Venerdì 22 Novembre 2024
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In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 7.790 entrate e nel trimestre maggio-luglio 2023 saranno 33.380; nella regione Campania 34.500 e in Italia, complessivamente, 467.000.
Nella provincia salernitana si rileva, nel mese di maggio, una tendenza negativa di entrate: -5,8% rispetto a maggio 2022 e -1,9% prendendo a riferimento l’intero trimestre, in linea con il flusso negativo del Centro Sud e Isole.
I Servizi ricercano 5.840 lavoratori, con una flessione del -12,5%, rispetto ad un anno fa. In particolare i servizi alle persone, in linea con la tendenza nazionale, registrano una flessione del -27%. Positivo invece il flusso dell’Industria che nel suo complesso programma 1.950 entrate nel mese di maggio (+22,6%) rispetto a maggio 2022. In crescita anche il comparto delle costruzioni (+16%), seppure in misura più modesta del valore nazionale (+35,9%). Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 30% degli ingressi, in aumento rispetto al 29% di maggio 2022. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 40 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto a maggio 2022, (era pari al 29%).
Nel complesso nel mese di maggio:
- le entrate previste si concentreranno per il 75% nel settore dei servizi e per il 79% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 38% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di piu, consulta il bollettino e le tavole.
La difficoltà di reperimento riguarda il 46% del personale che le imprese ricercano
Roma, 5 maggio 2023 – Sono circa 467mila i contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio e oltre 1,5 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un incremento di oltre 22mila unità rispetto a maggio 2022 (+5,1%) e di 16mila unità sul corrispondente trimestre (+1,1%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal [1].
L’industria nel suo complesso programma 132mila entrate nel mese di maggio e oltre 400mila nel trimestre maggio-luglio, con una crescita rispettivamente del 33,1% (+33mila ingressi) e del 24,2% (+78mila) rispetto allo scorso anno. A maggio, Il manifatturiero è alla ricerca di 87mila lavoratori che salgono a 268mila nel trimestre. Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono la meccatronica (22mila contratti da attivare nel mese e 66mila nel trimestre), la metallurgia (18mila nel mese e circa 53mila nel trimestre), l’agroalimentare (11mila nel mese e circa 45mila nel trimestre) e la moda (circa 11mila nel mese e 29mila del trimestre). In crescita anche il comparto delle costruzioni che programma per il mese 45mila entrate (+35,9%) e circa 132mila nel trimestre maggio-luglio (+25,8%).
I servizi ricercano a maggio circa 335mila lavoratori e oltre 1,1 milioni entro luglio, con una flessione rispettivamente del -3,0% (-10mila ingressi) e del -5,1% (-62mila ingressi) rispetto a un anno fa. Si mantiene molto elevata la domanda di lavoro delle imprese del turismo che programmano 107mila contratti nel mese e 398mila entro luglio. Molteplici anche le opportunità di lavoro offerte dal commercio con circa 58mila ingressi previsti nel mese e circa 192mila nel trimestre. Seguono poi i servizi alle persone che, nonostante la flessione registrata rispetto a un anno fa (-27,2%), sono alla ricerca di circa 49mila lavoratori a maggio che salgono a oltre 180mila nel trimestre maggio-luglio.
Nel mese è difficile da reperire il 46,1% del personale ricercato dalle aziende (+7,8 p.p. rispetto a un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati. Tra le figure di più difficile reperimento il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala per le professioni tecniche e ad elevata specializzazione gli ingegneri e i tecnici in campo ingegneristico (rispettivamente 61,0% e 65,2%), i tecnici della salute (63,1%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (63,0%) e i tecnici della distribuzione commerciale (58,7%); mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (73,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,2%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (72,1%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (71,5%).
Si mantiene elevata la domanda di lavoratori immigrati con 91mila ingressi programmati nel mese (+18mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 19,5% del totale. A ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 37,3% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (28,7%), le costruzioni (23,9%), la metallurgia (23,2%) e l’alimentare (20,3%).
In aumento sia la previsione per i contratti a tempo indeterminato (+11,9 %) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+ 5,7%), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione (-18,7%) o a partita IVA (-13,1%).
A livello territoriale si evidenzia, infine, come il flusso delle entrate previste a maggio nelle regioni del Nord risulti in crescita rispetto allo stesso mese del 2022 (+14mila unità per il Nord Ovest e + 18mila per il Nord est), a fronte di una tendenza negativa per il Centro (-2mila) e per il Sud e Isole (-7mila entrate).
Aperture stabili, chiusure in aumento e saldo lievemente negativo per le imprese italiane tra gennaio e marzo. Il primo trimestre dell’anno ha evidenziato una sostanziale stabilità delle iscrizioni al Registro delle Imprese delle Camere di commercio (101.788 unità, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022) e un sensibile incremento delle chiusure rispetto allo stesso periodo del biennio precedente (109.231 unità) che, tuttavia, restano tar i valori più contenuti degli ultimi dieci anni.
