Giovedì 21 Novembre 2024
Vai al Contenuto Raggiungi il piè di pagina
Al via l'11 maggio 2023 i nuovi contributi dell'incentivo TOCC (Transizione ecologica organismi culturali e creativi), promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia.
Sono disponibili 20 milioni di euro previsti dal PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.
Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto per progetti di innovazione ed eco-compatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di prodotti, ecc.), che possano coniugare design e sostenibilità, orientando il pubblico verso comportamenti più responsabili nei confronti della natura.
La misura si rivolge a micro e piccole imprese culturali e creative, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit attive nel settore culturale.
Gli ambiti di attività sono:
Per ulteriori informazioni https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/avviso-tocc-ecologica
La pubblicazione, realizzata sulle risultanze dell’indagine del 2021 effettuata dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, evidenzia le richieste delle imprese rispetto alle competenze green oltre ad inquadrare le politiche europee e nazionali per la transizione verde.
Il manuale restituisce un focus aggiornato sulle tendenze della green economy, sugli investimenti verdi del comparto produttivo italiano, sulla domanda di green jobs e competenze green, fornendo altresì utili approfondimenti sui settori produttivi più coinvolti nella cosiddetta “transizione verde”.
Le competenze green, ossia l’attitudine al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, ricoprono un ruolo rilevante nelle richieste delle imprese.
Per oltre 3,5 milioni di posizioni, pari al 76,3% del totale delle entrate programmate dalle imprese, la competenza verde è ritenuta necessaria per svolgere la professione e, per il 37,9% del totale, il grado di importanza di questa skill è considerato elevato.
Anche nella provincia salernitana le imprese ricercano figure con competenze green elevate per affrontare le nuove sfide legate al mondo delle energie rinnovabili e dell’economia circolare.
Nel manuale è dedicata una sezione specifica alla provincia di Salerno.
La quota di imprese che investono in prodotti e tecnologie green resta stabile al 21,4%, nonostante il periodo di crisi nel 2020 e corrisponde a oltre 296mila aziende. Tale sostanziale stabilità può essere letta come un segnale del ruolo di acceleratore della ripresa che le imprese riconoscono alle tecnologie green, anche in un periodo di forte crisi e di contrazione degli ingressi programmati.
Sono 900mila i contratti attivati dalle imprese che hanno dichiarato di avere fatto eco-investimenti nel 2020, corrispondenti ad una quota del 28%, in calo rispetto agli anni precedenti, che va però contestualizzato nella contrazione generalizzata del numero delle entrate a causa della crisi pandemica.
Considerando la quota di imprese che investono in prodotti e tecnologie green suddivise per settore economico di appartenenza, è interessante notare come siano le imprese dei servizi a dare maggiore impulso all’aumento del numero di imprese ecoinvestitrici. Infatti, la loro quota aumenta di 0,7 punti rispetto al 2019, mentre la quota di imprese ecoinvestitrici nel settore industriale cala di 1,3 punti percentuali.
In particolare, tra i comparti del settore industriale con più elevata quota di imprese ecoinvestitrici si segnalano le public utilities (39,3%, in aumento di 4,6 p.p. rispetto al 2019), le industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere (35,8%), le industrie della gomma e delle materie plastiche (32,1%). Seguono, con valori inferiori, la meccanica (26,2%, in +1,5 p.p.) e le industrie elettriche, elettroniche, ottiche e medicali (25,9%, +3,4 p.p.), entrambi nuovi ingressi in questa classifica.
Per quanto riguarda la quota di contratti attivati da queste imprese, risulta il valore più elevato per le public utilities, per cui il 46,5% delle entrate del settore nel 2020 è programmato dalle imprese che investono in tecnologie green.
Per i servizi trasporto, logistica e magazzinaggio rimangono il comparto a maggior propensione di investimenti in prodotti e tecnologie green per il 2020, con una quota del 26,5%, pur registrando una diminuzione di 2,4 punti percentuali rispetto al 2019. Seguono i servizi di alloggio, ristorazione e turistici (24,8%, +3,6 p.p.), servizi finanziari e assicurativi (24,3%, +5,2 p.p.), servizi informatici e delle telecomunicazioni (22,3%, +5,2 p.p.) e il commercio al dettaglio (20,5%, +2,5 p.p.).
Leggi il rapporto completo allegato