SistemaExcelsior

Lunedì 6 Dicembre 2021

Le ricerche del Sistema Informativo Excelsior sulla Green Economy

Il Sistema Informativo Excelsior fornisce diversi strumenti per studiare la Green Economy sia dal lato degli investimenti delle imprese sia come impatto sul mercato del lavoro italiano.  

E' considerato “green” ogni lavoro che potrebbe essere impattato dalla Green Economy e vengono identificate tre tipologie in funzione dell’effetto che questa nuova economia ha sui compiti, sulle skill e sulle conoscenze richieste dal lavoro:
● green new and emerging: sono lavori unici, creati per soddisfare i bisogni della nuova Green Economy;
● green enhanced skills: sono lavori esistenti che richiedono cambiamenti significativi in compiti, skill e conoscenze;
● green increased demand: sono lavori esistenti per i quali ci si aspetta un incremento della domanda grazie all’incremento della Green Economy ma non richiedono signifi-canti cambiamenti nei compiti, skill o conoscenze. Sono lavori considerati indirettamente green in quanto supportano le attività della Green Economy ma non implicano alcun compito strettamente green.

Inoltre, nel Sistema Informativo Excelsior viene rilevata la richiesta delle imprese di competenze green ovvero "dell’attitudine al risparmio energetico e sensibilità alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività aziendali”. 

L’attitudine green delle risorse umane misura il grado di sensibilità al tema, è pervasiva, quindi trasversale nelle professioni e nei settori, e può riguardare attività lavorative che agiscono attivamente o passivamente rispetto le attività e le tecnologie della Green Economy. A seconda della professione rappresenta una propensione che può essere di supporto alla transizione verde implementando strumenti e attività e/o essere solo utilizzatrice di questi strumenti, regole e prassi utili a supportare un approccio green.

Per saperne di più consulta:

- Il volume "Analisi della domanda di competenze legate alla green economy nelle imprese"

- La transizione green

Ultima modifica: Lunedì 6 Dicembre 2021
Giovedì 2 Dicembre 2021

Le professioni più rilevanti per il digitale e più difficili da reperire

Le informazioni del Sistema Informativo Excelsior permettono di individuare per ciascuna competenza per il digitale le professioni maggiormente coinvolte e fra queste quelle di più difficile reperimento. In generale, si evidenzia che tanto più sono ritenute importanti le e-skill maggiore è la difficoltà di trovare sul mercato il profilo professionale ricercato. 


Iniziando dall’analisi della competenza digitale di base, i dati mostrano che la difficoltà di reperimento di figure con competenza di grado elevato è superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a quando sono richiesti profili per i quali tali competenze sono ritenute poco importanti per lo svolgimento dell’attività lavorativa: nel primo caso la difficoltà di reperimento è pari al 36,3%, mentre nel caso di competenza di importanza bassa e medio-bassa è pari al 30,5%.


Focalizzando l’attenzione sulle figure per cui è richiesto con elevata importanza il possesso delle competenze digitali risultano le più difficili da reperire nel mercato del lavoro i tecnici programmatori (è difficile da reperire il 67,8% dei profili con elevata competenza in possesso), analisti e progettisti di software (65%), disegnatori industriali e agenti immobiliari (63,6%). Nella tabella 11 vengono esposte le prime 10 figure professionali per quota di difficoltà di reperimento dichiarata dalle imprese che richiedono con elevata importanza il possesso di tale competenza.

Per approfondimenti, consulta lo studio completo allegato

Ultima modifica: Giovedì 2 Dicembre 2021
Giovedì 25 Novembre 2021

Excelsior: entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali

Roma, 25 novembre 2021 – Entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Nei prossimi cinque anni, infatti, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio che include anche il turnover) e di 2,0 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale (il 57%). Come mostrano le previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere - presentate oggi nell’ambito della trentesima edizione di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2021 - ecosostenibilità e digitalizzazione sono infatti tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro. E a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel PNRR.

Già nell’ultima parte del 2021, come emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre, le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici. Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali.

