Informazione economica

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Martedì 2 Novembre 2021

Costruzioni, effetto “bonus”: in due anni +30mila imprese

Roma, 2 novembre 2021 – Il terzo trimestre dell’anno si chiude con un altro segno positivo all’anagrafe delle imprese: grazie anche all’impatto dei bonus e superbonus nel comparto dell’edilizia - che negli ultimi due anni ha visto crescere il numero di imprese di quasi 30mila unità, 6mila delle quali nel solo trimestre luglio-settembre di quest’anno - il saldo tra aperture e chiusure nel terzo trimestre 2021 si attesta al di sopra di quota 20mila imprese (per l’esattezza 22.258), una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi del decenno pre-pandemico. A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo.

Sul buon andamento del saldo si riflette, tuttavia, il perdurare della frenata impressa dal Covid alle chiusure di imprese: 40.133 quelle complessivamente registrate fra luglio e settembre, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni. La tenuta delle iscrizioni (62.391) ha comunque consentito di registrare a fine settembre un saldo di 22.258 imprese in più rispetto alla fine di giugno, portando lo stock delle imprese a raggiungere il valore di 6.166.416 unità.

 

E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Ultima modifica: Martedì 2 Novembre 2021
Venerdì 29 Ottobre 2021

Prete (Unioncamere): Camere di commercio moderne per aiutare l’attuazione del PNRR

Semplificazione: +1,8% di Pil con taglio del 25% dei costi amministrativi

Roma, 29 ottobre 2021 – “Il successo delle politiche legate al Pnrr rende indispensabile un maggior raccordo tra Governo e mondo delle imprese e le Camere di commercio sono un perno essenziale di questo speciale raccordo”. Lo ha sottolineato il presidente di UnioncamereAndrea Prete, nel corso dell’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio, alla quale ha partecipato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Semplificazione, trasformazione digitale e innovazione, sostenibilità, mercato del lavoro, imprenditorialità, internazionalizzazione sono i cinque temi sui quali le Camere di commercio possono dare un valido contributo per la crescita economica del Paese”, ha segnalato il presidente di Unioncamere, chiedendo di completare la riforma delle Camere “in modo da terminare quel percorso di riordino che ci ha restituito strutture più moderne e più efficienti, che possono mettere a disposizione l’esperienza maturata nel corso degli anni nel portare le misure del Governo fino alle imprese”.

Per Prete, “la transizione amministrativa è la prima gamba del processo di cambiamento in corso”. Una riduzione anche solo del 25% delle procedure amministrative, infatti, comporterebbe un aumento del Prodotto interno lordo dell’1,8% entro il 2026.

“E’ necessario però”, ha detto il presidente di Unioncamere, “che questa transizione allunghi il passo, perché le imprese per competere hanno bisogno di poter contare su una macchina pubblica più veloce ed efficiente”.

Per questo Prete ha annunciato la costituzione, presso Unioncamere, di una Commissione permanente per la semplificazione, con la partecipazione delle Confederazioni imprenditoriali dei diversi settori. Obiettivo della Commissione è avviare un tavolo di confronto per condividere proposte concrete di semplificazione e riduzione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese, da proporre all’attenzione dei decisori pubblici. Fra queste, quella che il sistema camerale divenga il punto unico di accesso delle imprese alla Pubblica amministrazione.

Il presidente di Unioncamere ha inoltre ricordato la situazione anomala del mercato del lavoro legata al mismatch tra domanda e offerta.

Solo nel 2021 le imprese faticano a ricoprire un posto di lavoro su tre. Questo disallineamento rilevato da anni attraverso il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, rappresenta un costo per il Paese che il Censis stima superiore ai 20 miliardi di euro sottratti al Pil per quest’anno. 

 

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Ottobre 2021
Mercoledì 27 Ottobre 2021

La capacità di utilizzare le competenze digitali

La capacità di utilizzare il digitale, come l’uso di tecnologie internet e di gestire e produrre strumenti di comunicazione multimediale, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse umane debbono possedere. 

