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Giovedì 6 Febbraio 2025
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Il sistema imprenditoriale della provincia di Salerno chiude il 2024 con un saldo positivo di 579 imprese, determinato da 5.811 nuove iscrizioni a fronte di 5.232 cessazioni. Il numero complessivo di imprese registrate sul territorio provinciale raggiunge così quota 119.609.
L’incremento annuale dello 0,48% risulta sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2023 (+0,47%) e conferma la stabilità del tessuto imprenditoriale locale. A livello regionale, la Campania – con l’eccezione della provincia di Benevento – mostra un trend positivo, con un tasso di crescita dell’1,02%, superiore a quello nazionale (0,62%).
Un equilibrio tra iscrizioni e cessazioni
L’andamento imprenditoriale salernitano del 2024 evidenzia un sostanziale equilibrio tra nuove iscrizioni e cessazioni, con circa 300 nuove attività in più rispetto all'anno precedente (5.811 rispetto alle 5.507 del 2023) e un corrispondente aumento delle chiusure (5.232 rispetto alle 4.935 del 2023). A differenza della media nazionale, dove le chiusure superano le aperture, il contesto provinciale mantiene una crescita più bilanciata.
Un dato rilevante riguarda il fenomeno dei comuni a natalità imprenditoriale zero, diffuso in molte aree d’Italia. In Campania, i comuni senza nuove iscrizioni d’impresa sono aumentati da 2 nel 2014 a 9 nel 2024, ma solo uno di questi si trova in provincia di Salerno. Questo dato evidenzia una vivacità economica che distingue il territorio salernitano rispetto ad altre aree regionali e nazionali.
Tuttavia, rispetto al periodo pre-pandemia, permane un gap significativo nel numero di nuove imprese iscritte: circa 2.000 aperture in meno rispetto alla media del decennio precedente al 2020.
I settori trainanti
L’analisi settoriale mostra un andamento positivo per il comparto delle costruzioni (+0,86%), il turismo (+2,16%) e i servizi, mentre si registra una contrazione nell’agricoltura (-1,66%), nel manifatturiero (-0,45%) e nel commercio (-0,67%).
Le iscrizioni di nuove imprese confermano la prevalenza del commercio, che raccoglie il 28% delle nuove attività, seppur con un’incidenza in calo rispetto agli anni precedenti. Seguono i servizi alle imprese (17%), il turismo (14%) e le costruzioni (12%).
Le forme giuridiche: cresce il numero di società di capitali
Prosegue il consolidamento delle società di capitali in provincia di Salerno, che registrano un incremento di 1.507 unità, pari a un tasso di crescita del 3,81%. Risultano invece in calo le imprese individuali (-748; -1,19%) e le società di persone (-229; -1,77%), mentre si osserva una leggera crescita delle altre forme giuridiche (+49; +0,84%).
"Il bilancio imprenditoriale della provincia di Salerno conferma una crescita stabile e bilanciata, con un saldo positivo che testimonia la resilienza del nostro tessuto economico - dichiara il Presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete. Seppur ancora distante dai livelli pre-pandemia, il sistema imprenditoriale locale mostra segnali incoraggianti, in particolare nei settori delle costruzioni, del turismo e dei servizi. Il nostro obiettivo resta quello di supportare le imprese con strumenti e iniziative che possano stimolare nuove aperture e rafforzare quelle esistenti".
Questa è, in sintesi, l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, basata sui dati Movimprese di Unioncamere e InfoCamere, estratti dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Per un approfondimento, nel file allegato è disponibile l’analisi completa con grafici e tabelle.
Parte oggi la 2^ indagine mensile Excelsior del 2025, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo marzo - maggio 2025.
Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 7 febbraio per rispondere al questionario ricevuto via email.
Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior
#sistemaexcelsior
Saldo positivo (+37mila) in rallentamento rispetto al 2023 (+42mila)
Si allarga il perimetro dei comuni a natalità “zero”: nel 2024 sono 478 (il 5,9% del totale), dieci anni fa erano 374 (4,6%), venti anni fa 212 (2,6%)
Roma, 23 gennaio 2025 – Alla fine del 2024 l’anagrafe delle imprese italiane registra un bilancio positivo, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a +36.856 unità nei dodici mesi da poco conclusi. Alle 322.835 iscrizioni di nuove attività economiche hanno fatto eco 285.979 cessazioni di attività esistenti, per un tasso di crescita della base imprenditoriale che si attesta a +0,62% (contro +0,70% del 2023).
