Informazione economica

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Mercoledì 1 Dicembre 2021

Il Presidente Andrea Prete a DiMartedì del 30 novembre - Guarda l'intervista

Numerosi i temi toccati dal presidente di Unioncamere Andrea Prete, nel corso della trasmissione DiMartedì in onda su La7 martedì 30 novembre 2021: la ripresa economica, l'inflazione e il contributo delle Camere di commercio alla digitalizzazione e alla semplificazione del sistema economico. 

Rivedi l'intervista 

Ultima modifica: Lunedì 13 Dicembre 2021
Giovedì 25 Novembre 2021

Excelsior: entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali

Roma, 25 novembre 2021 – Entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Nei prossimi cinque anni, infatti, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio che include anche il turnover) e di 2,0 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale (il 57%). Come mostrano le previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere - presentate oggi nell’ambito della trentesima edizione di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2021 - ecosostenibilità e digitalizzazione sono infatti tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro. E a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel PNRR.

Già nell’ultima parte del 2021, come emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre, le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici. Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali.

In questa fase sono i percorsi formativi STEM, soprattutto le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.

Questa trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali investirà il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, che gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere, inoltre, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.

Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell’economia interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero). 

Altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori. Queste saranno rilevanti non solo per tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, ma anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all’accoglienza, addetti alla contabilità.

Del resto, il processo di digitalizzazione si sta diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte spinta all’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e ai professori di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Ultima modifica: Giovedì 25 Novembre 2021
Lunedì 15 Novembre 2021

Sistema Excelsior: la capacità di applicare tecnologie 4.0 per innovare i processi 

La capacità di applicare tecnologie "4.0" per innovare processi per gruppi professionali viene richiesta dalle imprese – con importanza elevata – per il 33,7% % delle assunzioni di professioni specialistiche, per il 33,2% dei dirigenti e per il 21,7% delle professioni tecniche.

Tali competenze, in provincia di Salerno, è richiesta in media al 41,6% dei lavoratori. Nel dettaglio l'analisi per professioni

Per saperne di più consulta lo studio allegato   

Ultima modifica: Lunedì 15 Novembre 2021
Venerdì 12 Novembre 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di novembre 2021

In provincia di Salerno nel mese di novembre sono programmate circa 7.200 entrate di cui circa 1.814 giovani; nella regione Campania 36.000, nell’area del Sud ed Isole saranno 115.800 e in Italia complessivamente 465.000.

Le entrate previste in provincia nel periodo novembre 2021- gennaio 2022 sono di circa 21.130 unità ed il trend è positivo: in aumento rispetto al trimestre novembre 2020/gennaio 2021 (+9.030 unità), ed anche con i livelli occupazionali pre-Covid (+5.860 unità rispetto novembre 2019/gennaio 2020).

La domanda di lavoro è trainata dai contratti a termine 83% del totale, e, rispetto a novembre 2019, le imprese segnalano un aumento della difficoltà del reperimento dei profili desiderati passata da 23 a 32 casi su 100 del 2021.

Nel complesso nel mese di novembre:

  • le entrate previste si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 17% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 83% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 14% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%);
  • in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
  • per una quota pari al 25% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
  • il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 40% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

#sistemaexcelsior

 

 

Ultima modifica: Giovedì 25 Novembre 2021
Domenica 7 Novembre 2021

Excelsior: quali sono i titoli di studio con digital skill e gli indirizzi di studio più cercati nel mercato del lavoro?

La centralità dell’acquisizione delle competenze nel mondo del lavoro, la continua innovazione, i processi di trasformazione digitale implicano che i percorsi di formazione e di istruzione siano mirati, adatti al contesto e al mercato, nonché fondamentali nella gestione delle transizioni tra i posti di lavoro nella vita di ogni lavoratore. Il livello e l’indirizzo di studio riferiti alle previsioni di assunzione delle imprese italiane nel 2020 costituiscono un significativo elemento di analisi anche rispetto all’offerta formativa presente sul territorio ed alla sua adeguatezza rispetto alle richieste delle imprese, da sempre un elemento rilevante della programmazione offerta dagli Istituti italiani. 

