Martedì 3 Dicembre 2024
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Giovedì 28 luglio dalle ore 10:00 alle 12:00 si terrà il seminario dedicato alla "Transizione green e digitale", organizzato da Unioncamere Campania in collaborazione con i PID e il supporto di Uniontrasporti.
Le domande chiave a cui si cercherà di dare risposta:
Di cosa si parlerà:
Al seguente link è possibile registrarsi e partecipare al webinar: https://unioncamerecampania.
Cresce la digitalizzazione delle imprese ma la metà è ancora ai primi passi
Roma, 25 marzo 2022 – All’inizio della pandemia hanno puntato soprattutto sul cloud, per sostenere il lavoro dei dipendenti in smart working, e sui pagamenti elettronici per soddisfare la domanda crescente dei consumatori confinati nelle mura domestiche. Progressivamente, però, hanno volto l’attenzione alla cybersecurity, investimento che si sta rivelando quanto mai strategico nel contesto attuale. A mostrarlo è PidOsserva, l’Osservatorio nazionale dei PID - Punti Impresa Digitale, strutture istituite dalle Camere di commercio nell’ambito del Piano nazionale impresa 4.0. Alla base dell’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec, le risposte che tra il 2018 e il 2021 oltre 40mila imprese hanno fornito a “SELF i4.0”, il test di autovalutazione della maturità digitale, presentate oggi nel corso di Orizzonti Live Lab 2022-IoRiparto, rassegna organizzata da IoRiparto in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara.
“La pandemia, con le restrizioni che ne sono derivate, ha accelerato la corsa degli imprenditori all’utilizzo del digitale. Sono quasi 450mila le imprese aiutate dai Pid delle Camere di commercio in questo percorso di innovazione ed i risultati cominciano a vedersi: il livello di maturità digitale delle nostre imprese è aumentato di circa il 9% rispetto al periodo pre-Covid”, sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “E’ ancora marcata, però, la distanza tra le aree del Paese: le regioni del Mezzogiorno hanno una maturità digitale inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto a quelle del Centro-Nord. Un gap che dovrà essere ridotto anche grazie ai progetti del Pnrr”.
Tra le tecnologie abilitanti per restare operativi anche da remoto, adottate dalle imprese, la più diffusa è stata quella relativa ai “pagamenti mobili attraverso internet” (utilizzata oggi dal 41,3% delle imprese) che nel 2020 si collocava al 3° posto; al secondo posto segue il Cloud – al 1° posto nel 2020 – (pari al 39,1%) e al terzo posto la cybersecurity - 4° posto nel 2020 – crescendo progressivamente di importanza (pari al 35,8% degli utilizzi).Rispetto al 2018, le imprese che utilizzano il Cloud e i pagamenti elettronici sono aumentate di 8 punti percentuali; quelle che si avvalgono di strumenti di cybersecurity e che hanno avviato un e-commerce di 9 punti.
Di sicuro gli eventi di questi ultimi due anni hanno impresso una forte accelerazione ai processi di digitalizzazione delle Pmi, anche a seguito delle azioni di informazione, sensibilizzazione e primo accompagnamento offerte dai Pid.
I risultati cominciano a vedersi: i più abili con le nuove tecnologie (i “Campioni digitali” e gli “Esperti”, cioè coloro che applicano con successo i principi dell'Impresa 4.0) sono aumentati di oltre 7 punti percentuali, passando dal 9,78% del 2018 al 17% del 2021. Gli “Specialisti”, che corrispondono a coloro che hanno digitalizzato buona parte dei processi, sono aumentati di 9 punti percentuali, salendo al 38,4% dal 29% di 4 anni fa.
Il problema, però, è che, pur diminuendo, resta comunque elevata la quota di imprese ancora poco avvezza al digitale. Gli Esordienti, che hanno una gestione tradizionale dei processi aziendali, e gli Apprendisti, che utilizzano solo strumenti digitali di base, sono oggi circa il 45% rispetto ad oltre il 60% del 2018.
La crescita della maturità digitale in questi anni è stata più consistente tra le imprese dei servizi e della manifattura rispetto a quelle agricole, tra le attività di medie e piccole dimensioni rispetto alle imprese micro e tra quelle che operano all’interno di una filiera (B2B) rispetto a quelle che hanno rapporti con il cliente finale e sul mercato (B2C).
Il bello è che la digitalizzazione sta cambiando anche l’approccio delle imprese ad alcune tematiche chiave dello sviluppo.