Dall’analisi per gruppi professionali, si evidenzia che la competenza è ritenuta molto importante per oltre il 50% delle entrate dei gruppi più elevati. 

Infatti, il possesso di competenze digitali con elevata importanza supera la media del 21,8%, per le professioni specialistiche (74,7%), i dirigenti (66,4%), le professioni tecniche (60,5%) e gli impiegati (52,4%). Al contrario per appena lo 0,4% delle professioni non qualificate si ritiene che sia importante il possesso della competenza.

Ma quali sono le professioni alle quali sono più richieste queste capacità nella nostra provincia?

Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze digitali sono richieste con quote molto alte ai dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche ed agli impiegati, per i quali le imprese ritengono che la competenza digitale debba essere anche di “elevata importanza”, per i dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche è pari al 74,8% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 57,6% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per gli impiegati.

Per saperne di più consulta lo studio allegato.

#sistemaexcelsior

Ultima modifica: Mercoledì 27 Ottobre 2021
Martedì 19 Ottobre 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di Ottobre 2021

In provincia di Salerno nel mese di ottobre sono programmate circa 7.730 entrate, nella regione Campania 40.600, nell’area del Sud ed Isole saranno 130.000 e in Italia complessivamente 505.000.  

Le entrate previste in provincia nel periodo ottobre-dicembre 2021 sono di circa 20.210 unità ed il trend è positivo: in aumento rispetto al trimestre ottobre/dicembre 2020 (+8.290 unità), e anche con i livelli occupazionali pre-Covid (+4.090 unità rispetto ottobre/dicembre 2019). 

Il bilancio positivo rispetto al pre-covid è dovuto ai maggiori segnali di fiducia che emergono nel settore dei servizi alle imprese e alle persone. Trova conferma anche in provincia la difficoltà di reperimento candidati con una istruzione tecnica superiore (più di un diplomato ITS su due, 53,5%, non si trova sul mercato).

Nel complesso nel mese di ottobre:
- le entrate previste si concentreranno per il 72% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 20% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 80% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
- in 30 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
- per una quota pari al 25% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
- il 14% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 33% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi. 
 

Ultima modifica: Martedì 19 Ottobre 2021
Lunedì 18 Ottobre 2021

Le competenze digitali richieste dal sistema economico nel 2020

L’indagine Excelsior, condotta peresso le imprese, evidenzia il grado di importanza richiesto alle figure professionali circa le seguenti competenze: 
• il possesso di competenze digitali, come l’uso di tecnologie Internet, e capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale; 
• la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative; 
• la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie (digitali) robotiche, big data analytics, internet of things, ecc. ai processi aziendali, anche in linea con quanto previsto nel ‘Pacchetto Industria 4.0’. 

Nello studio allegato sono riportati i dati per l'Italia, la Campania e la provincia di Salerno.
 

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Ultima modifica: Martedì 26 Ottobre 2021
Giovedì 14 Ottobre 2021

Lavoro: 505mila assunzioni previste dalle imprese a ottobre in Italia

Cresce ancora (36%) la difficoltà delle imprese a reperire i profili richiesti: “introvabili” i diplomati degli Istituti Tecnici Superiori

Roma, 14 ottobre 2021 – Sono circa 505mila i lavoratori ricercati dalle imprese per il mese di ottobre, 114mila in più (+29,1%) rispetto allo stesso periodo del 2019, -21mila (-4,1%) rispetto a settembre 2021. Tra ottobre e dicembre le imprese hanno in programma di attivare 1,4 milioni di contratti (+28,8% rispetto all’analogo trimestre 2019).  

La domanda di lavoro è in crescita nell’industria come nei servizi, sebbene con differenti gradazioni; più caute le attese per turismo e ristorazione dopo il notevole recupero dei mesi estivi (-13,2% rispetto ad ottobre 2019), mentre maggiore fiducia emerge dalla filiera della cultura e dell’intrattenimento e, in genere, dei servizi alle persone (+19,6%) anche grazie alle recenti riaperture.

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.

