Domenica 22 Dicembre 2024
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In provincia di Salerno nel mese di agosto sono programmate circa 6.890 entrate e nel trimestre agosto – ottobre saranno 21.550; nella regione Campania 21.600, nell’area del Sud e Isole saranno 78.000 e in Italia complessivamente 285.000.
Il confronto con il mese precedente vede una flessione della domanda di lavoro dovuta alla naturale stagionalità (circa 5mila entrate in meno). Rispetto a un anno fa, le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo, +350 assunzioni programmate rispetto ad agosto 2021 (+5,3%), e +910 entrate nel trimestre agosto – ottobre (+4,3%).
Il settore dei servizi continua ad essere in crescita rispetto allo scorso anno (+450 v.a.); la filiera turistica (comparto servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici) ha un incremento del 4,2% in questo mese, rispetto all’andamento nazionale che è in flessione (-6,2%), e ha programmato circa 1.230 assunzioni nel mese e per il periodo agosto – settembre 2022 prevede 3.400 entrate.
Il settore Industria risulta in calo, rispetto ad agosto 2021 (-100 in v.a.) mentre una timidissima ripresa è prevista rispetto al trimestre agosto – ottobre (+10 v.a.)
Ritorna a crescere questo mese la domanda delle imprese rivolta ai giovani (v.a. 2.053), il 30% degli ingressi (agosto 2021 era al 20%).
I contratti a termine, 87% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 28 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di agosto:
- le entrate previste si concentreranno per il 62% nel settore dei servizi e per il 72% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 13% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 87% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 46% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Il mismatch (disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro) e il ruolo degli ITS quale possibile rimedio per colmare il gap tra la richiesta di figure specializzate, da parte delle imprese, e i bisogni formativi dei lavoratori. Questi i temi trattati dal presidente di Unioncamere Andrea Prete nel corso dell'intervista andata in onda su RAI1 - TG1 economia di martedì 26 luglio 2022.
In provincia di Salerno nel mese di luglio sono programmate circa 12.320 entrate di cui 3.326 giovani; nella regione Campania 39.600, nell’area del Sud ed Isole saranno 156.900 e in Italia complessivamente 505.000.
Le previsioni complessive evidenziano un andamento positivo rispetto a giugno 2022 (+19,3%), in controtendenza rispetto all’andamento nazionale che vede un -9,7% di lug22/giu22. Siamo in linea, invece con l’andamento nazionale rispetto al luglio 2021 (-5,7%).
Il settore trainante è quello dei servizi e della filiera turistica che ha programmato circa 3.000 assunzioni e per il periodo lug-set 2022 prevede 5.170 entrate.
Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a luglio 2021 (-880 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo lug-set 22/21 (-2.150 v.a.).
Diminuisce la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 27% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 29%. I contratti a termine, 84% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. Ancora in aumento la difficoltà di reperimento, in 30 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di luglio:
- le entrate previste si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi e per il 64% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 16% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 84% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 9% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 7% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più, consulta il bollettino e le tavole statistiche allegate.
Cresce la difficoltà di reperimento delle figure ricercate (40,3%) Maggiori criticità si riscontrano nella metallurgia, legno-arredo, costruzioni e servizi informatici
Roma, 12 luglio 2022 – Sono oltre 505mila le assunzioni che le imprese hanno programmato a luglio e arrivano a poco meno di 1,3 milioni nell’intero trimestre luglio-settembre. Le previsioni complessive evidenziano un andamento negativo sia rispetto al mese di giugno 2022 (-9,7%) che rispetto a luglio 2021 (-5,4%). Se però si considerano le assunzioni previste nel trimestre luglio-settembre 2022 i dati si attestano sostanzialmente sugli stessi livelli del trimestre luglio-settembre 2021 (-0,1%). Ancora in aumento la difficoltà di reperimento che riguarda il 40,3% delle assunzioni previste, circa 10 punti in più rispetto a luglio 2021.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di luglio.
