Informazione economica

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Venerdì 26 Marzo 2021

Transizione digitale e green: 2 imprese su 3 ancora ai blocchi di partenza

Solo il 6% delle imprese è “arrivato al traguardo” o comunque è nel tratto finale del percorso della duplice transizione ecologica e digitale. Mentre quasi 2 imprese su 3 sono ancora ai blocchi di partenza. È quanto emerge da un’indagine di Unioncamere e Centro Studi delle Camere di Commercio Gugliemo Tagliacarne su un campione di 3.000 imprese manifatturiere.

Se sono poche le imprese Green&Digital (G&D) che nel 2020 hanno raggiunto la meta avendo già investito sia in eco-innovazione sia in digitalizzazione, il 26% dell’imprenditoria manifatturiera si trova a metà strada, avendo investito nella sostenibilità ambientale o in Industry 4.0 (imprese GorD). Tuttavia la stragrande maggioranza delle imprese (62%) non ha investito e non ha intenzioni di investire né in sostenibilità ambientale né in digitalizzazione (imprese noG&noD). Mentre una piccola quota di imprese (6%) pur non avendo ancora investito nella duplice transizione ha messo in programma di investire nel green e/o nel digitale (imprese potentialGD).

Ultima modifica: Venerdì 26 Marzo 2021
Giovedì 4 Marzo 2021

Covid: le donne d'impresa europee - Sondaggio Eurochambres

Covid: le donne d'impresa europee chiedono formazione sul digitale, sostegno mirato, attenzione all'occupazione femminile, adeguamento duraturo del business
7 imprenditrici su 10 impreparate al digitale

In Italia come nel resto di Europa, le donne imprenditrici chiedono soprattutto quattro tipologie di intervento: formazione e sostegno per cogliere la sfida del digitale; misure di supporto mirate alle loro esigenze; maggiore attenzione all’occupazione femminile; adozione di misure che non rendano vani gli sforzi compiuti durante la pandemia ma assicurino un trasformazione duratura del business.

E’ quanto emerge dal sondaggio effettuato da Eurochambres Women Network (il coordinamento permanente presso l’associazione delle Camere di commercio europee dedicato all’imprenditoria femminile), realizzato in 20 Paesi del Vecchio Continente. Un sondaggio al quale ha contribuito anche Unioncamere con il supporto della rete dei Comitati per l’imprenditorialità femminile delle Camere di commercio, presente oggi a “Women entrepreneurship and the pandemic: challenges and solutions 1 year on”, l’incontro in corso oggi e promosso in vista della Giornata internazionale della donna.

Ultima modifica: Giovedì 4 Marzo 2021
Martedì 2 Marzo 2021

Indagine Excelsior sull'andamento dell'occupazione nelle imprese nel periodo aprile/giugno 2021

Unioncamere, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) sta realizzando, insieme alla Camera di Commercio di Salerno, il Progetto Excelsior, già sviluppato con successo a partire dal 1997.

Nell’ambito di questo progetto, stiamo effettuando l’aggiornamento sulle previsioni di assunzione relative al trimestre 1 aprile – 30 giugno 2021 attraverso un questionario indirizzato ad un campione di imprese e studi professionali con dipendenti, selezionati casualmente dagli archivi delle Camere di Commercio.

Sul sito http://excelsior.unioncamere.net sono disponibili i principali risultati diffusi nell’ambito del progetto.

Giovedì 25 febbraio 2021, è stata avviata la spedizione alle imprese selezionate sulla propra casella PEC, della comunicazione contenente il link per la compilazione del questionario on line.

La rilevazione in oggetto fa parte delle indagini con obbligo di risposta previste dal Programma Statistico Nazionale e la scadenza per la compilazione è fissata entro lunedì 8 marzo 2021.

Le imprese che compilano integralmente il questionario non verranno più incluse nel campione d’indagine nei successivi tre trimestri.

Qui più info https://bit.ly/3cjXIc0
 

Ultima modifica: Martedì 2 Marzo 2021
Martedì 2 Febbraio 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel 2020

L’emergenza sanitaria ha frenato i programmi di assunzione delle imprese del 2020, con un calo a livello nazionale del 30% rispetto al 2019. La flessione, causa Covid-19, ha toccato tutti i settori, soprattutto nei mesi del lockdown e negli ultimi mesi del 2020 per effetto della “seconda ondata”. La diminuzione è risultata più marcata nell’ambito dell’accoglienza e della ristorazione (-40,7% degli ingressi previsti), mentre flessioni più contenute ci sono state nel settore delle costruzioni (-15,9%),  nella sanità e nei servizi sociali privati (-17,1%) e nella filiera agro-alimentare (-19,7%).
Le imprese hanno reagito introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale. I principali driver su cui fare leva per gestire la fase di recupero saranno le competenze digitali, richieste dal 60,4% delle imprese nazionali e dal 58,7% dalle imprese della provincia di Salerno (tav. 5.1), le competenze green e trasversali.