Una dinamicità del mercato, in linea con l’attuale congiuntura economica, che evidenzia un sempre più elevato mismatch(36%) tra domanda e offerta di lavoro, sia per le professioni ad elevata specializzazione che per gli operai qualificati. Secondo Excelsior il fenomeno è riferito soprattutto a problematiche demografiche e di inefficiente orientamento professionale (la mancanza di candidati per determinati profili e con specifiche esperienze di lavoro).

Ultima modifica: Giovedì 14 Ottobre 2021
Mercoledì 6 Ottobre 2021

Quali sono i profili professionali assunti a seguito di investimenti in trasformazione digitale?

Una volta analizzati gli investimenti in risorse umane a seguito dei processi di digital transformation, occorre anche capire quali siano stati i profili professionali assunti per l’implementazione degli investimenti in trasformazione digitale, per meglio comprendere il mondo del lavoro che cambia.

In valori assoluti, 59.920 imprese hanno dichiarato di aver assunto personale in seguito agli investimenti in trasformazione digitale, per cui i valori presi in esame non si riferiscono al numero di entrate programmate, ma rappresentano solo il conteggio delle aziende che hanno effettuato assunzioni a seguito di investimenti in campo digitale. L’analisi di questo cluster, serve a comprendere meglio quali siano le dinamiche innovative dell’evoluzione della ricerca di profili professionali digitali. Le segnalazioni delle imprese, che hanno assunto profili in seguito ad investimenti nella trasformazione digitale indicano che 7.150 aziende hanno assunto Digital Marketing, 4.600 aziende hanno assunto Business Analyst, 3.870 imprese con ICT Account Manager, fino alle altre figure legate al modello organizzativo aziendale, al processo produttivo e allo sviluppo di nuovi modelli di business.

Pr saperne di più consulta lo studio allegato.

 

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Ultima modifica: Mercoledì 20 Ottobre 2021
Domenica 3 Ottobre 2021

Valore aggiunto: chiudono in rosso tutte le province italiane nel 2020

Milano al top per valore aggiunto pro-capite -  In 20 province si concentra il 55% della ricchezza - Covid frena più il Nord (-7,4%), meno il Sud (- 6,4%) nel 2020

Roma 8 ottobre 2021 – Il Covid ha rimescolato la geografia dello sviluppo italiano. Sebbene tutte le province abbiano chiuso il 2020 con il segno meno davanti al dato sul valore aggiunto, a soffrire di più sono stati: il Nord - 7,4%, le aree a maggiore vocazione industriale -7,9% (in particolare dove insistono i sistemi della moda e della cultura), quelle a più elevata presenza di piccole imprese -7,5% contro una media nazionale del -7,1%. Sul fronte opposto, pur in un contesto di generale contrazione, migliore capacità di resilienza hanno invece mostrato le province: del Sud (- 6,4%) - con 8 province su 10 che mostrano riduzioni più contenute -; alcune fra quelle che hanno una elevata concentrazione di imprese che investono nel Green o che sono caratterizzate da una forte importanza della Blue economy; con una più elevata incidenza della pubblica amministrazione.

È a Roma e Milano che si produce il 19,7% dell’intera ricchezza del Paese (+2 punti percentuali rispetto al 2000), con le prime 20 province che concentrano il 55,4% di tutta la ricchezza prodotta. Ma Milano si conferma prima nella classifica provinciale per valore aggiunto pro-capite con 47.945 euro, staccando la capitale di 7 posizioni.