In provincia di Salerno nel mese di giugno sono programmate circa 10.320 entrate, di cui 3.199 giovani; nella regione Campania 35.650, nell’area del Sud ed Isole saranno 163.400 e in Italia complessivamente 559.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, è soprattutto il commercio, il turismo ed i servizi alle persone. La filiera turistica ha programmato per l’inizio del periodo estivo circa 3.830 assunzioni e per il periodo giu-ago22 prevede 8.100 entrate. Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a giugno 2021 (-820 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo giu-ago 22/21 (-6.160 v.a.).
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 31% degli ingressi, rispetto a giugno 2021 che era pari al 26%. I contratti a termine, 81% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 29 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di giugno:
- le entrate previste si concentreranno per il 82% nel settore dei servizi e per il 83% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 19% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 81% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 10% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- l’8% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 48% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più scarica l'analisi completa, il bollettino e le tavole statistiche.
Il volume “Economia del Mare e Green Deal – 2021” definisce la Blue Economy nel contesto produttivo italiano. La Blue Economy è uno dei comparti impegnati nel processo di transizione ecologica, perché la salvaguardia del mare e dei suoi ecosistemi rappresenta uno degli obiettivi del Green Deal.
La pubblicazione inquadra l’economia del mare secondo un approccio che tiene conto sia delle policy europee e nazionali, sia delle sue caratteristiche e del ruolo del comparto produttivo nell’economia italiana e inoltre fornisce un’analisi più approfondita su quali sono le caratteristiche delle imprese dell’Economia del Mare, qual è l’effetto moltiplicatore e il valore aggiunto dell’occupazione della blue economy.
Il volume risponde alle seguenti domande:
È importante notare che nel 2021 sono state programmate 406.500 entrate dalle imprese dell’Economia del Mare (l’economia del mare comprende i seguenti settori: Alloggio e ristorazione, Servizi turistici e di intrattenimento, Trasporto marittimo e per vie d'acqua di passeggeri, Filiera della cantieristica navale, Filiera alimentare/ittica e Industrie delle estrazioni terrestri e marine), quasi il 9% del totale complessivo, in aumento del 22,6% rispetto al pre-Covid. Anche in questo ambito cresce la difficoltà di reperimento dei candidati che si attesta al 24,7% del totale delle richieste (+6 p.p. rispetto al 2019), ma nella cantieristica navale si arriva al 42,7%.
Per essere sempre informati e scaricare gratuitamente il pdf dei volumi potete cliccare sul seguente link: Pubblicazioni Sistema Informativo Excelsior
Per informazioni:
Ufficio Statistica e Prezzi
tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it
Il Sistema Informativo Excelsior (Unioncamere/ANPAL) indaga i fabbisogni di occupazione e di competenze professionali richiesti dalle imprese. La Camera di Commercio di Salerno si occupa delle attività di rilevazione e di comunicazione dei risultati per il territorio salernitano, fornendo una chiave di lettura locale dei dati aggiornati sul sito e sui profili social.
Oltre alle informazioni mensili, pubblicate attraverso i bollettini, i dati vengono analizzati ed elaborati per offrire una serie di pubblicazioni utili al mondo della scuola, delle imprese e dei giovani.
Per essere sempre informati visitate il sito https://excelsior.unioncamere.net/
Di seguito le ultime pubblicazioni:
E’ la guida per l’orientamento in cui vengono riassunte le opportunità di lavoro per i vari titoli di studio: qualifiche e diplomi professionali, diplomi di scuola secondaria superiore, diplomi ITS e lauree.
