Informazione economica

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Venerdì 27 Maggio 2022

Indagine sulle "nuove" imprese sociali italiane

Unioncamere, dopo il trasferimento automatico al Registro unico nazionale del terzo settore (RUNTS) dei dati riguardanti le imprese sociali iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese delle Camere di commercio, ha deciso di avviare una specifica indagine sulle "nuove" imprese sociali, ovvero su quelle realtà che sono nate o si sono iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese dopo l'entrata in vigore del dlgs.112/2017 (riguardante la revisione della normativa in materia di impresa sociale).
 
Il questionario, dal titolo “Impresa sociale come stai?”, intende esplorare le caratteristiche delle "nuove imprese sociali" e il loro approccio con la nuova disciplina del Terzo settore, nonché fare emergere la domanda di formazione e assistenza tecnica a cui potrebbero dare risposta anche le Camere di commercio, avvalendosi per questa attività di ricerca del supporto dell’Associazione Terzjus - Osservatorio giuridico del Terzo settore, della filantropia e dell'impresa sociale e di Italia non profit. L'obiettivo è realizzare interventi concreti a supporto delle imprese del terzo settore a partire dall'esperienza diretta di ciascuna.

Tutte le imprese sociali costituite dopo il 20 luglio 2017 potranno partecipare al sondaggio, che sarà attivo fino al 5 giugno. 

Vai all’indagine 

 

Ultima modifica: Venerdì 27 Maggio 2022
Mercoledì 18 Maggio 2022

Andrea Prete ospite a di Martedì su La7

Il rincaro dei prezzi delle materie prime e l'inflazione sono tra gli argomenti dell'intervista di Giovanni Floris al presidente di Unioncamere Andrea Prete nella puntata di ieri di DiMartedì. https://bit.ly/3yIj0eo

#prezzi #materieprime #inflazione

Ultima modifica: Mercoledì 25 Maggio 2022
Martedì 17 Maggio 2022

Sistema Excelsior - Manuali e pubblicazioni

Il Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere/ANPAL) indaga i fabbisogni di occupazione e di competenze professionali richiesti dalle imprese. La Camera di Commercio di Salerno si occupa delle attività di rilevazione e di comunicazione dei risultati per il territorio salernitano, fornendo una chiave di lettura locale dei dati aggiornati sul sito e sui profili social.

 

Oltre alle informazioni mensili, pubblicate attraverso i bollettini, i dati vengono analizzati ed elaborati per offrire una serie di pubblicazioni utili al mondo della scuola, delle imprese e dei giovani.

 

Per essere sempre informati visitate il sito https://excelsior.unioncamere.net/

 

  • Scaricare gratuitamente il pdf dei volumi
  • Inserire il vostro CV nella banca data “Excelsior per il Placement”
  • Accedere alla piattaforma Competenze e Lavoro

 

Di seguito le ultime pubblicazioni:

 

Il Lavoro dopo gli studi - 2021

E’ la guida per l’orientamento in cui vengono riassunte le opportunità di lavoro per i vari titoli di studio: qualifiche e diplomi professionali, diplomi di scuola secondaria superiore, diplomi ITS e lauree.

Per saperne di più, scarica il pdf del volume Il Lavoro dopo gli studi - 2021

 

Formazione tecnica superiore e lavoro – ITS 2021

La pubblicazione riassume la richiesta di profili di diplomati ITS da parte delle imprese di industria e servizi. Viene proposta una panoramica sull’importanza della formazione tecnica superiore nel nuovo contesto dell’istruzione post-covid caratterizzato dalla doppia transizione green e digitale. Le aziende apprezzano particolarmente i profili dei diplomati ITS; la meccanica e il turismo (con le attività culturali connesse) sono i settori dove c’è più richiesta di diplomati ITS,

Per saperne di più, scarica il pdf del volume Formazione Tecnica Superiore e Lavoro

 

Formazione professionale e lavoro

Il volume presenta una rassegna completa sulle prospettive occupazionali dei qualificati e diplomati professionali. L’analisi dei fabbisogni professionali e di competenze per le imprese del settore privato di industria e servizi lo rende uno strumento utile per supportare l’orientamento dei giovani studenti nelle scelte di formazione.