In questa fase sono i percorsi formativi STEM, soprattutto le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.

Questa trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali investirà il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, che gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere, inoltre, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.

Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell’economia interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero). 

Altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori. Queste saranno rilevanti non solo per tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, ma anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all’accoglienza, addetti alla contabilità.

Del resto, il processo di digitalizzazione si sta diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte spinta all’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e ai professori di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Ultima modifica: Giovedì 25 Novembre 2021
Lunedì 15 Novembre 2021

Sistema Excelsior: la capacità di applicare tecnologie 4.0 per innovare i processi 

La capacità di applicare tecnologie "4.0" per innovare processi per gruppi professionali viene richiesta dalle imprese – con importanza elevata – per il 33,7% % delle assunzioni di professioni specialistiche, per il 33,2% dei dirigenti e per il 21,7% delle professioni tecniche.

Tali competenze, in provincia di Salerno, è richiesta in media al 41,6% dei lavoratori. Nel dettaglio l'analisi per professioni

Per saperne di più consulta lo studio allegato   

Ultima modifica: Lunedì 15 Novembre 2021
Venerdì 12 Novembre 2021

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di novembre 2021

In provincia di Salerno nel mese di novembre sono programmate circa 7.200 entrate di cui circa 1.814 giovani; nella regione Campania 36.000, nell’area del Sud ed Isole saranno 115.800 e in Italia complessivamente 465.000.

Le entrate previste in provincia nel periodo novembre 2021- gennaio 2022 sono di circa 21.130 unità ed il trend è positivo: in aumento rispetto al trimestre novembre 2020/gennaio 2021 (+9.030 unità), ed anche con i livelli occupazionali pre-Covid (+5.860 unità rispetto novembre 2019/gennaio 2020).

La domanda di lavoro è trainata dai contratti a termine 83% del totale, e, rispetto a novembre 2019, le imprese segnalano un aumento della difficoltà del reperimento dei profili desiderati passata da 23 a 32 casi su 100 del 2021.

Nel complesso nel mese di novembre:

  • le entrate previste si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
  • nel 17% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 83% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
  • il 14% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%);
  • in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
  • per una quota pari al 25% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
  • il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
  • le tre figure professionali più richieste concentreranno il 40% delle entrate complessive previste.

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

#sistemaexcelsior

 

 

Ultima modifica: Giovedì 25 Novembre 2021
Mercoledì 11 Ottobre 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di ottobre 2023

In provincia di Salerno nel mese di ottobre sono programmate 7.060 entrate e nel trimestre ottobre-dicembre 2023 saranno 16.930; nella regione Campania 37.000, e in Italia complessivamente 472.000. 
La provincia salernitana segnala nel mese di ottobre una flessione nelle entrate, -4,7% rispetto a ottobre 2022, e un -5,15% prendendo a riferimento l’intero trimestre, maggiore di quella nazionale (-1,2% sul mese e -1,4% nel trimestre), confermando così il rallentamento che sta interessando l’economia globale ed europea in questo periodo. 

Nel mese in esame la flessione si registra in tutti i settori, sia quello dell’industria che quello dei servizi, rispettivamente -6,7% e -4%. Continua a confermarsi trainante, a differenza dell’andamento nazionale, il settore dei servizi alle persone che offre le maggiori opportunità con 1.200 contratti nel mese e 2.830 nel trimestre. 

Si rafforza la difficoltà di reperimento, in 48 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati, nel mese di ottobre del 2022 erano 38 su 100. La quota di difficoltà di reperimento, è comunque minore del trend nazionale (51% delle entrate previste). 

È in aumento la domanda delle imprese rivolta ai giovani, pari al 33% degli ingressi rispetto al 32% dell’ottobre 2022.

Nel complesso nel mese di ottobre:
- le entrate previste si concentreranno per il 74% nel settore dei servizi e per il 75% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 17% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%);
- il 15% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 32% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi. 

Per saperne di più consulta l'analisi, il bollettino e le tavole allegate.

Ultima modifica: Mercoledì 11 Ottobre 2023