3% sul mese e +0,2% sul trimestre), grazie al contributo delle imprese delle costruzioni (+4,6% nel mese e +3,3% nel trimestre), che compensano l’incertezza del manifatturiero (-2,0% sul mese e -1,5% sul trimestre). Positive invece le aspettative delle imprese dei servizi (+4,0% nel mese e +2,5% nel trimestre), per via delle dinamiche che si registrano nei settori dei servizi alle persone (+13,0% nel mese e +6,4% nel trimestre) e dei servizi operativi (+11,0% nel mese e +8,8% nel trimestre). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di aprile [1].
[1] Le previsioni del mese di aprile si basano sulle interviste realizzate su un campione di circa 109.600 imprese. Le interviste sono state raccolte nel periodo 19 febbraio 2025 – 06 marzo 2025.
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Il progetto "La Buona Merenda", ideato da Città della Scienza e promosso da Confesercenti Campania, Confesercenti Provinciale di Salerno, Camera di Commercio di Salerno, con il patrocinio del Comune di Cava dei Tirreni, entra nella fase cruciale della selezione delle merende. L'iniziativa, che mira a promuovere una corretta alimentazione e sani stili di vita tra bambini e ragazzi, in linea con i principi della Dieta Mediterranea e per contrastare l'obesità infantile, prevede la creazione di merende nutrienti e gustose realizzate con materie prime locali di alta qualità.
Giovedì 10 aprile 2025, alle ore 10, presso il Palazzo di Città di Cava de' Tirreni, si terrà la sessione di assaggio. Una delegazione di studenti, in rappresentanza degli Istituti Comprensivi della città, avrà il compito di valutare e selezionare le 4 merende che verranno poi distribuite nella rete di negozi associati a Confesercenti.
Il progetto coinvolge tutti gli Istituti Comprensivi di Cava de' Tirreni, prima città ad avviare un percorso così ampio di didattica alimentare e della salute, valorizzando al contempo il territorio.
Il Vinitaly 2024, importante fiera del settore vinicolo, è stata l'occasione per presentare i risultati di una ricerca sulla digitalizzazione delle aziende vinicole della provincia di Salerno. Lo studio, condotto dal PIDMed della Camera di Commercio di Salerno in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli e il Consorzio Vita Salernum Vites, ha rivelato un settore in crescita, con un forte orientamento alla qualità e alla sostenibilità, ma con margini di miglioramento nella digitalizzazione.
La ricerca ha evidenziato che le aziende salernitane, per lo più di piccole dimensioni, utilizzano prevalentemente l'e-commerce e i pagamenti digitali, ma hanno ancora un basso livello di digitalizzazione strutturata. Tuttavia, la loro produzione si distingue per l'alta qualità, con l'83,9% dei vini certificati DOP/IGP e il 33,3% con certificazione biologica.
Questo quadro si inserisce in un contesto nazionale positivo, con l'export di vino italiano che ha raggiunto un nuovo record nel 2024, superando gli 8 miliardi di euro di fatturato. La Campania, in particolare, ha contribuito significativamente a questa crescita, con un aumento della produzione del 30% rispetto all'anno precedente.
Tuttavia, il settore vitivinicolo italiano deve affrontare sfide importanti, come i cambiamenti climatici e le evoluzioni del mercato. La digitalizzazione emerge quindi come uno strumento fondamentale per affrontare queste sfide e rafforzare la competitività delle aziende sui mercati internazionali.
Dopo lo strepitoso successo dello scorso anno, l’esperienza GustoSa torna al Vinitaly di Verona con un’edizione ancora più ricca ed emozionante. Grazie al progetto promosso dalla Camera di Commercio di Salerno in collaborazione con l’agenzia di comunicazione integrata MTN Company, i visitatori potranno immergersi nuovamente in un viaggio sensoriale unico, dove i sapori autentici della provincia di Salerno incontreranno i migliori vini e liquori del territorio.
Dal 6 al 9 aprile 2025, in occasione del prestigioso Vinitaly - il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati - GustoSa offrirà un’esperienza degustativa ancora più intensa e coinvolgente. Presso lo stand della Camera di Commercio di Salerno (Hall B - stand 116-117), i visitatori potranno partecipare a degustazioni esclusive di vini, liquori e prodotti food tipici della provincia di Salerno. Un’occasione imperdibile per lasciarsi avvolgere da profumi e sapori autentici e vivere momenti di pura convivialità, dove il cibo e il vino si fondono per creare un’armonia perfetta.