Per saperne di più, scarica il pdf del volume 

 

 

Diplomati e lavoro

La guida propone una rassegna completa sulle prospettive occupazionali dei diplomati e sui fabbisogni professionali e di competenze delle imprese del settore privato; perciò, è consigliato a chi sta cercando di orientarsi sui temi della formazione e sul lavoro. L’obiettivo è di fornire indicazioni utili agli studenti di scuola secondaria in procinto di decidere il proprio percorso di studi o di entrare nel mondo del lavoro ed offrire un supporto anche alle loro famiglie e a tutte le persone (a partire dagli insegnanti) che si occupano di orientamento e formazione.

Per saperne di più, scarica il pdf del volume 

 

Formazione continua e tirocini

Il volume “Formazione continua e tirocini nelle imprese italiane” presenta le analisi delle tendenze che emergono nell’ambito delle attività formative e dell’attivazione di tirocini realizzati dalle imprese. Il volume analizza le varie tipologie di formazione continua adottate dalle imprese dedicate al proprio personale, suddividendole per settore di attività economica (industria e servizi), territori di riferimento e classe dimensionale.

Per saperne di più, scarica il pdf del volume 

 

Per informazioni:

CCIAA SALERNO

Ufficio Statistica e Prezzi

tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it

Ultima modifica: Martedì 17 Maggio 2022
Giovedì 12 Maggio 2022

Manuale: le competenze green - 2021

La pubblicazione, realizzata sulle risultanze dell’indagine del 2021 effettuata dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, evidenzia le richieste delle imprese rispetto alle competenze green oltre ad inquadrare le politiche europee e nazionali per la transizione verde. 

Il manuale restituisce un focus aggiornato sulle tendenze della green economy, sugli investimenti verdi del comparto produttivo italiano, sulla domanda di green jobs e competenze green, fornendo altresì utili approfondimenti sui settori produttivi più coinvolti nella cosiddetta “transizione verde”.

Le competenze green, ossia l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ricoprono un ruolo rilevante nelle richieste delle imprese. 
Per oltre 3,5 milioni di posizioni, pari al 76,3% del totale delle entrate programmate dalle imprese, la competenza verde è ritenuta necessaria per svolgere la professione e, per il 37,9% del totale, il grado di importanza di questa skill è considerato elevato.

Anche nella provincia salernitana le imprese ricercano figure con competenze green elevate per affrontare le nuove sfide legate al mondo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.

Nel manuale è dedicata una sezione specifica alla provincia di Salerno.

 

 

Ultima modifica: Giovedì 12 Maggio 2022
Lunedì 9 Maggio 2022

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di maggio 2022

In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 8.270 entrate di cui 2.431 giovani; nella regione Campania 35.200, nell’area del Sud e Isole saranno 133.300 e in Italia complessivamente 444.000.

A trainare la domanda, come a livello nazionale, è la ripresa della filiera turistica con la crescita dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi turistici che esprime la domanda più significativa con 2.080 entrate programmate nel mese e 9.030 per il periodo mag-lug 2022.

Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a maggio 2021 (-130 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo mag-lug 22/21 (-250 v.a.).

Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 29% degli ingressi, rispetto a maggio 2021 che era pari al 27%. I contratti a termine, 75% del totale, risultano la forma maggiormente proposta.  In 33 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Nel complesso nel mese di maggio:

  • le entrate previste si concentreranno per il 81% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (18%);
  • il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 40% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Ultima modifica: Lunedì 9 Maggio 2022
Venerdì 6 Maggio 2022

Lavoro: 444mila assunzioni previste dalle imprese a maggio in Italia

Segnali di indebolimento della crescita economica da manifatturiero e costruzioni,

ma la domanda di lavoro tiene grazie alla ripresa di turismo e servizi alle persone

 

Roma, 6 maggio 2022 – Le imprese a maggio hanno in programma oltre 444mila assunzioni nonostante l’indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e le prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle altre materie prime. A risentirne maggiormente sono le imprese manifatturiere: -4,4% i lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e -18,8% se confrontati con un anno fa (-15mila). Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (-27,5%). In crescita invece i servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno) trainati soprattutto dalla ripresa della filiera turistica. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: sono difficili da reperire il 38,3% dei lavoratori ricercati, difficoltà riconducibile prevalentemente alla mancanza di candidati.