Nel 2021, le imprese che svolgono con regolarità attività di formazione del proprio personale registrano un livello di maturità digitale pari a 2,7 (su una scala da 1 a 4), superiore a quelle che la svolgono saltuariamente, che si attestano ad un valore medio pari a 2,3, o non la effettuano affatto che si fermano a 2,1.
Sempre nello stesso periodo PIDOsserva rileva che le imprese più innovative, quelle cioè che investono di più in brevetti o detengono titoli di proprietà industriale, hanno un livello di maturità digitale pari a 2,58 maggiore alle media generale che si attesta su 2,23.
E inoltre le imprese che hanno investito sul fronte ambientale e della sostenibilità hanno una maturità digitale superiore rispetto alla media nazionale.
Venerdì 25 Febbraio h: 18.00 si terrà il seminario "Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese: Il Piano Nazionale Transizione 4.0 e il PNRR", organizzato da PIDMed, in collaborazione con la Fondazione Saccone, per illustrate le misure agevolative del Piano Transizione 4.0, i possibili vantaggi e opportunità per le imprese (singole e cooperative), tutte le informazioni sulla formazione e le competenze digitali.
>>Partecipa gratuitamente online iscrivendoti qui https://bit.ly/3LJ59sj
Le informazioni del Sistema Informativo Excelsior permettono di individuare per ciascuna competenza per il digitale le professioni maggiormente coinvolte e fra queste quelle di più difficile reperimento. In generale, si evidenzia che tanto più sono ritenute importanti le e-skill maggiore è la difficoltà di trovare sul mercato il profilo professionale ricercato.
Iniziando dall’analisi della competenza digitale di base, i dati mostrano che la difficoltà di reperimento di figure con competenza di grado elevato è superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a quando sono richiesti profili per i quali tali competenze sono ritenute poco importanti per lo svolgimento dell’attività lavorativa: nel primo caso la difficoltà di reperimento è pari al 36,3%, mentre nel caso di competenza di importanza bassa e medio-bassa è pari al 30,5%.
Focalizzando l’attenzione sulle figure per cui è richiesto con elevata importanza il possesso delle competenze digitali risultano le più difficili da reperire nel mercato del lavoro i tecnici programmatori (è difficile da reperire il 67,8% dei profili con elevata competenza in possesso), analisti e progettisti di software (65%), disegnatori industriali e agenti immobiliari (63,6%). Nella tabella 11 vengono esposte le prime 10 figure professionali per quota di difficoltà di reperimento dichiarata dalle imprese che richiedono con elevata importanza il possesso di tale competenza.
Per approfondimenti, consulta lo studio completo allegato
La capacità di utilizzare il digitale, come l’uso di tecnologie internet e di gestire e produrre strumenti di comunicazione multimediale, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse umane debbono possedere.
Dall’analisi per gruppi professionali, si evidenzia che la competenza è ritenuta molto importante per oltre il 50% delle entrate dei gruppi più elevati.
Infatti, il possesso di competenze digitali con elevata importanza supera la media del 21,8%, per le professioni specialistiche (74,7%), i dirigenti (66,4%), le professioni tecniche (60,5%) e gli impiegati (52,4%). Al contrario per appena lo 0,4% delle professioni non qualificate si ritiene che sia importante il possesso della competenza.
Ma quali sono le professioni alle quali sono più richieste queste capacità nella nostra provincia?
Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze digitali sono richieste con quote molto alte ai dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche ed agli impiegati, per i quali le imprese ritengono che la competenza digitale debba essere anche di “elevata importanza”, per i dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche è pari al 74,8% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 57,6% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per gli impiegati.
Per saperne di più consulta lo studio allegato.
#sistemaexcelsior
Mercoledì, 24 novembre 2021, alle ore 9.00 presso la sede di rappresentanza della Camera di Commercio di Salerno - via Roma 29 - si terrà l'evento "E-COMMERCE PER LA VENDITA ALL’ESTERO". L'incontro, organizzato dall'Ente camerale, in collaborazione con Promos Italia (l'agenzia nazionale del sistema camerale a supporto delle imprese italiane nei processi di internazionalizzazione), si articolerà in due sessioni: una mattutina (ore 9.00/13.00) con un seminario specifico sulla tematica e, nel pomeriggio (14.00/16.30), seguiranno incontri one-to-one con esperti del settore.