Questo in sintesi lo scenario che emerge dai dati Movimprese elaborati da Unioncamere – InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio relative all’andamento del I trimestre del 2023, a conclusione del quale il tessuto imprenditoriale si è ridotto di -7.443 unità (pari a una variazione del -0,12% dello stock di imprese). Una flessione che resta tra le più contenute del recente passato e che (con l’unica eccezione del 2021, in piena pandemia) caratterizza tradizionalmente i trimestri di inizio d’anno a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente e l’inizio del nuovo.
Pur in un contesto di sostanziale stabilità, alcuni settori vedono aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale. Tra questi si segnalano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.992 imprese), le attività immobiliari (+1.571) e le costruzioni (+1.070), ancora sotto l’onda “lunga” degli incentivi all’edilizia. Sul fronte opposto ad arretrare maggiormente sono i settori del commercio (-8.806 imprese, -0,61%) e dell’agricoltura (-6.167 unità, -0,85%).
Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del nostro tessuto imprenditoriale continua a essere quello delle società di capitali, che aumenta nel trimestre di 13mila unità (pari a un tasso di crescita dello 0,69%). Una vitalità che solo in parte riesce a controbilanciare, però, il saldo negativo delle ditte individuali, che nel periodo diminuiscono di 14.389 unità (pari allo 0,47% in meno), delle società di persone (-5.068 pari a un tasso di crescita di -0,56%) e delle “Altre forme”, che fanno segnare 733 unità in meno (pari allo 0,35% in meno).
L’analisi a livello territoriale mostra saldi negativi in tutte e quattro le grandi ripartizioni, ciascuna in arretramento rispetto a un anno fa. Tra le regioni, Lazio, Sardegna e Trentino-Alto Adige sono quelle che fanno registrare un saldo positivo - per quanto contenuto - rispettivamente con 1.157, 253 e 85 imprese in più. Delle altre, Piemonte e Sicilia sono quelle che hanno chiuso il primo trimestre 2023 con il risultato peggiore in termini assoluti, rispettivamente con 1.638 e 907 imprese in meno.
Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alle Camere di commercio dei diversi territori, il Progetto Excelsior, già sviluppato con successo a partire dal 1997.
Il progetto ha l’obiettivo di monitorare le prospettive dell’occupazione nelle imprese e la relativa richiesta di profili professionali.
Da lunedì 17 aprile ha preso il via la 5^ indagine mensile Excelsior del 2023, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo giugno/agosto 2023.
La data di scadenza per la compilazione dei questionari è fissata al prossimo 27 aprile.
In provincia di Salerno nel mese di aprile sono programmate circa 9.260 entrate e nel trimestre aprile-giugno 2023 saranno 33.690, nella regione Campania 40.800, e in Italia complessivamente 443.000.
Nella provincia salernitana ci saranno 2.130 assunzioni in più rispetto ad aprile 2022 (+29,8%) e +8.270 assunzioni (+32,5%) prendendo a riferimento l’intero trimestre.
I servizi programmano circa 8mila ingressi e la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (3.160 ingressi), in linea con la richiesta nazionale e il periodo delle festività pasquali.
Molteplici opportunità sono offerte anche dai servizi alle persone con circa 1.960 ingressi programmati.
Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 28% degli ingressi, in aumento rispetto al 26% di aprile 2022.
Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 37 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto al 2022, che era pari al 34%, anche se il mismatch riscontrato resta inferiore al 45,2% a livello Nazionale.
Nel complesso nel mese di aprile:
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Turismo e servizi alle persone trainano la domanda di lavoro
Roma, 6 aprile 2023 – Sono 443mila le entrate programmate dalle imprese ad aprile ed oltre 1,5 milioni per il trimestre aprile-giugno, con un incremento della domanda di lavoro di circa 76mila unità rispetto ad aprile 2022 (+20,6%) e di 186mila unità sul corrispondente trimestre (+13,5%). Le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dal comparto dei servizi turistici con 108mila lavoratori ricercati in concomitanza con le festività pasquali. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal [1].
L’industria nel suo complesso programma 105mila entrate nel mese e circa 400mila nel trimestre, con una crescita rispettivamente del 2,6% e del 13,1% rispetto a un anno fa. Ad aprile, Il manifatturiero è alla ricerca di 70mila lavoratori che salgono a 280mila nel trimestre. Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono le industrie della meccatronica (15mila contratti da attivare nel mese e circa 51mila nel trimestre), seguite da quelle della metallurgia (13mila nel mese e 46mila nel trimestre), della moda (10mila nel mese e 27mila nel trimestre) e della chimica-farmaceutica (9mila nel mese e 31mila nel trimestre). Il comparto delle costruzioni, infine, programma per il mese 35mila entrate che salgono a 120mila nel trimestre.
