SistemaExcelsior

Lunedì 13 Maggio 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di maggio 2024

In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate 8.210 entrate e nel trimestre maggio-luglio 2024 saranno 33.180, in regione Campania 37.400, e in Italia complessivamente 494.000. 

Le entrate nella provincia salernitana risultano in aumento rispetto allo scorso anno, +5,39% sul mese e presentano una lieve flessione -0,59% prendendo a riferimento l’intero trimestre. 

A maggio è l’industria ad avere un segno negativo -6,15% rispetto al 2023; viene confermato il trend in calo delle entrate programmate dal comparto costruzioni con un -3,26%. I servizi determinano il traino delle assunzioni con un +9,24% su base annua. A guidare la domanda, complice l’approssimarsi della stagione estiva, sono i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici con più di 2mila contratti da attivare a maggio (+17% sull’anno 2023) e circa 10mila entro luglio. 

In leggera ripresa la difficoltà di reperimento, in 42 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di maggio del 2023 erano 40 su 100. La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 28% degli ingressi in lieve calo rispetto al 30% di maggio 2023. 

Nel complesso nel mese di maggio:
- le entrate previste si concentreranno per il 78% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 13% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (16%);
- il 9% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 14% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 39% delle entrate complessive previste. 
    
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi. 

Per saperne di più consulta il bollettino, le tavole e l'analisi (allegati).

 

Ultima modifica: Lunedì 13 Maggio 2024
Martedì 16 Aprile 2024

Al via la 5^ indagine mensile Excelsior del 2024, periodo giugno - agosto 2024

 

Al via la 5^ indagine del Progetto Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL al fine di indagare le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese per il trimestre giugno - agosto 2024.

Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 24 aprile per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

#sistemaexcelsior 

Ultima modifica: Martedì 16 Aprile 2024
Martedì 16 Aprile 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di aprile 2024

In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate 8.560 entrate e nel trimestre aprile-giugno 2024 saranno 28.250, nella regione Campania 37.700, e in Italia complessivamente 446.000. 

Le entrate in provincia di Salerno risultano in calo rispetto allo scorso anno, -7,5% sul mese e presentano un -16,14% prendendo a riferimento l’intero trimestre. 

Ad aprile è l’industria ad avere complessivamente un segno positivo +15,49% rispetto al 2023: in particolare sono positive le previsioni degli ingressi nel manifatturiero (+36,11%), mentre sono in calo le entrate programmate dal comparto costruzioni (-5,71%). I servizi fanno registrare una flessione delle assunzioni (-11,84% su base annua). A guidare la domanda sono i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con circa 3mila contratti da attivare ad aprile e circa 10mila entro giugno. 

In leggera ripresa la difficoltà di reperimento, in 39 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di aprile del 2023 erano 37 su 100. La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 27% degli ingressi è in lieve calo rispetto al 28% di aprile 2023. 

Come a livello nazionale anche in provincia di Salerno sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmare il 76,66% delle assunzioni complessivamente previste per il mese di aprile, seguono le medie imprese nella classe 50-250 dipendenti con la previsione del 18,37% di entrate e le medio grandi imprese con oltre 250 dipendenti con il restante 4,96%.

Nel complesso nel mese di aprile:
- le entrate previste si concentreranno per il 81% nel settore dei servizi e per il 77% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- l’11% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 9% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 39% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di più consulta l'analisi, il bollettino e le tavole allegate.

Ultima modifica: Martedì 16 Aprile 2024
Mercoledì 10 Aprile 2024

Lavoratori Immigrati nel 2023 in Italia e a Salerno

Nel volume “Lavoratori immigrati” vengono presentate le informazioni sulle assunzioni che riguardano lavoratori stranieri, che sono state programmate dalle imprese italiane dei settori industria e dei servizi per il 2023, permettendo l’analisi delle caratteristiche qualitative e il confronto con la domanda di lavoro nel suo complesso.

Il segmento del mercato del lavoro dei lavoratori immigrati nei prossimi anni continuerà a svolgerà un ruolo fondamentale per attenuare il peso della transizione demografica. La popolazione in Italia si sta riducendo, e in particolare è in contrazione il segmento della popolazione in età lavorativa; il progressivo assottigliamento delle fasce d’età giovanili sta mettendo a rischio, già attualmente, il turnover del personale. Secondo le stime Istat al primo gennaio 2023 i cittadini stranieri residenti in Italia sono risultati oltre 5 milioni su meno di 59milioni di abitanti complessivi iscritti all’anagrafe, per un’incidenza dell’8,6%.