E’ quanto emerge dall’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere sul valore aggiunto provinciale del 2020 e i confronti con il 2019, che è una delle storiche attività di misurazione dell’economia dei territori realizzata dal sistema camerale

“L’effetto Covid non ha risparmiato nessuna provincia italiana, ma senza la tenacia delle nostre imprese unita ai provvedimenti del governo le perdite del valore aggiunto che abbiamo registrato sarebbero state ben più importanti. E anche il sistema camerale con le iniziative messe in atto ha certamente contribuito a contenere i danni causati dal lockdown, restando vicino alle imprese e ai territori”. E’ quanto ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, che ha aggiunto “preoccupa, in particolare, il Mezzogiorno dove la crisi pandemica, seppure abbia riportato perdite meno rilevanti, si è insediata in un’area già fortemente provata socialmente ed economicamente tanto in termini di reddito pro-capite che di diffusione di situazioni di povertà. Per questo – ha evidenziato - è importante mettere a terra le iniziative previste dal PNRR e in questo le Camere di commercio con la loro rete radicata nei territori possono essere uno strumento eccezionale”.

 

Reddito pro-capite, Milano prima e rafforza distacco con le altre province

Milano si conferma al primo posto della classifica italiana provinciale per reddito pro-capite (quasi 47 mila e 500 euro per abitante, indice Italia =100 pari a 189,5), e rafforza il suo margine di vantaggio con la seconda in classifica, Bolzano (156,8), con uno scarto che sfiora il 21%, mai così alto dal 2012 a oggi. Segue in terza posizione Bologna (140,7).

 

Più penalizzati i territori industriali di piccola impresa

Le economie territoriali a più alta presenza di imprese con meno di 50 addetti, che sono la dorsale del nostro sistema Paese, hanno registrato le perdite più consistenti di reddito prodotto, -7,5% fra il 2019 e il 2020. In particolare in quest’ambito fanno registrare perdite più significative di valore aggiunto: Pistoia (-9,0%), Prato (-9,5%), Fermo (-7,3%), Barletta-Andria-Trani (-10,6%) e Sud Sardegna (-9,5%). (...

Ultima modifica: Venerdì 15 Ottobre 2021
Martedì 28 Settembre 2021

Digital transformation e investimenti in risorse umane nel 2020

Gli investimenti in digital transformation impattano sul capitale umano dell’impresa. Per comprendere il fenomeno è stato chiesto alle imprese di indicare se esiste un impatto diretto degli investimenti in trasformazione digitale sul capitale umano oppure no e, in caso affermativo, di indicarne la tipologia tra il reclutamento di nuovo personale, la formazione del personale esistente e l’attivazione di servizi di consulenza. 

In provincia di Salerno, quasi la metà delle imprese che ha investito in tecnologie digitali ha posto in essere almeno un intervento sul capitale umano, con particolare riguardo alla formazione del personale esistente (37,6% delle imprese investitrici). A differenza del dato nazionale, a Salerno appaiono più coinvolte nella formazione del personale le imprese industriali (il 39,4% delle imprese che ha investito in tecnologie digitali) rispetto a quelle dei servizi (38,9% l'analogo dato per le imprese di tale settore).

Per saperne di più consulta lo studio allegato.

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Ultima modifica: Martedì 28 Settembre 2021
Lunedì 27 Settembre 2021

Progetto Excelsior: avvio attività indagine novembre 2021-gennaio 2022

Unioncamere, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alla Camera di Commercio di Salerno, il progetto Excelsior, già sviluppato con successo negli anni passati e che prosegue per l'anno 2021, con la decima rilevazione, finalizzata a rilevare i fabbisogni occupazionali e professionali delle imprese.

Nell’ambito di questo progetto, stiamo effettuando l’aggiornamento sulle previsioni di assunzione relative al trimestre 1 novembre 2021 – 31 gennaio 2022 attraverso un questionario indirizzato ad un campione di imprese con dipendenti, distribuiti su tutto il territorio nazionale e selezionati casualmente dagli archivi delle Camere di Commercio.

Lunedì 27 settembre 2021, è stata avviata la spedizione alle imprese selezionate, sulla propria casella PEC, della comunicazione contenente il link per la compilazione del questionario on line.

La rilevazione in oggetto fa parte delle indagini con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale e la scadenza per la compilazione è fissata entro l'8 ottobre 2021. 

Qui trovi maggiori info sul progetto Excelsior e i risultati delle indagini pregresse https://www.sa.camcom.it/informazione-economica

Ultima modifica: Lunedì 27 Settembre 2021