I servizi sono alla ricerca di 338mila lavoratori nel mese e di circa 1,2milioni entro giugno, che corrispondono rispettivamente ad aumenti del 27,5% e del 13,6%. Di rilievo la domanda di lavoro della filiera del turismo con 108mila opportunità di lavoro offerte nel mese e oltre 393mila nel trimestre aprile-giugno. Molteplici anche le opportunità di lavoro offerte dai servizi alle persone[2] con 75mila entrate programmate nel mese e 254mila nel trimestre. Seguono i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (circa 40mila contratti nel mese e 115mila nel trimestre) e il commercio (45mila nel mese e 175mila nel trimestre).
In crescita la domanda di lavoratori immigrati che sfiora ad aprile le 93mila unità (+ 44,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), pari a circa il 21% del totale delle assunzioni programmate. Sempre molto elevata la difficoltà di reperimento del personale (45,2%, +4,8 p.p. rispetto a un anno fa). Aumenta sia la previsione per i contratti stabili a tempo indeterminato (+22,5%) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+22,7%). Tra le figure di più difficile reperimento il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior mette in evidenza, per le professioni tecniche e ad elevata specializzazione, i tecnici della salute (61,3%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (60,7%), i tecnici in campo ingegneristico (59,9%), gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (59,6%); mentre tra le figure degli operai specializzati vanno segnalati i fabbri ferrai costruttori di utensili (76,8%), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,4%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,5%). A livello territoriale, infine, si osserva una più elevata crescita delle assunzioni per il Sud e Isole (+36mila nel mese di aprile) e per il Centro (+27mila nel mese di aprile), grazie alle previsioni molto favorevoli del turismo, dei servizi alle persone e di trasporti e logistica in Toscana, Lazio, Campania e Sicilia.
[1] Le previsioni del mese di aprile si basano sulle interviste realizzate su un campione di oltre 115mila imprese. Le interviste sono state raccolte nel periodo 20 febbraio 2023 – 07 marzo 2023.
[2] Comprende Istruzione e servizi formativi privati, Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi, culturali e altri servizi alle persone.
Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alle Camere di commercio dei diversi territori, il Progetto Excelsior, già sviluppato con successo a partire dal 1997.
Il progetto ha l’obiettivo di monitorare le prospettive dell’occupazione nelle imprese e la relativa richiesta di profili professionali.
Da oggi, lunedì 20 marzo, prende il via la 4^ indagine mensile Excelsior del 2023, finalizzata a rilevare i fabbisogni professionali delle imprese previsti nel periodo maggio-luglio 2023.
La data di scadenza per la compilazione dei questionari è fissata al prossimo 30 marzo.
In provincia di Salerno nel mese di marzo sono programmate circa 7.950 entrate e nel trimestre marzo-maggio 2023 saranno 22.640; nella regione Campania 35.300, e in Italia complessivamente 418.000.
Nella nostra provincia salernitana avremo 1.210 assunzioni in più rispetto a marzo 2022 (+18%) e +2.290 assunzioni (+11,25%) prendendo a riferimento l’intero trimestre.
I servizi programmano più di 6mila ingressi e la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (2.020 ingressi), in linea con la tendenza nazionale.
Consistente anche l’apporto del comparto del commercio con 1.260 ingressi previsti. Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 31% degli ingressi, in aumento rispetto al 29% di marzo 2022.
Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 42 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto al mese precedente, che era pari al 39%, anche se il mismatch riscontrato resta inferiore al 47,4% a livello nazionale o al 54% dei profili ricercati dalle imprese del Nord est.
Nel complesso nel mese di marzo:
- le entrate previste si concentreranno per il 76% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 24% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 76% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%);
- il 13% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 36% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Ma la difficoltà di reperimento riguarda il 56% delle assunzioni
Roma, 9 marzo 2023 – Rispondono alle esigenze di innovazione e di trasformazione tecnologica espresse dal tessuto produttivo gli ITS Academy - percorsi terziari di specializzazione tecnica e professionalizzante -, recentemente oggetto di un’importante riforma nell’ambito del PNRR. Un modello formativo co-progettato in stretto raccordo tra mondo della formazione e imprese che mette i giovani a diretto contatto con le filiere produttive più avanzate. Nel 2022 le imprese hanno ricercato quasi 52mila diplomati ITS Academy a fronte di numeri in uscita dai percorsi ITS cresciuti lentamente nel corso degli ultimi anni (solo 5.280 diplomati nel 2020, mentre complessivemente sono circa 20mila a partire dal 2013[1]).