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di maggio[1].

L’industria nel suo complesso è alla ricerca di 99mila profili professionali - in calo rispetto ad aprile del 3,3% e del 22,0% in confronto ad un anno fa - di cui 66mila da impiegare nel manifatturiero e 33mila nelle costruzioni. Le maggiori opportunità di lavoro nel manifatturiero sono offerte dalle imprese della meccatronica (17mila ingressi programmati), seguite dalle imprese metallurgiche e dei prodotti in metallo (14mila) e infine da quelle alimentari, bevande e tabacco (11mila). Ben più elevate le occasioni di lavoro offerte dal settore dei servizi, con 345mila ingressi programmati. È il comparto dei servizi di alloggio, ristorazione e dei servizi turistici a esprimere la domanda più significativa con circa 105mila entrate programmate. Seguono poi i servizi alle persone (67mila)[2] e i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (56mila). Positiva la dinamica anche per il commercio e l’informatica e telecomunicazioni (rispettivamente con circa 52mila e 15mila assunzioni previste).

I contratti a tempo determinato con 246mila unità, pari al 55,5% si confermano la tipologia contrattuale maggiormente proposta ai profili ricercati. Seguono i contratti a tempo indeterminato (76mila), i contratti di somministrazione (49mila), i contratti non alle dipendenze (28mila), i contratti di apprendistato (23mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (15mila) e i contratti di collaborazione (6mila).

Perdura la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati: sono difficili da reperire il 38,3% delle figure professionali da inserire in azienda (7,4 punti percentuali in più rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati. A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento di manodopera sono le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo per cui sono difficili da reperire il 52,6% dei profili ricercati. Seguono le industrie del legno e del mobile (50,4%), le industrie della meccatronica al pari delle imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (49,2% per entrambi) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (47,4%). Tra i profili più difficili da reperire si segnalano, come riportato nel Borsino delle professioni, gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (il 55,3% è di difficile reperimento), i tecnici in campo ingegneristico (56%) e tecnici della salute (56,5%), le professioni socio-sanitarie (50,1%), gli operatori della cura estetica (58%), oltre alle figure degli operai specializzati quali fabbri ferrai e costruttori di utensili (67,2%), artigiani e operai specializzati del tessile e dell'abbigliamento (65,7%), fonditori e saldatori (65,1%) e meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,2%). 

A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (sono difficili da reperire il 42,0% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,1%), Centro (36,3%) e Sud e Isole (34,8%). 

(...)

 

[1] Le previsioni si basano sulle interviste realizzate nel periodo 22 marzo 2022-07 aprile 2022, su un campione di circa 125mila imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio. 

[2] Istruzione e servizi formativi privati, Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi, culturali e altri servizi alle persone.

 
 
 
Ultima modifica: Venerdì 6 Maggio 2022
Giovedì 28 Aprile 2022

Assemblea Unioncamere - Servizio TG2 Rai

#TG2 #Rai2 #pnrr #cameredicommercio #Unioncamere

Ultima modifica: Giovedì 28 Aprile 2022
Mercoledì 27 Aprile 2022

PNRR: solo 1 impresa su 3 è pronta a cogliere le opportunità delle nuove risorse

Causa guerra, oltre l’80% delle aziende paga di più energia e materie prime

Roma, 27 aprile 2022 – Solo una impresa su 3 è pronta a cogliere le opportunità delle nuove risorse espressamente dedicate al sistema produttivo dal PNRR, come transizione 4.0 ed economia circolare. Il 16%, infatti, si è già attivato per aderire ai progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza mentre un altro 13% ha in programma di farlo. Ma più del 70% è fermo al palo, senza, al momento, interessarsi alle molteplici occasioni di sviluppo che si stanno aprendo. E’ quanto mostra una indagine diffusa da Unioncamere. I dati, elaborati dal Centro studi Guglielmo Tagliacarne, sono stati al centro dell’Assemblea delle Camere di commercio.