Negli ultimi anni, si è osservato un aumento costante della domanda di lavoratori immigrati. Nel 2023 le entrate che sono state programmate dalle imprese di personale immigrato, stimate dal sistema Excelsior, raggiungono il massimo storico di 1.057.620.  Si tratta di un valore importante che per la prima volta supera il milione. Nel 2021 erano 673mila e 922mila nel 2022. Questo trend è particolarmente evidente nelle regioni del Nord Italia, dove si concentra la maggior parte delle entrate di lavoratori stranieri. Anche l’incidenza di lavoratori stranieri sul totale delle entrate programmate risulta negli ultimi anni sempre in crescita, partendo dal 12,9% del 2018 si va a salire fino al 19,2% del 2023.

Il fenomeno in provincia di Salerno

Le entrate di personale immigrato che sono state previste dalle imprese salernitane sono state circa 18mila (nel 2022 erano state 14.740) con un incremento del 21,9% rispetto all’anno precedente ed un +99,6% rispetto al periodo pre-covid (nel 2019 erano state 9.000 entrate). Questo andamento è risultato in crescita sia a livello nazionale che regionale, inquadrandosi in un ormai consolidato aumento globale della domanda delle imprese.

Al 1° gennaio 2023, secondo i dati Istat, i cittadini stranieri residenti nella nostra provincia sono risultati circa 52mila (51.987) su un milione di abitanti iscritti in anagrafe con un’incidenza del 4,9%. La popolazione immigrata presente nella provincia di Salerno in valore assoluto è stata minore solo a quella della provincia di Napoli, mentre è risultata, come incidenza percentuale, maggiore di Napoli (4,27%) e minore solo a Caserta (5,57%).

Le entrate programmate di personale immigrato per regione ha visto la Campania al 5° posto (76mila, pari al 7,1% del totale nazionale) con una crescita annuale del 24%, mentre fra le prime dieci province per numero di entrate programmate di personale immigrato Napoli ha segnato una forte crescita rispetto al 2022 (+24,2%) e si posiziona al 4° posto nel rank delle province italiane. La provincia di Salerno, come entrate programmate, si è posizionata in valore assoluto al secondo posto in regione dopo Napoli, ma presenta un’incidenza maggiore (Salerno:17,99%, Napoli:17,48%). 
Anche l’incidenza delle entrate che sono state programmate rispetto alla popolazione vede la provincia di Salerno riportare valori superiori.

A completamento dei dati rileviamo che nel 2023 le imprese straniere registrate nella provincia di Salerno sono state in valore assoluto 6.934 (sono incluse le imprese "Non classificate" ovvero le imprese prive del codice di attività economica), con un’incidenza del 5,7%. Il settore economico in cui sono risultate maggiormente presenti è il commercio, seguito dalle costruzioni e dal turismo e la forma giuridica principale è quella delle imprese Individuali

Questo in sintesi quanto risulta dall'approfondimento per la provincia di Salerno dei dati del Sistema Informativo Excelsior – indagine continua di Unioncamere in collaborazione con le Camere di Commercio sui fabbisogni occupazionali e formativi delle imprese italiane nell’industria e nei servizi – anno 2023. Nella lettura del report, elaborato dall’Uffici Studi e Statistica della Camera di Commercio di Salerno, occorre tenere sempre conto che l’Indagine del Sistema Excelsior non comprende la domanda di lavoro espressa dalle famiglie italiane (lavoro domestico) e quella del settore agricolo, tradizionalmente tra i principali comparti per impiego di personale immigrato.

Ultima modifica: Lunedì 15 Aprile 2024
Venerdì 22 Marzo 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di marzo 2024

In provincia di Salerno nel mese di marzo sono programmate 8.250 entrate e nel trimestre marzo-maggio 2024 saranno 25.090, nella regione Campania 38.600, e in Italia complessivamente 447.000. 

La provincia salernitana risulta in crescita nelle entrate rispetto allo scorso anno, + 3,7% sul mese e presenta un +10,8% sul trimestre. 

A marzo l’industria ha in programma 1.770 assunzioni (-7,8% rispetto al 2023); risultano positive le previsioni degli ingressi nelle costruzioni con un +3,8%, in linea con i dati nazionali. I servizi determinano l’andamento positivo delle assunzioni, con un +7,4% su base annua. A guidare la domanda sono i servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici con un +16,3% ed un +24,9% nel trimestre. 

In leggera flessione la difficoltà di reperimento, in 40 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di marzo del 2023 erano 42 su 100. La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 28% degli ingressi mostra una diminuzione rispetto al 31% di marzo 2023. 

Nel complesso nel mese di marzo:
- le entrate previste si concentreranno per il 79% nel settore dei servizi e per il 72% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
- il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 37% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di più consulta il bolletino e le tavole statistiche.