Le dinamiche demografiche del sistema produttivo fanno tuttavia emergere segnali di difficoltà in particolare sul fronte del ritmo delle aperture di nuove imprese, segnato da uno dei tassi di natalità più contenuti degli ultimi 20 anni (peggio si è fatto solo negli anni del Covid) e dell’ampliarsi del fenomeno delle “culle” vuote in un numero crescente di comuni italiani. Nel 2024, infatti, i registri anagrafici delle imprese hanno registrato uno “zero” nei territori di 478 Comuni, contro i 374 di dieci anni prima e i 212 del 2004.
Queste alcune delle evidenze che emergono dai dati Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2024, elaborati da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio. I dati dell’indagine sono disponibili e navigabili all’indirizzo www.infocamere.
“Oltre all’aspetto della denatalità di impresa di alcuni territori, un andamento che crea disparità tra le nostre regioni”, sottolinea il Presidente di Unioncamere,
E' in corso di realizzazione la 1^ indagine mensile Excelsior del 2025, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo febbraio - aprile 2025.
Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 22 gennaio (scadenza prorogata) per rispondere al questionario ricevuto via email.
Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior
#sistemaexcelsior
E' in corso di realizzazione la 1^ indagine mensile Excelsior del 2025, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo febbraio - aprile 2025.
Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 17 gennaio per rispondere al questionario ricevuto via email.
Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior
#sistemaexcelsior
A gennaio 2025 previste 7.260 nuove entrate in provincia di Salerno, con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente.
In crescita turismo, commercio e industria, ma le imprese segnalano difficoltà nel trovare i profili richiesti.
Salerno 13 gennaio 2025. In provincia di Salerno, il mese di gennaio 2025 si apre con prospettive occupazionali positive: sono previste 7.260 nuove assunzioni, mentre nel trimestre gennaio-marzo il numero sale a 23.580. Rispetto allo stesso periodo del 2024, si registra un incremento del 7% su base mensile e dell’8,6% sul trimestre.
A livello regionale, la Campania totalizza 38.800 nuove entrate previste, mentre in tutta Italia il dato complessivo raggiunge le 497.400 assunzioni. Particolarmente rilevanti sono i risultati del settore industria, che in provincia di Salerno cresce del 10,4% su base annua, in netta controtendenza rispetto al calo del 6,4% registrato a livello nazionale. Anche i servizi mostrano un incremento del 5,3%.
Turismo e commercio trainano la domanda
Il comparto turistico è il principale motore della crescita occupazionale, con un sorprendente aumento dell’87,7% rispetto a gennaio 2024 e un +34,1% nel trimestre. Buone performance anche per il commercio, che registra un +10,9% sul mese e un +9,7% sul trimestre. L’industria, invece, segna un saldo positivo sia nel manifatturiero (+7,6% sul mese e +14% sul trimestre) che nelle costruzioni (+15,1% su gennaio 2024 e +13,7% sul trimestre).
Le difficoltà di reperimento e i contratti offerti
Cresce però la difficoltà delle imprese nel reperire personale qualificato: il 44% delle aziende segnala problemi, rispetto al 43% dello scorso anno. In calo la domanda di giovani lavoratori (26% delle entrate previste, contro il 29% di gennaio 2024) e di lavoratori immigrati (18% rispetto al 20%).
"Questi dati confermano il dinamismo del tessuto economico della nostra provincia, con segnali di crescita significativi nei settori chiave come turismo, commercio e industria - dichiara il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno Andrea Prete. Tuttavia, la difficoltà di reperire personale qualificato rimane una sfida importante. Dobbiamo intensificare gli sforzi per migliorare la formazione e l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, così da sostenere la competitività delle nostre imprese."
Nel dettaglio, il 68% delle nuove assunzioni sarà nel settore dei servizi e il 73% riguarderà imprese con meno di 50 dipendenti. Tuttavia, solo il 22% delle posizioni previste sarà stabile (contratti a tempo indeterminato o apprendistato), mentre il 78% consisterà in contratti a termine.