I dati confermano la necessità di lavorare per diffondere e far conoscere alle imprese, soprattutto quelle più piccole, le misure messe in campo dal Governo nel green e nel digitale”, ha sottolineato il presidente di UnioncamereAndrea Prete. “L’80% delle imprese di minori dimensioni non ha nemmeno in programma di avvalersi di queste risorse, contro il 50% delle aziende medio grandi.  Le Camere di commercio hanno ben in mente come farsi parte attiva per lo sviluppo del Paese e contribuire al cambiamento innescato dal PNRR: possiamo essere uno strumento prezioso per fare conoscere alle imprese le enormi opportunità legate alle nuove risorse e per mettere a terra molte delle misure chiave previste nel Piano”. 

Inoltre – ha ricordato Prete - una indagine del Centro studi Tagliacarne rivela che una riduzione di un terzo del tempo dedicato dalle risorse umane interne alle imprese agli adempimenti burocratici, reimpiegato nelle attività produttive, comporterebbe un aumento della produttività aziendale tra il +0,5% e il +1,1%. “Per questo – ha concluso - stiamo lavorando attivamente per definire proposte concrete che possano contribuire in tempi rapidi al processo di semplificazione di cui abbiamo davvero bisogno”.

D’altro canto, sulla situazione attuale incide certamente anche il clima di incertezza legato allo shock della guerra in Ucraina. Per quasi 9 imprese su 10 l’impatto del conflitto in corso sarà alto, soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime e semilavorati. Quasi una impresa su 2 ha problemi di approvvigionamento di materie prime e una su 5 di approvvigionamento di energia. 

L’aumento dell’incertezza incide sulla natalità delle imprese: le ultime indicazioni sulle iscrizioni al Registro delle Camere di commercio mostrano che quando il clima di fiducia si riduce di un punto, la natalità delle imprese si contrae di mezzo punto. 

Negli ultimi due anni (2020-2021) sono state create 81mila imprese in meno rispetto al livello pre-pandemia del 2019, di cui 26mila in meno giovanili e 32mila in meno femminili.

Ultima modifica: Mercoledì 27 Aprile 2022
Venerdì 22 Aprile 2022

Competenze green per 3,5 milioni di assunzioni in Italia

Nel 2021 sono tornati a crescere gli investimenti sostenibili delle imprese

 

Roma, 22 aprile 2022 – L’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale si conferma come un requisito di base per entrare nel mercato del lavoro: nel 2021 le imprese hanno richiesto al 76,3% delle assunzioni programmate – pari a oltre 3,5 milioni di posizioni - competenze green, e nel 37,9% dei casi con un grado di importanza per la professione elevato.

Il 2021, infatti, ha registrato il recupero degli investimenti delle imprese nella Green Economy: il 24,3% delle aziende dell’industria e dei servizi ha investito in tecnologie e prodotti green (+3 punti percentuali rispetto al 2019) e il 52,5% ha investito in competenze green, ripristinando la dinamica positiva che si osservava prima della pandemia. Questi risultati sottolineano l’impegno delle imprese verso la transizione green, fattore  ancor più strategico oggi per superare le fortissime tensioni nel campo energetico dell’approvvigionamento delle materie prime per la guerra in Ucraina.

È questa la fotografia mostrata dall’ultima edizione del volume “Le competenze green” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, realizzata in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

Ultima modifica: Venerdì 22 Aprile 2022
Giovedì 14 Aprile 2022

Nuove imprese - 2021. Caratteristiche e fabbisogni professionali

Questa pubblicazione, realizzata sugli esiti dell’indagine Excelsior svolta nel 2021, mette in luce due fenomeni che da tempo segnavano l’apertura di nuove imprese nel nostro Paese e che la pandemia dovuta al COVID-19 ha confermato, e forse accelerato:

  • la concentrazione settoriale: l’80% delle nuove aziende si colloca nei settori del commercio, dei servizi alle imprese e delle costruzioni.
  • il restringimento dell’offerta occupazionale: da 2,1 addetti per nuova impresa nel 2017 a 1,84 nel 2021.