Ultima modifica: Venerdì 22 Marzo 2024
Lunedì 11 Marzo 2024

2024-2028: Lombardia, Lazio, Campania, Emilia-Romagna e Veneto le regioni che avranno bisogno di più lavoratori

A livello nazionale serviranno tra 3,1 e 3,6 milioni di occupati

Le difficoltà di reperimento del personale costano all’Italia quasi 44 miliardi 

Roma, 11 marzo 2024 – Tra il 2024 e il 2028 il mercato del lavoro italiano potrà esprimere un fabbisogno compreso tra 3,1 e 3,6 milioni di occupati, a seconda dello scenario macroeconomico considerato. Infatti, lo stock occupazionale 2023 potrebbe crescere nel quinquennio da un minimo di 238mila unità nello scenario negativo fino a un massimo di 722mila occupati in un contesto più favorevole. 

In Lombardia - con un fabbisogno atteso pari a 669mila occupati nello scenario positivo – si concentrerà oltre il 18% dell’intera domanda nazionale, seguita da Lazio (356mila unità pari al 9,8%), Campania (320mila unità, 8,8%), Emilia-Romagna (306mila unità, 8,4%) e Veneto (302mila unità, 8,3%).[1]

Sulle previsioni inciderà, evidentemente, l’effettivo impatto delle risorse stanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le necessità di sostituzione dei lavoratori in uscita dal mercato del lavoro determineranno la gran parte del fabbisogno, 2,9 milioni di unità nel quinquennio, pari ad una quota dell’80% nello scenario positivo e del 92% in quello negativo.

E’ quanto emerge dal report sulle “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine” aggiornato al quinquennio 2024-2028, elaborato nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro

“La riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro rappresenta una delle priorità di politica economica da affrontare in questo momento”, sottolinea il presidente di UnioncamereAndrea Prete. “I costi derivanti dal minor valore aggiunto che sarà possibile produrre nei diversi settori economici a causa del ritardato o mancato inserimento nelle imprese dei profili professionali necessari stanno infatti aumentando proprio a causa del progressivo innalzamento della difficoltà di reperire personale. La stima per il 2023 del costo del mismatch è di 43,9 miliardi, cifra corrispondente a circa il 2,5% del Prodotto interno lordo italiano. Per invertire il trend, che ha tante ragioni d’essere, a cominciare dall’andamento demografico, si deve lavorare sempre di più sul fronte dell’orientamento e avvicinare i percorsi formativi alle grandi trasformazioni in atto”.

Nel 2024-2028, per l’insieme dei settori privati e pubblici, circa il 41% del fabbisogno complessivo interesserà dirigenti, specialisti e tecnici (tra 1,3 e 1,5 milioni di unità); mentre le professioni commerciali e dei servizi assorbiranno il 19% del fabbisogno totale, gli impiegati il 15%, gli operai specializzati l’11% e i conduttori di impianti il 6%. Rispetto all'attuale struttura professionale saranno perciò destinate a crescere le professioni specialistiche e tecniche, ma anche quelle impiegatizie (per effetto della domanda della PA), mentre continueranno a diminuire operai specializzati e conduttori di impianti.

Circa il 38% del fabbisogno occupazionale del quinquennio riguarderà professioni con una formazione terziaria (laurea, diploma ITS Academy o AFAM), il 4% profili con un diploma liceale e il 46% personale in possesso di una formazione secondaria di secondo grado tecnico-professionale (diplomi quinquennali e IeFP quadriennali o triennali). 

In particolare, nell’istruzione terziaria sarà elevato il fabbisogno di persone con un titolo in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), che determinerà un significativo mismatch rispetto alla presenza di giovani in possesso di questo tipo di formazione che faranno ingresso nel mercato del lavoro. Per l’insieme dei percorsi STEM potrebbero mancare, infatti, ogni anno tra 8mila e 17mila giovani. Per quanto riguarda gli altri indirizzi, è attesa una carenza di offerta per l’indirizzo insegnamento e formazione (mancheranno tra 9mila e 12mila giovani), economico-statistico (5-11mila) e medico-sanitario (circa 7mila). 

Anche per la formazione secondaria di tipo tecnico-professionale è prevista una carenza di offerta, che riguarderà sia i percorsi quinquennali (mancheranno tra 13mila e 42mila giovani all’anno) sia quelli di Istruzione e Formazione Professionale (con un’offerta in grado di coprire poco più della metà dei fabbisogni). 

I macro trend delle transizioni green e digitale incideranno sulla domanda di personale portando sia ad un innalzamento delle competenze verdi e digitali richieste sia alla nascita di nuove figure professionali. Si stima che tra il 2024 e il 2028 il possesso di competenze green verrà domandato con importanza almeno intermedia ad oltre 2,3 milioni di lavoratori (quasi i due terzi del fabbisogno del quinquennio) e le competenze digitali a 2,1 milioni di occupati (oltre il 58% del fabbisogno totale).

Ultima modifica: Lunedì 11 Marzo 2024
Lunedì 19 Febbraio 2024

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di febbraio 2024

In provincia di Salerno nel mese di febbraio sono programmate 6.520 entrate e nel trimestre febbraio-aprile 2024 saranno 23.630, nella regione Campania 34.500 e in Italia, complessivamente, 408.000. 