Per saperne di più, scarica il pdf del volume Il Lavoro dopo gli studi - 2021
La pubblicazione riassume la richiesta di profili di diplomati ITS da parte delle imprese di industria e servizi. Viene proposta una panoramica sull’importanza della formazione tecnica superiore nel nuovo contesto dell’istruzione post-covid caratterizzato dalla doppia transizione green e digitale. Le aziende apprezzano particolarmente i profili dei diplomati ITS; la meccanica e il turismo (con le attività culturali connesse) sono i settori dove c’è più richiesta di diplomati ITS,
Per saperne di più, scarica il pdf del volume Formazione Tecnica Superiore e Lavoro
Il volume presenta una rassegna completa sulle prospettive occupazionali dei qualificati e diplomati professionali. L’analisi dei fabbisogni professionali e di competenze per le imprese del settore privato di industria e servizi lo rende uno strumento utile per supportare l’orientamento dei giovani studenti nelle scelte di formazione.
Per saperne di più, scarica il pdf del volume
La guida propone una rassegna completa sulle prospettive occupazionali dei diplomati e sui fabbisogni professionali e di competenze delle imprese del settore privato; perciò, è consigliato a chi sta cercando di orientarsi sui temi della formazione e sul lavoro. L’obiettivo è di fornire indicazioni utili agli studenti di scuola secondaria in procinto di decidere il proprio percorso di studi o di entrare nel mondo del lavoro ed offrire un supporto anche alle loro famiglie e a tutte le persone (a partire dagli insegnanti) che si occupano di orientamento e formazione.
Per saperne di più, scarica il pdf del volume
Il volume “Formazione continua e tirocini nelle imprese italiane” presenta le analisi delle tendenze che emergono nell’ambito delle attività formative e dell’attivazione di tirocini realizzati dalle imprese. Il volume analizza le varie tipologie di formazione continua adottate dalle imprese dedicate al proprio personale, suddividendole per settore di attività economica (industria e servizi), territori di riferimento e classe dimensionale.
Per saperne di più, scarica il pdf del volume
Per informazioni:
CCIAA SALERNO
Ufficio Statistica e Prezzi
tel.: 089 3068461 – statistica@sa.camcom.it
La pubblicazione, realizzata sulle risultanze dell’indagine del 2021 effettuata dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, evidenzia le richieste delle imprese rispetto alle competenze green oltre ad inquadrare le politiche europee e nazionali per la transizione verde.
Il manuale restituisce un focus aggiornato sulle tendenze della green economy, sugli investimenti verdi del comparto produttivo italiano, sulla domanda di green jobs e competenze green, fornendo altresì utili approfondimenti sui settori produttivi più coinvolti nella cosiddetta “transizione verde”.
Le competenze green, ossia l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ricoprono un ruolo rilevante nelle richieste delle imprese.
Per oltre 3,5 milioni di posizioni, pari al 76,3% del totale delle entrate programmate dalle imprese, la competenza verde è ritenuta necessaria per svolgere la professione e, per il 37,9% del totale, il grado di importanza di questa skill è considerato elevato.
Anche nella provincia salernitana le imprese ricercano figure con competenze green elevate per affrontare le nuove sfide legate al mondo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.
Nel manuale è dedicata una sezione specifica alla provincia di Salerno.
In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 8.270 entrate di cui 2.431 giovani; nella regione Campania 35.200, nell’area del Sud e Isole saranno 133.300 e in Italia complessivamente 444.000.
A trainare la domanda, come a livello nazionale, è la ripresa della filiera turistica con la crescita dei servizi di alloggio e ristorazione e dei servizi turistici che esprime la domanda più significativa con 2.080 entrate programmate nel mese e 9.030 per il periodo mag-lug 2022.
Il settore industria risulta in calo, come a livello nazionale rispetto a maggio 2021 (-130 in v.a.) e anche rispetto alla previsione del periodo mag-lug 22/21 (-250 v.a.).
Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 29% degli ingressi, rispetto a maggio 2021 che era pari al 27%. I contratti a termine, 75% del totale, risultano la forma maggiormente proposta. In 33 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Nel complesso nel mese di maggio:
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Segnali di indebolimento della crescita economica da manifatturiero e costruzioni,
ma la domanda di lavoro tiene grazie alla ripresa di turismo e servizi alle persone
Roma, 6 maggio 2022 – Le imprese a maggio hanno in programma oltre 444mila assunzioni nonostante l’indebolimento della crescita economica osservato nel primo trimestre e le prospettive sempre più incerte per il secondo trimestre a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle altre materie prime. A risentirne maggiormente sono le imprese manifatturiere: -4,4% i lavoratori ricercati rispetto ad aprile (-3mila) e -18,8% se confrontati con un anno fa (-15mila). Negative anche le costruzioni sia rispetto al mese precedente (-0,9%) e ancor più rispetto a un anno fa (-27,5%). In crescita invece i servizi (+30,2% rispetto ad aprile e +31,5% rispetto a maggio dello scorso anno) trainati soprattutto dalla ripresa della filiera turistica. Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: sono difficili da reperire il 38,3% dei lavoratori ricercati, difficoltà riconducibile prevalentemente alla mancanza di candidati.
A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di maggio[1].
L’industria nel suo complesso è alla ricerca di 99mila profili professionali - in calo rispetto ad aprile del 3,3% e del 22,0% in confronto ad un anno fa - di cui 66mila da impiegare nel manifatturiero e 33mila nelle costruzioni. Le maggiori opportunità di lavoro nel manifatturiero sono offerte dalle imprese della meccatronica (17mila ingressi programmati), seguite dalle imprese metallurgiche e dei prodotti in metallo (14mila) e infine da quelle alimentari, bevande e tabacco (11mila). Ben più elevate le occasioni di lavoro offerte dal settore dei servizi, con 345mila ingressi programmati. È il comparto dei servizi di alloggio, ristorazione e dei servizi turistici a esprimere la domanda più significativa con circa 105mila entrate programmate. Seguono poi i servizi alle persone (67mila)[2] e i servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (56mila). Positiva la dinamica anche per il commercio e l’informatica e telecomunicazioni (rispettivamente con circa 52mila e 15mila assunzioni previste).
I contratti a tempo determinato con 246mila unità, pari al 55,5% si confermano la tipologia contrattuale maggiormente proposta ai profili ricercati. Seguono i contratti a tempo indeterminato (76mila), i contratti di somministrazione (49mila), i contratti non alle dipendenze (28mila), i contratti di apprendistato (23mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (15mila) e i contratti di collaborazione (6mila).
Perdura la difficoltà delle imprese a reperire i profili ricercati: sono difficili da reperire il 38,3% delle figure professionali da inserire in azienda (7,4 punti percentuali in più rispetto a maggio 2021), soprattutto a causa della mancanza di candidati. A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento di manodopera sono le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo per cui sono difficili da reperire il 52,6% dei profili ricercati. Seguono le industrie del legno e del mobile (50,4%), le industrie della meccatronica al pari delle imprese dei servizi informatici e delle comunicazioni (49,2% per entrambi) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (47,4%). Tra i profili più difficili da reperire si segnalano, come riportato nel Borsino delle professioni, gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (il 55,3% è di difficile reperimento), i tecnici in campo ingegneristico (56%) e tecnici della salute (56,5%), le professioni socio-sanitarie (50,1%), gli operatori della cura estetica (58%), oltre alle figure degli operai specializzati quali fabbri ferrai e costruttori di utensili (67,2%), artigiani e operai specializzati del tessile e dell'abbigliamento (65,7%), fonditori e saldatori (65,1%) e meccanici, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,2%).
A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (sono difficili da reperire il 42,0% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,1%), Centro (36,3%) e Sud e Isole (34,8%).
(...)
[1] Le previsioni si basano sulle interviste realizzate nel periodo 22 marzo 2022-07 aprile 2022, su un campione di circa 125mila imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti iscritte al Registro imprese delle Camere di Commercio.
[2] Istruzione e servizi formativi privati, Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati, Servizi ricreativi, culturali e altri servizi alle persone.