Negli allegati l'analisi dettagliata

 

#SistemaExcelsior

Ultima modifica: Lunedì 15 Novembre 2021
Venerdì 5 Novembre 2021

Le imprese femminili in provincia di Salerno: struttura e caratteristiche

Le imprese femminili in provincia di Salerno registrate al 30 giugno 2021 sono in totale 28.308 con un incidenza pari al 23,4% sul totale del tessuto produttivo provinciale. E' il tasso più elevato rispetto al dato regionale e nazionale (Campania 22,9% e Italia 22%). 

I settori dove l’imprenditoria femminile è più numerosa sono il commercio, l’agricoltura e il turismo: complessivamente oltre 16.550 imprese rosa si concentrano in questi 3 settori.

Tuttavia, i comparti dove la componente femminile ha un peso percentuale più consistente sono le “Altre attività”, al cui interno sono inclusi i servizi alla persona: la quota rosa è oltre il 41%. Presenza femminile rilevante anche nel settore dell’istruzione, della sanità e dell’assistenza sociale (32%). 
Seguno le attività agricole e quelle turistiche ovvero le attività di alloggio e ristorazione, che presentano un tasso di femminilità, rispettivamente, del 30,7% e del 29,4%. Nel commercio quasi 1 impresa ogni 4 è a conduzione femminile. 

Di contro, si confermano ambiti tradizionalmente maschili le costruzioni (8,7% è la presenza di imprese guidate da donne), i trasporti e le spedizioni (13,3%).

Sul piano strutturale, l’impresa femminile è ancora piuttosto debole: sono quasi 18mila le ditte individuali registrate, pari al 63,5% del totale delle imprese rosa rispetto al dato complessivo imprenditoriale che vede il 54% di imprese individuali sul totale.

Le imprese femminili provinciali sono più giovani rispetto alla media: l’età dei titolari (under 35) caratterizza il 14% delle imprese rosa mentre l’analogo valore per l’intero tessuto imprenditoriale è pari all’11%.

Questo in sintesi quanto emerge dall'analisi dei dati Infocamere effettuata dall'Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Salerno.
 

Ultima modifica: Venerdì 5 Novembre 2021
Giovedì 4 Novembre 2021

Le competenze richieste ai lavoratori: capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici

La capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse debbono possedere. 


Analizzando il fabbisogno per gruppi professionali si osserva che è necessario con importanza elevata per il 56,7% degli ingressi di dirigenti, per il 50,4% delle professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione, per il 35,2% delle professioni tecniche e per il 30% per gli impiegati.

Al contrario, solo per il 7,7% delle entrate di conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili è considerata una capacità di grado elevato, la percentuale scende ulteriormente al 3,4% per le professioni non qualificate

In provincia di Salerno le imprese hanno previsto un totale di 59.220 entrate nel 2020. Al 49,9% dei lavoratori salernitani sono richieste competenze di linguaggi e metodi matematici e informatici.

Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze dei linguaggi e metodi matematici/informatici sono richieste con quote molto alte ai Dirigenti e Professioni intellettuali e scientifiche ed alle Professioni tecniche, per i quali le imprese ritengono che la suddetta competenza debba essere anche di “elevata importanza”, per i Dirigenti e Professioni intellettuali e scientifiche è pari al 50,5% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 33,3% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per le Professioni tecniche.

In allegato trovi i dettagli e i grafici dello studio condotto nell'ambito delle rilevazioni del #sistemaExcelsior

Ultima modifica: Giovedì 4 Novembre 2021
Martedì 2 Novembre 2021

Costruzioni, effetto “bonus”: in due anni +30mila imprese

Roma, 2 novembre 2021 – Il terzo trimestre dell’anno si chiude con un altro segno positivo all’anagrafe delle imprese: grazie anche all’impatto dei bonus e superbonus nel comparto dell’edilizia - che negli ultimi due anni ha visto crescere il numero di imprese di quasi 30mila unità, 6mila delle quali nel solo trimestre luglio-settembre di quest’anno - il saldo tra aperture e chiusure nel terzo trimestre 2021 si attesta al di sopra di quota 20mila imprese (per l’esattezza 22.258), una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi del decenno pre-pandemico. A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo.