La provincia salernitana risulta in crescita nelle entrate rispetto allo scorso anno, + 4,5% sul mese e presenta un +11,6% prendendo a riferimento l’intero trimestre. A febbraio l’industria ha in programma 1.860 assunzioni (-11% rispetto al 2023). Anche le costruzioni registrano un calo del -11,7% degli ingressi. I servizi determinano l’andamento positivo delle assunzioni con un +12,2% su base annua. A guidare la domanda sono i servizi alle persone con un +30,4% ed un +27,9% nel trimestre, mentre è negativa la tendenza prevista dalle imprese del turismo -5,26%, valore in controtendenza al +4,1% nazionale. 

Si riscontra un aumento nella difficoltà di reperimento, in 44 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di febbraio del 2023 erano 39 su 100 (+5 punti percentuali in più). 

La domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 27% degli ingressi mostra una diminuzione rispetto al 32% del febbraio 2023. 

Nel complesso nel mese di febbraio:
- le entrate previste si concentreranno per il 72% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 21% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 79% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 20% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (21%);
- il 17% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- per una quota del 18% le imprese prevedono di assumere personale immigrato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 27% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
 

Ultima modifica: Lunedì 19 Febbraio 2024
Lunedì 29 Gennaio 2024

Al via la 2^ indagine mensile Excelsior del 2024, periodo marzo - maggio 2024

Al via la 2^ indagine del Progetto Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL al fine di indagare le previsioni di assunzione e i fabbisogni professionali delle imprese per il trimestre marzo - maggio 2024.

Le imprese coinvolte hanno tempo fino al 7 febbraio per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

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Ultima modifica: Lunedì 29 Gennaio 2024
Giovedì 18 Gennaio 2024

1' indagine mensile Excelsior del 2024: proroga termine

Le imprese coinvolte nella rilevazione della 1^ indagine mensile Excelsior del 2024, fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo febbraio - aprile, hanno tempo fino al 22 gennaio prossimo per rispondere al questionario ricevuto via email.

Qui puoi consultare i risultati delle precedenti rilevazioni https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior  

#sistemaexcelsior
 

Ultima modifica: Giovedì 18 Gennaio 2024
Mercoledì 17 Gennaio 2024

SistemaExcelsior - Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nell'anno 2023

In provincia di Salerno nel 2023 le entrate previste sono state 99.890 (+6,9% su base annua), e circa 6 imprese su 10 (59%) hanno programmato di assumere, percentuale in crescita rispetto al 2022 (57% delle imprese). 

Aumentata la difficoltà di reperimento per quasi tutti i profili professionali, passata dal 32% del 2022 al 36% del 2023, anche se resta un valore inferiore a quello nazionale, a sua volta pari al 45%. 

In particolare la percentuale di difficoltà di reperimento delle professioni tecniche (9.120 entrate previste in v.a.) è pari al 46,9%. 

I driver della ripresa si confermano sia le competenze digitali (il 68,1% delle imprese ha investito in almeno uno dei vari ambiti della trasformazione digitale) sia la transizione verso prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico/minor impatto ambientale (il 23,3% delle imprese vi ha investito nel 2023). 

L’andamento positivo dell’occupazione nel settore privato quest’anno si deve in particolare, come a livello nazionale, all’effetto trainante della filiera del turismo che ha previsto più entrate in provincia, 23.450 ingressi in valore assoluto.

Nel complesso nella provincia di Salerno:
- le entrate previste nel 2023 sono state 99.890 e si sono concentrate nella classe dimensionale “1-49 dipendenti” (74%);
- per una quota pari al 26% hanno interessato il segmento giovanile, ovvero giovani con meno di 30 anni, in crescita rispetto al 2022;
- il 68,1% delle entrate è un contratto a tempo determinato;
- le tre principali aree funzionali di inserimento sono state “la produzione beni, erogazione servizio” con il 52,3%, l’area “commerciali e vendite” con il 17,1% e “la logistica” con il 15,6%.

I dati presentati derivano dall’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. Le informazioni contenute nel presente bollettino sono state acquisite trattando tutte le informazioni ottenute attraverso le indagini mensili svolte fino al mese di ottobre 2023, realizzando circa 275.000 interviste presso le imprese, campione rappresentativo delle imprese dei diversi settori industriali e dei servizi. Nel presente bollettino si focalizza l’analisi principalmente sulle caratteristiche delle entrate programmate nell'anno 2023 secondo i profili professionali e i livelli di istruzione richiesti.

Clicca qui per consultare il Bollettino Statistico e per le Tavole Provinciali riepilogative del 2023

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Ultima modifica: Mercoledì 17 Gennaio 2024