Motivo per cui, per molte delle professioni che potrebbero essere ricoperte dai diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori, le imprese lamentano una difficoltà di reperimento del 56%. A mostrarlo, è l’approfondimento effettuato da Unioncamere, sulla base dei dati dell’indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Anpal. Degli ITS Academy si parla oggi a Fiera Didacta, dove Unioncamere ha organizzato con INDIRE e Associazione ITS Italia il seminario "Certificazione delle competenze: dalla formazione in aula alla coprogettazione di esperienze aziendali di qualità per gli ITS Academy”.
Gli ITS Academy hanno una durata di 2 o 3 anni, sono caratterizzati da una forte componente di esperienza in azienda (il 30% delle ore di formazione deve essere svolto in stage), e in più dell’80% dei casi assicurano una occupazione a un anno dalla conclusione del percorso formativo.
I dati Excelsior mostrano che il Nord Ovest, con il 37% delle entrate previste, è l’area del Paese che esprime la maggior richiesta di diplomati Its Academy, seguito dal Nord Est con 23%, dal Centro con il 21% e dal Mezzogiorno con il 19%. Tra le regioni, spiccano soprattutto la Lombardia, con una richiesta di 13.700 entrate previste, seguita da Lazio con 6.200 entrate, Veneto 5.300, Emilia-Romagna 4.600 e Piemonte con 4.300.
I diplomati ITS Academy sono richiesti trasversalmente in tutti i settori, ma soprattutto in quelli legati al comparto industriale (18.550 richieste) e dei servizi alle imprese (17.850 entrate).
La meccanica rimane di gran lunga l’ambito in cui c’è più richiesta di diplomati ITS Academy: con circa 14.300 entrate previste rappresenta un terzo del totale complessivo di circa 51.600 richieste. A seguire le 8.000 richieste del settore della comunicazione e dello sviluppo di sistemi software.
I profili con alta difficoltà di reperimento sul mercato sono quelli dell’area elettronica, informatica e meccanica. Tra questi, i più difficili da trovare sono i Tecnici elettronici (difficoltà di reperimento al 74,6% delle entrate programmate nel 2022), i Progettisti e amministratori di sistemi e gli Analisti e progettisti di software (64,6%), gli Elettricisti nelle costruzioni civii (63,5%), gli Attrezzisti di macchine utensii (61,7%).
Le competenze digitali caratterizzano non solo uno dei settori specifici degli ITS, quello ICT, ma sono fortemente ricercate per tutti gli ambiti tecnologici, tanto da riguardare con grado di importanza elevato il 72% delle entrate previste. Anche le “tecnologie abilitanti 4.0” (Advanced manufacturing solution, Additive manufacturing, Augmented reality, Simulation, Horizontal/Vertical integration, Industrial internet, Cloud, Cybersecurity, Big Data and Analytics ) sono ritenute rilevanti per il 46,5% delle assunzioni di diplomati ITS Academy (rispetto al 13% del totale entrate).
Sempre più importanti per le aziende sono inoltre le competenze acquisite in materia di risparmio energetico e rispetto per l’ambiente (un prerequisito per il 48% delle entrate previste).
(...)
[1] I dati sull’offerta di diplomati ITS sono tratti dal report ufficiale 2022, “Istituti Tecnici Superiori - Monitoraggio nazionale 2022” di INDIRE e fanno riferimento al 2020 considerando i percorsi chiusi fino a tale annualità.
In provincia di Salerno nel mese di febbraio sono programmate circa 6.240 entrate e nel trimestre febbraio-aprile 2023 saranno 21.160; nella regione Campania 30.400, e in Italia complessivamente 386.000.
Nella provincia salernitana si prevedono 1.130 assunzioni in più rispetto a febbraio 2022 (+22,1%) e +3.460 assunzioni (+19,5%) prendendo a riferimento l’intero trimestre.
I servizi programmano più di 4mila ingressi e la filiera del turismo si conferma traino della domanda di lavoro (950 ingressi). Consistente anche l’apporto del commercio e dei servizi alle persone, entrambi con 820 ingressi previsti. I trend anche questo mese sono più alti di quelli nazionali (+21,5% nel mese e +17,1% trimestre percentuali Italia) e, nonostante le conseguenze del rallentamento dell’economia, i livelli della domanda di lavoro delle imprese si mantengono superiori a quelli registrati nell’analogo periodo pre-Covid (+35,3% sul mese di febbraio 2019, e +24,7% sul trimestre).
Trova conferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani: sarà pari al 32% degli ingressi. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 39 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati mentre a febbraio 2019 era il 22%.
Nel complesso nel mese di febbraio:
- le entrate previste si concentreranno per il 67% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (22%);
- il 16% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 29% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.