GustoSa non è solo un evento: è la celebrazione dell’eccellenza enogastronomica salernitana, un patrimonio fatto di storia, tradizione e passione. Con una produzione vinicola di alta qualità e prodotti tipici che raccontano il territorio, la provincia di Salerno si conferma protagonista del panorama enogastronomico italiano. A rappresentarla al Vinitaly saranno quattordici aziende d’eccellenza, sotto l’egida della Camera di Commercio di Salerno: Aita Azienda Agricola, Albamarina, Azienda Agricola Guerritore, Azienda Agricola San Salvatore 1988, Azienda Vitivinicola Marino, Cantina dei Quinti, Cantine Giuseppe Apicella, Cantine Marisa Cuomo, Casa Vinicola Ettore Sammarco, Distillatori Russo 1899, Lunarossavini, Montevetrano, Polito Viticoltori e Tenuta Cobellis.
Dopo la grande riuscita della passata edizione, l’appuntamento con GustoSa è fissato - dunque - dal 6 al 9 aprile 2025 al Vinitaly di Verona: un’occasione per scoprire, degustare e celebrare l’anima enogastronomica di Salerno. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito web www.gustosa.net.
Sono 1,3 milioni le attività guidate da donne in Italia,
che stanno crescendo e diventando più forti
Roma, 27 marzo 2025 – Sono più piccole, più giovani, più straniere, più dislocate nel Mezzogiorno. Sopravvivono anche un po’ meno delle altre, ma si stanno strutturando, puntano sui settori a maggior contenuto di conoscenza e in molte provano a fare il salto alla “taglia” superiore. Il milione e 307mila imprese femminili registrate, che rappresentano a fine 2024 oltre un quarto (il 22,2%) del totale delle imprese italiane, sono state al centro di un evento digital organizzato da Unioncamere e Sole 24 Ore, destinato a far luce sulle caratteristiche, le peculiarità e l’approccio alle fonti di finanziamento di questo segmento importante del sistema produttivo nazionale.
“Creare opportunità a favore dell’imprenditoria femminile è un obbligo per chiunque si ponga come obiettivo lo sviluppo del Paese”, ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Per questo il sistema camerale è impegnato nel Piano nazionale imprenditoria femminile, gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Tra le iniziative condotte anche grazie ai Comitati per l’imprenditorialità femminile, presenti in tutte le Camere di commercio, il Giro d’Italia delle Donne che fanno Impresa, la diffusione della cultura imprenditoriale femminile attraverso azioni di accompagnamento, informazione e formazione. A questo si aggiunge l’impegno per la certificazione della parità di genere”.
Dopo il picco toccato nel 2021, quando le imprese femminili avevano superato il milione e 342mila unità, le aziende guidate da donne hanno conosciuto una lenta diminuzione, analoga ma meno insistita rispetto alle aziende non femminili. Rispetto al 2014, questa tipologia di impresa ha comunque segnato una crescita dello 0,4% a fronte di una diminuzione delle attività non femminili del -3,6%.
In quasi tre casi su quattro, le attività guidate da donne operano nel settore dei servizi (72,6% contro 60,1%), sono più piccole di dimensione (le microimprese sono il 96,2% del totale a fronte del 94% delle aziende non femminili), registrano una maggior concentrazione di ditte individuali (60,5% contro 47,3%, anche se le società di capitali condotte da donne sono aumentate del +45% rispetto al 2014, arrivando a rappresentare lo scorso anno più di un quarto di tutte le imprese femminili) e una minor presenza di imprese artigiane (il 16,7% contro il 22,6% delle non femminili). Ma presentano una maggiore incidenza di imprese guidate da donne under 35 (il 10,3% contro il 7,7%) e da straniere (12,6% contro 11%).
Solo in un settore le imprese femminili sopravanzano quelle maschili: le Altre attività dei servizi, dove le donne d’impresa incidono per il 60% sul totale. In altri ambiti, comunque, queste imprese “pesano” molto. Nel tessile, abbigliamento e calzature sono il 37,7%, nella Sanità ed assistenza sociale il 36,6%, nell’Istruzione il 31,1%, nell’Alloggio, ristorazione e servizi turistici il 29,7%.
Tra le buone notizie segnalate dall’analisi il fatto che aumentano in maniera consistente in 10 anni le imprese giovanili a maggior contenuto di conoscenza: +41,3% le Attività professionali, scientifiche e tecniche, grazie alla spinta delle attività di management e marketing.
L’apporto delle donne d’impresa è determinante in alcune regioni, soprattutto del Sud. Sono il 27,2% delle imprese molisane, il 26,5% delle lucane, il 25,3% delle abruzzesi, il 24,7% delle umbre e il 24,2% delle siciliane. Benevento, Avellino, Chieti, Frosinone e Viterbo le province in cui l’incidenza delle imprese femminili è maggiore, compresa tra il 29,6% e il 27,5%.
Le imprese femminili hanno un tasso di sopravvivenza più basso: a 5 anni dalla fondazione, ne resta in vita il 72,3% (contro il 77,3% delle non femminili) e, superato il quinquennio, il differenziale si allarga ulteriormente, con il 67,5% delle attività guidate da donne ancora sul mercato contro il 73,1% di quelle a guida maschile.