Nel complesso nella provincia di Salerno:
- le entrate previste nel 2020 sono state 59.220 e si sono concentrate per il 50,6% nel settore dei servizi;
- le imprese che hanno assunto sul totale imprese con dipendenti in provincia sono state il 47%;
- per una quota pari al 23% le assunzioni hanno interessato giovani con meno di 30 anni;
- è salita la difficoltà di reperimento dei profili ricercati al 23% contro il 19% del 2019 a causa della mancanza di candidati o della preparazione inadeguata.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Qui trovi il bollettino e le tavole statistiche https://bit.ly/3ar0Akz

Ultima modifica: Giovedì 11 Febbraio 2021
Martedì 19 Gennaio 2021

Sale a 120.125 il numero delle imprese salernitane nel 2020 (+0,71%)

I dati della dinamica delle imprese registrate presso la Camera di Commercio

Si chiude con un saldo attivo di 850 unità il bilancio del 2020 fra le imprese nate (5.786) e quelle che hanno cessato l’attività (4.936) in provincia di Salerno, portando la consistenza del sistema imprenditoriale a fine dicembre a un totale di 120.125 imprese registrate.

In percentuale, l’incremento annuale è dello 0,71%: oltre il doppio di quanto registrato nel 2019 (+0,34%).

Tutte le province campane si mantengono in territorio positivo, determinando una variazione annuale del sistema imprenditoriale regionale pari a +1,09% (il tasso di crescita italiano del 2020 è dello 0,32%).

Da rilevare che l’andamento demografico imprenditoriale dello scorso anno ha risentito della diffusa incertezza creata dalla pandemia: probabilmente il principale fattore che ha determinato una contrazione sia nelle nuove imprese iscritte (le 5.786 nuove imprese sono il peggior dato degli ultimi dieci anni) che nelle chiusure di attività.

Circa le cessazioni, si segnala che normalmente le cancellazioni di attività dal registro delle imprese si concentrano nei primi tre mesi dell’anno, ed è in questo periodo che si attendono le maggiori ripercussioni della crisi dovuta alla pandemia. Al totale cessazioni segnalate (4.936) vanno aggiunte quelle che l’Ente camerale dispone in via amministrativa, definite d’ufficio: per il 2020 si tratta di ulteriori 729 cancellazioni.

Circa i comparti economici, i dati del 2020 registrano variazioni positive in tutti i settori di attività ad eccezione del settore agricolo, in calo dello 0,56%, e delle attività manifatturiere (-0,09%).

Prosegue il trend in salita delle società di capitali nella provincia salernitana: nell’ultimo anno sono aumentate di 1.276 unità, con un tasso di crescita del +3,77%. In crescita, seppur modesta, anche le altre forme (+50; +0,85%). Registrano invece un risultato negativo le società di persone (-275; -1,95%) e le imprese individuali (-201; -0,3%).

Circa le nuove iscrizioni, dalla distribuzione per macro settore delle imprese nate nel 2020, emerge il consueto prevalere delle iscrizioni nel commercio (33%). Seguono il settore delle costruzioni e dei servizi alle imprese (entrambi con il 14% delle iscrizioni totali classificate).

Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.

 

Nel file allegato l'approfondimento, completo di grafici e tabelle statistiche.

Ultima modifica: Martedì 2 Febbraio 2021
Lunedì 18 Gennaio 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di gennaio 2021

In provincia di Salerno nel mese di gennaio saranno programmate circa 4.230 entrate; nella regione Campania 22.860 e in Italia complessivamente 346.000. Nella provincia salernitana sono in decremento del 27% le imprese che assumono rispetto allo stesso mese del 2020, mentre le entrate previste nel periodo gennaio - marzo 2021 saranno di circa 13.860 unità.