Per quello che riguarda l’entità del fenomeno nuove imprese in termini assoluti, il quadro generale Italia segnala un buon rimbalzo: si è passati, infatti, dalle 143.880 nuove imprese del 2019 alle 129.300 del 2020 (-14.580, -10,13%) per poi risalire alle 151.890 del 2021 (+8.010, +5,57% su base 2019). La vitalità imprenditoriale “reale”, quindi, ha resistito abbastanza bene all’impatto della crisi sanitaria.

La quota di entrate programmate dalle nuove imprese è storicamente molto inferiore rispetto a quella riferita al totale delle imprese (23.270 rispetto alle 3.242.310 nel 2020; 21.430 rispetto alle 4.638.547 nel 2021). Sul versante territoriale, la quota sul totale delle entrate risulta superiore alla media in Campania (9,3 per 1000), seguite da Calabria, Molise, Lazio, Sicilia, Basilicata, Puglia e Abruzzo. Come per l’anno 2020, abbiamo qui la conferma che l’apertura di nuove imprese ha la sua base nel Meridione d’Italia – all’elenco manca solo la Sardegna, che ha una quota di poco inferiore alla media nazionale e vi si aggiunge il Lazio.

 

E nel nostro territorio?

Anche nella provincia di Salerno la quota di entrate programmate dalle nuove imprese è molto più bassa rispetto a quella del totale delle imprese (550 rispetto a 59.220 nel 2020; 420 rispetto alle 80.280 nel 2021).

In particolare guardiamo alle preferenze, per grandi gruppi professionali, indicate dalle nuove imprese per l’ingresso dei nuovi collaboratori e come orientano la loro ricerca le nuove imprese giovanili.

 

La distribuzione delle entrate previste dalle nuove imprese nel 2021 per grande gruppo professionale evidenzia una quota più rilevante di professioni high skill (cioè professioni dirigenziali, specialistiche e tecniche) rispetto alle entrate complessivamente previste dalle imprese italiane con dipendenti. Nelle nuove imprese queste raggiungono il 29,2% del totale, contro il 14,3% circa del complesso delle imprese, in crescita rispetto al 21,4% del 2020. Le nuove imprese richiedono inoltre una quota nettamente inferiore di professioni non qualificate (10,4%) necessitando maggiormente di ingressi con esperienza per la partenza delle attività.

Analizzando con maggior dettaglio le professioni, le nuove imprese giovanili evidenziano un fabbisogno di entrate simile a quello delle nuove imprese: interessante il dato su impiegati e addetti alla vendita in ascesa, come a dire che i giovani imprenditori necessitano nell’avvio dell’azienda di collaboratori che commercializzino i prodotti (43,6%) o organizzino l’attività quotidiana (professioni tecniche 27,6%).

Il profilo dei collaboratori richiesti dalle nuove imprese – quello di figure elevate con competenze qualificate e dirigenziali-tecniche – è confermato dai livelli di istruzione richiesti alle figure in entrata. Nel 2021 i tre livelli superiori (universitario, ITS e secondario) vengono richiesti molto di più nelle nuove imprese (50%), rispetto al complesso delle imprese (44,3%).

Le nuove imprese richiedono una quota minore di figure con livello di istruzione secondario (27,1%, contro il 30% nel complesso delle imprese) e senza una formazione specifica (28,3% contro 34,4%) mentre vi è una parificazione rispetto alla qualifica professionale (21,3% contro il 21,7%).

Scarica il pdf del volume nuove imprese 2021

Per essere sempre informati e scaricare gratuitamente il pdf dei volumi è possibile cliccare sul seguente link:  Pubblicazioni Sistema Informativo Excelsior

Per informazioni:

Ufficio Statistica e Prezzi

tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it

Ultima modifica: Venerdì 15 Aprile 2022