Sul buon andamento del saldo si riflette, tuttavia, il perdurare della frenata impressa dal Covid alle chiusure di imprese: 40.133 quelle complessivamente registrate fra luglio e settembre, il dato più basso nella serie degli ultimi dieci anni. La tenuta delle iscrizioni (62.391) ha comunque consentito di registrare a fine settembre un saldo di 22.258 imprese in più rispetto alla fine di giugno, portando lo stock delle imprese a raggiungere il valore di 6.166.416 unità.

 

E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Ultima modifica: Martedì 2 Novembre 2021
Venerdì 29 Ottobre 2021

Prete (Unioncamere): Camere di commercio moderne per aiutare l’attuazione del PNRR

Semplificazione: +1,8% di Pil con taglio del 25% dei costi amministrativi

Roma, 29 ottobre 2021 – “Il successo delle politiche legate al Pnrr rende indispensabile un maggior raccordo tra Governo e mondo delle imprese e le Camere di commercio sono un perno essenziale di questo speciale raccordo”. Lo ha sottolineato il presidente di UnioncamereAndrea Prete, nel corso dell’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio, alla quale ha partecipato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Semplificazione, trasformazione digitale e innovazione, sostenibilità, mercato del lavoro, imprenditorialità, internazionalizzazione sono i cinque temi sui quali le Camere di commercio possono dare un valido contributo per la crescita economica del Paese”, ha segnalato il presidente di Unioncamere, chiedendo di completare la riforma delle Camere “in modo da terminare quel percorso di riordino che ci ha restituito strutture più moderne e più efficienti, che possono mettere a disposizione l’esperienza maturata nel corso degli anni nel portare le misure del Governo fino alle imprese”.

Per Prete, “la transizione amministrativa è la prima gamba del processo di cambiamento in corso”. Una riduzione anche solo del 25% delle procedure amministrative, infatti, comporterebbe un aumento del Prodotto interno lordo dell’1,8% entro il 2026.

“E’ necessario però”, ha detto il presidente di Unioncamere, “che questa transizione allunghi il passo, perché le imprese per competere hanno bisogno di poter contare su una macchina pubblica più veloce ed efficiente”.

Per questo Prete ha annunciato la costituzione, presso Unioncamere, di una Commissione permanente per la semplificazione, con la partecipazione delle Confederazioni imprenditoriali dei diversi settori. Obiettivo della Commissione è avviare un tavolo di confronto per condividere proposte concrete di semplificazione e riduzione degli adempimenti burocratici a carico delle imprese, da proporre all’attenzione dei decisori pubblici. Fra queste, quella che il sistema camerale divenga il punto unico di accesso delle imprese alla Pubblica amministrazione.

Il presidente di Unioncamere ha inoltre ricordato la situazione anomala del mercato del lavoro legata al mismatch tra domanda e offerta.

Solo nel 2021 le imprese faticano a ricoprire un posto di lavoro su tre. Questo disallineamento rilevato da anni attraverso il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, rappresenta un costo per il Paese che il Censis stima superiore ai 20 miliardi di euro sottratti al Pil per quest’anno. 

 

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Ottobre 2021
Mercoledì 27 Ottobre 2021

La capacità di utilizzare le competenze digitali

La capacità di utilizzare il digitale, come l’uso di tecnologie internet e di gestire e produrre strumenti di comunicazione multimediale, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse umane debbono possedere. 

Dall’analisi per gruppi professionali, si evidenzia che la competenza è ritenuta molto importante per oltre il 50% delle entrate dei gruppi più elevati. 

Infatti, il possesso di competenze digitali con elevata importanza supera la media del 21,8%, per le professioni specialistiche (74,7%), i dirigenti (66,4%), le professioni tecniche (60,5%) e gli impiegati (52,4%). Al contrario per appena lo 0,4% delle professioni non qualificate si ritiene che sia importante il possesso della competenza.

Ma quali sono le professioni alle quali sono più richieste queste capacità nella nostra provincia?

Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze digitali sono richieste con quote molto alte ai dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche ed agli impiegati, per i quali le imprese ritengono che la competenza digitale debba essere anche di “elevata importanza”, per i dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche è pari al 74,8% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 57,6% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per gli impiegati.

Per saperne di più consulta lo studio allegato.

#sistemaexcelsior

Ultima modifica: Mercoledì 27 Ottobre 2021