Tra le figure più richieste, il 20% delle posizioni sarà destinato a dirigenti, tecnici e specialisti, ma questa quota rimane inferiore alla media nazionale (25%). Infine, il 15% delle posizioni sarà riservato a personale laureato.
Queste, in sintesi, le elaborazioni dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, basate sull'analisi dei dati del sistema informativo Excelsior, sviluppato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per monitorare le previsioni occupazionali delle imprese private nei settori dell'industria e dei servizi.
Per approfondire, è possibile consultare il bollettino completo, le tavole statistiche e l'analisi provinciale.
Positive le aspettative per turismo, commercio e costruzioni;
in calo il manifatturiero
246mila le assunzioni di difficile reperimento (49%)
Roma, 10 gennaio 2025 – Sono oltre 497mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e circa 1,4 milioni per il primo trimestre dell’anno. A guidare la domanda di lavoro sono le imprese turistiche che programmano nel mese +16mila assunzioni rispetto a gennaio 2024 (pari a circa 67mila entrate), seguite dal commercio con +2mila unità (con oltre 77mila entrate). In flessione, invece, le previsioni dell’industria manifatturiera e dei servizi alle imprese (entrambi -12mila unità). Stabile rispetto a 12 mesi fa la difficoltà di reperimento che riguarda sempre almeno una assunzione su due (49,4%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio [1].
A gennaio l’industria complessivamente ha in programma 161mila assunzioni (-6,4% su base annua) 109mila delle quali nelle industrie manifatturiere e nelle public utilities (-9,7%), mentre le altre 52mila riguardano il settore delle costruzioni (+1,4%). I servizi nel complesso prevedono di assumere 336mila lavoratori, pressoché stabili su base annua.
Sotto l’aspetto dimensionale sono le microimprese (fino a 9 dipendenti) a prevedere per gennaio una crescita delle assunzioni (+1,5mila rispetto a gennaio 2024). In flessione la previsione delle medio-grandi imprese (-8mila tra 50 a 249 dipendenti e -4mila per quelle con 250 dipendenti e oltre).
A gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%) soprattutto a causa della mancanza di candidati (32,0%). Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato - nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche - gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1%) e gli ingegneri (58,5%), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67%) e i tecnici della salute (66,3%). Nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8%) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9%). Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5%) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9%) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6%).
[1] Le previsioni del mese di gennaio si basano su un campione di circa 106mila imprese. Le interviste sono state raccolte tramite metodologia CAWI nel periodo 18 novembre 2024 - 4 dicembre 2024.
I contratti a tempo determinato si confermano la forma maggiormente proposta con circa 215mila unità, pari al 43,2% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (115mila, pari al 23,1%).
Con riferimento ai livelli di istruzione, il 18% delle ricerche di personale è rivolto a laureati (90mila unità), il 28% a diplomati (138mila unità) e il 34% a chi è in possesso di una qualifica/diploma professionale (167mila unità). Oltre 11mila le richieste per i diplomati ITS Academy.
A gennaio le imprese programmano oltre 89mila assunzioni di lavoratori immigrati, pari al 18% del totale. Tra i settori economici che ricercano maggiormente manodopera straniera si segnalano servizi operativi (il 28,8% delle entrate è riservata agli immigrati), servizi di trasporto e logistica (26,3%), industrie metallurgiche e prodotti in metallo (21,4%), servizi di alloggio e ristorazione (20%) e costruzioni (19,9%).
Inoltre, sono 148mila i posti di lavoro (30% delle assunzioni di gennaio) per cui le imprese manifestano una preferenza per i giovani sotto i 30 anni, con opportunità particolarmente elevate nei settori finanziario (43,1%), turistico (41,8%) e informatico (40,7%).
A livello territoriale sono le imprese del Nord-Ovest e del Sud a programmare un maggior numero di assunzioni (rispettivamente 159mila e 123mila) seguite dalle regioni del Nord-Est (115mila) e del Centro (101mila). Nel Nord-Est si segnala la difficoltà di reperimento più elevata (oltre il 54%).
La Regione Campania ha aperto le candidature per partecipare a "Open Outdoor Experiences - Salone delle attività all'aria aperta", che si terrà dal 28 al 30 marzo 2025 presso il Centro Espositivo NEXT di Paestum. L'evento punta a valorizzare il patrimonio naturalistico e culturale italiano attraverso un approccio turistico basato sulla sostenibilità e l’accessibilità.