Nel complesso nel mese di gennaio:
- le entrate previste si concentreranno per il 64% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 37% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 63% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 22% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (30%);
- in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
- per una quota pari al 28% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
- il 18% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 28% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi con un orizzonte temporale anche trimestrale per fornire informazioni tempestive di supporto alle politiche attive del lavoro. La situazione determinatasi nei mesi di marzo-aprile a seguito dell'epidemia Covid-19 ha impedito il consueto svolgimento delle indagini Excelsior, che sono riprese con il riavvio delle attività produttive delle imprese. Le informazioni presentate sono basate sui questionari compilati da circa 108.000 imprese nazionali. Le analisi si focalizzano sulle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di gennaio 2021, con uno sguardo sulle tendenze occupazionali per il periodo gennaio - marzo 2021.

Qui trovi il bollettino e le tavole statistiche https://www.sa.camcom.it/informazione-economica/sistema-informativo-excelsior

Ultima modifica: Venerdì 29 Gennaio 2021
Venerdì 15 Gennaio 2021

Mercato libero dell'energia, novità per le pmi da gennaio 2021

Dal 1° gennaio 2021 c'è un'importante novità che riguarda la bolletta elettrica: termina il servizio di maggior tutela per le piccole imprese e alcune microimprese che dovranno passare al mercato libero in modo progressivo. Il servizio di maggior tutela invece proseguirà per tutte le famiglie e la generalità delle microimprese fino al 2022.

Secondo la legge, con il nuovo anno quindi dovranno scegliere un venditore del mercato libero le imprese con una fornitura in bassa tensione (indicata in bolletta con BT) che, secondo la definizione comunitaria, hanno tra 10 e 50 dipendenti e/o un fatturato annuo tra i 2 ed i 10 milioni di euro, e le microimprese (cioè quelle con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro) che abbiano almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW.

Per accompagnare in questo passaggio le circa 200mila piccole imprese interessate, finchè non si sceglierà un nuovo venditore sul mercato libero si passerà automaticamente e senza interruzione della fornitura nel Servizio a Tutele Graduali definito dall’ARERA (Autorità di regolazione per Energia Reti e ambiente).

Il Servizio quindi consentirà a tutti gli utenti che ancora non hanno scelto un venditore sul mercato libero di non subire alcun tipo di interruzione della fornitura di energia. Nel periodo 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021 l'utenza sarà assegnata in modo transitorio allo stesso fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle regolate delle offerte PLACET già esistenti (contratti a Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela).

Dopo questa prima fase di accompagnamento, a partire dal 1° luglio 2021, se ancora non si è scelto un venditore sul mercato libero, la fornitura verrà assegnata a regime e il Servizio a tutele graduali sarà erogato da operatori selezionati con delle gare (ripetute dopo tre anni) a livello di aree territoriali, sempre con le condizioni contrattuali delle offerte PLACET.

Sul Portale Offerte dell’ARERA  è possibile confrontare e scegliere in modo semplice e gratuito le offerte di elettricità e gas. Per ulteriori dubbi si può chiamare lo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente al numero verde 800.166.654. Il cambio di fornitore è gratuito, non prevede la sostituzione del contatore, non prevede interruzioni di fornitura. 

ARERA, insieme alle Associazioni di categoria e alle Camere di commercio, renderà  costantemente disponibili, con ogni mezzo, le informazioni per le piccole imprese e la parte di microimprese obbligate al passaggio al libero mercato dal 1° gennaio 2021.

Per saperne di più www.arera.it

Ultima modifica: Martedì 26 Gennaio 2021
Venerdì 15 Gennaio 2021

Progetto Excelsior: in corso l'attività d'indagine per il periodo febbraio/aprile 2021 sui fabbisogni occupazionali delle imprese

E' in corso di svolgimento la I indagine per l’anno 2021 del progetto Excelsior realizzata da Unioncamere, in accordo con l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL).


L’indagine riguarda le previsioni di assunzione relative al trimestre febbraio – aprile 2021 e approfondisce anche una serie di informazioni sulle prospettive economiche e produttive, attraverso un questionario indirizzato ad un campione di imprese con dipendenti, distribuiti su tutto il territorio nazionale e selezionati casualmente dagli archivi delle Camere di Commercio.


La data di scadenza per la compilazione dei questionari è fissata al 19 gennaio 2021.


In particolare, la rilevazione viene realizzata attraverso un’interfaccia online accessibile direttamente attraverso uno specifico link riportato nella lettera di sensibilizzazione inviata alle imprese via PEC. La società InfoCamere S.c.p.A. è stata incaricata di fornire assistenza tecnica nella redazione del questionario attraverso un help desk dedicato che risponde al numero 06 64892228 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00, o tramite l’indirizzo e-mail excelsior@infocamere.it.


Sul sito http://excelsior.unioncamere.net sono disponibili i principali risultati delle precedenti edizioni ed inoltre sul sito camerale nella sezione Osserfare sono disponibili gli approfondimenti periodici.