Rivolta agli operatori economici del settore turistico, la manifestazione è un’occasione unica per creare connessioni, promuovere il business e condividere idee innovative. La scorsa edizione ha attirato 130 espositori e oltre 10.000 visitatori, consolidandosi come appuntamento di riferimento per il turismo outdoor in Italia.
Gli interessati possono scaricare la modulistica per la candidatura direttamente dal sito ufficiale della Regione Campania, raggingibile al seguente link: https://www.regione.campania.it/imprese/it/tematiche/magazine-turismo-e-cultura/manifestazioni-fieristiche-in-ambito-turistico-avviso-pubblico-esplorativo-di-manifestazione-d-interesse?page=1
Incremento del 4,6% rispetto al 2023, trainato dai servizi e dal manifatturiero
A dicembre 2024 previste 5.220 assunzioni in provincia di Salerno, con una crescita del 4,6% rispetto all’anno precedente.
I settori dei servizi e del manifatturiero si confermano trainanti, nonostante crescenti difficoltà nel reperire personale qualificato.
L'occupazione in provincia di Salerno si conferma in crescita anche nel mese di dicembre 2024. Secondo l’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, sono previste 5.220 nuove assunzioni, un dato in aumento del 4,6% rispetto allo stesso mese del 2023. Nel trimestre dicembre-febbraio, le entrate complessive saliranno a 19.970, segnando un +6% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso.
A livello regionale, la Campania registra 28.400 entrate per dicembre, mentre il dato nazionale raggiunge quota 356.000.
I servizi alle imprese si distinguono per il numero di opportunità lavorative, con 1.300 assunzioni stimate a dicembre e oltre 5.000 nel trimestre, sostenute in particolare dai settori di trasporto, logistica e magazzinaggio. Eccezionale anche il dato dei servizi di alloggio e ristorazione, che crescono del 20,2% rispetto a dicembre 2023 e del 39,5% sul trimestre.
Nel comparto industriale, l’incremento è legato al settore manifatturiero, con una crescita del 16,6% su base mensile. Le costruzioni, al contrario, evidenziano una lieve flessione (-1,8% rispetto a dicembre 2023 e -3,3% sul trimestre).
Non mancano tuttavia le sfide: il 50% delle imprese segnala difficoltà nel reperire figure professionali adeguate, un dato in aumento rispetto al 47% del dicembre scorso. La domanda di giovani cala al 28% degli ingressi, contro il 33% dello scorso anno, mentre rimane stabile al 18% la richiesta di lavoratori immigrati.
Le previsioni per dicembre indicano che:
Il 76% delle assunzioni sarà nel settore dei servizi;
Il 75% delle entrate avverrà in imprese con meno di 50 dipendenti;
Il 24% dei contratti sarà stabile (tempo indeterminato o apprendistato), mentre il restante 76% sarà a termine;
Solo il 12% delle posizioni sarà destinato a laureati, e il 15% a dirigenti, specialisti e tecnici, sotto la media nazionale (18%);
Il 35% delle richieste si concentrerà su tre figure professionali principali.
I dati provinciali, elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Salerno, testimoniano il consolidamento della ripresa economica, ma anche la necessità di affrontare il tema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
Per approfondire, è possibile consultare il bollettino completo, le tavole statistiche e l'anali allegati.
Aspettative positive per i servizi (+3,5% rispetto ad un anno fa),
trainate da turismo e commercio
Roma, 12 dicembre 2024 – Sono circa 356mila le assunzioni previste dalle imprese nel mese di dicembre e salgono a oltre 1,3 milioni per il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025[1]. Rispetto all'anno precedente, si registra una crescita della domanda di lavoro con +3.410 assunzioni previste nel mese (+1,0%) e +15.240 nel trimestre (+1,2%). Permane elevata la difficoltà di reperimento segnalata dalle imprese che riguarda circa 174mila profili ricercati pari al 48,9% della domanda di lavoro. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di dicembre [2].
[1] Assunzioni con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato.
[2] Le previsioni del mese di novembre si basano sulle interviste realizzate su un campione di più di 115mila imprese. Le interviste sono state acquisite nel periodo 21 ottobre 2024 - 08 novembre 2024.