Inoltre, contestualmente alla consueta rilevazione, prosegue anche la specifica indagine rivolta alle imprese di recente costituzione con modalità di svolgimento analoga a quella dell’indagine mensile. Il supporto alle imprese sarà garantito esclusivamente da Infocamere tramite il canale telefonico dedicato (06 64892789, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14:00 alle 18:00) e l’indirizzo e-mail nuoveimprese@infocamere.it.


Nel corso dell’indagine sui fabbisogni professionali, inoltre, le imprese potrebbero essere contattate dalla Camera di Commercio di competenza territoriale con lo scopo di agevolare lo svolgimento della rilevazione. Le notizie raccolte con l’indagine saranno trattate esclusivamente a scopo statistico, garantendo la massima riservatezza.

Ultima modifica: Venerdì 15 Gennaio 2021
Martedì 22 Dicembre 2020

Turismo: nel 2020 persi 53 miliardi di euro

Il turismo è il comparto più colpito dalla crisi pandemica che ha investito il mondo. La fotografia di ISNART-Unioncamere è eloquente: il 2020 chiude con 53 miliardi di euro in meno rispetto al 2019 e per i primi tre mesi del 2021 si stima una perdita di ricavi di 7,9 miliardi di euro.

In un contesto così complesso – ha sottolineato Roberto Di Vincenzo, presidente di ISNART, l’Istituto di Ricerche Turistiche di Unioncamere - è fondamentale ripensare il modello organizzativo del settore, per sviluppare forme di turismo orientate alla produzione di valore, migliorando la qualità dell’offerta e aumentando i servizi forniti dai singoli operatori e dai territori: una scelta che presuppone anche nuovi modelli di analisi”.

E’ nato con questo intento il nuovo Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio realizzato con il contributo tecnico scientifico di ISNART e presentato oggi nel corso del webinar “Turismo prossimo venturo: il rilancio riparte dai territori”, alla presenza fra gli altri del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini.

Clicca qui per scaricare il comunicato stampa Unioncamere

Ultima modifica: Martedì 22 Dicembre 2020
Mercoledì 9 Dicembre 2020

Covid: crescono le imprese del commercio che vendono online +3.600 in 7 mesi

L’effetto Covid spinge molte imprese del commercio su internet. Sono state più di 3.600 le aziende di questo settore che hanno aperto un canale di vendita online tra aprile e ottobre 2020 per operare anche in questo momento di difficoltà, facendo registrare in sette mesi una crescita del +15,5% (erano complessivamente 23.386 unità a marzo 2020 contro 27.007 ad ottobre 2020).

L’emergenza pandemica ha costretto tanti imprenditori ad accelerare il loro percorso di digitalizzazione per reagire alle avversità e cercare di restare produttivi anche da remoto. Nel complesso quasi un’impresa italiana su tre si è equipaggiata tecnologicamente per le vendite e i pagamenti sul web. Dopo la prima fase di lockdown, da maggio a settembre 2020, sono aumentate di 4 punti percentuali le PMI che si sono dotate di strumenti per l’e-commerce (il 27% contro il 23% dello stesso periodo del 2019) e di +5 punti percentuali quelle che si sono equipaggiate per l’e-payment (il 36% contro il 31%). La rincorsa verso l’adozione di queste tecnologie abilitanti per la vendita online appare più veloce in particolare in Friuli Venezia Giulia (+ 27 punti percentuali), Puglia (+19 punti percentuali) e Basilicata (+ 22 punti percentuali). Ed è ancora il Friuli Venezia Giulia a smarcarsi nettamente rispetto alla media per l’e-payment (+30 punti percentuali).

Mentre da marzo ad aprile 2020, anche per facilitare il ricorso allo smartworking, hanno registrato un boom l’adozione di strumenti di cloud (+11 punti percentuali) e di cybersecurity (+ 3 punti percentuali). Questa accelerazione si inserisce all’interno di un cammino di crescita continua intrapresa dalle imprese negli ultimi tre anni verso l’economia 4.0 che vede il Trentino Alto Adige a guidare la classifica nazionale per livelli di digitalizzazione più evoluti delle PMI.

E’ la fotografia scattata da Unioncamere attraverso l’osservatorio dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio sulla base dei test sulla maturità digitale effettuati dalle imprese italiane e i dati del Registro delle imprese.

Clicca qui per scaricare il comunicato stampa Unioncamere

Ultima modifica: Martedì 22 Dicembre 2020