L'incontro è rivolto alle imprese con sede operativa e/o legale in provincia di Salerno che vogliono scoprire o approfondire le potenzialità dell’e-commerce per vendere all’estero.
In relazione alle normative di sicurezza per l’emergenza sanitaria, il numero massimo di partecipanti ammissibili è pari a 35 persone.
Programma
ore 9.00-9.30 | Registrazione partecipanti
ore 9.30 -10.00 | Saluti di apertura
ore 10.00-12.30 | Seminario E-commerce per la vendita all’estero
Argomenti:
- Statistiche
- Scelte propedeutiche
- E-commerce o marketplace
- Marketing fundamentals
- User experience fundamentals
- Facebook shop
ore 12.30-13.00 | Q&A e conclusione lavori
ore 14.00-16.30 | incontri one-to-one* con l’esperto previa prenotazione e sessioni DigIT Test**
Per informazioni:
Ufficio Eventi e digitalizzazione - CCIAA Salerno
Tel. 0893068495
Email: domenico.clemente@sa.camcom.it
www.promositalia.camcom.it
www.digitexport.it/#/
www.digitexport.it/progetto-assessment/assessment.kl#/
L'evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-covid.
L’indagine Excelsior, condotta peresso le imprese, evidenzia il grado di importanza richiesto alle figure professionali circa le seguenti competenze:
• il possesso di competenze digitali, come l’uso di tecnologie Internet, e capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale;
• la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative;
• la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie (digitali) robotiche, big data analytics, internet of things, ecc. ai processi aziendali, anche in linea con quanto previsto nel ‘Pacchetto Industria 4.0’.
Nello studio allegato sono riportati i dati per l'Italia, la Campania e la provincia di Salerno.
#sistemaexcelsior
Aperte le iscrizioni agli eventi in programma: banda ultralarga, cybersecurity e digitalizzazione della PA tra i temi al centro della discussione.
Previsti gli interventi dei Ministri Brunetta e Carfagna e in video del Ministro Bianchi e la consegna dei premi nazionali TOP of the PID della rete dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio.
Come sta evolvendo il rapporto tra i giovani e il digitale; come migliorare l'inclusione e ridurre il digital divide; le infrastrutture tecnologiche e la banda ultralarga per Italia 2026; le iniziative della Commissione europea per combattere la disinformazione online; la roadmap per la cooperazione digitale con il segretariato delle Nazioni Unite: sono solo alcune delle tematiche che verranno trattate nella prima giornata dell'Internet Governance Forum (IGF) Italia 2021, la piattaforma di dibattito globale nata per indirizzare le policy di Internet sia nel pubblico che nel privato
Composta da governi, organizzazioni internazionali, industria, società civile, comunità tecnico-scientifica, la piattaforma multi-stakeholder è stata istituita nel 2006 dal Segretario generale dell'ONU e si fonda sui principi di trasparenza, apertura, inclusività, partecipazione egualitaria e dal basso (bottom-up). Negli anni è diventata un punto di riferimento importante per la discussione globale sui temi della governance di Internet. Anche quest'anno, dopo il successo della scorsa edizione, IGF Italia 2021 si terrà a Cosenza dal 9 all'11 novembre 2021.
Tutti gli eventi si potranno seguire anche in diretta video previa registrazione.
L’organizzazione dell’evento recepisce i suggerimenti indicati dai partecipanti nella scorsa edizione e le riflessioni degli scorsi mesi del Comitato di Programma IGF Italia 2020. Quest’anno sono stati introdotti alcuni elementi tipici delle iniziative regionali EuroDIG e SEEDIG (“Call for issues” e gruppi di lavoro tematici) con l’obiettivo di predisporre un programma che possa essere di stimolo per tutti gli stakeholder: giovani, imprese, cittadini, istituzioni.
Martedì 9 novembre la giornata si aprirà con i saluti del presidente della Camera di commercio di Cosenza Klaus Algieri, del presidente di InfoCamere Lorenzo Tagliavanti e di Mattia Fantinati, presidente di IGF Italia e membro dell'intergruppo parlamentare della trasformazione digitale e dell'Internet Governance. Ad aprire i lavori saranno il presidente di Unioncamere Andrea Prete e Luigi Fiorentino, capo di gabinetto del ministero dell'Istruzione.
Il 10 novembre si aprirà con l'intervento di Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, che farà il punto della situazione sullo stato della digitalizzazione della PA. Il programma prevede poi una sessione sulla strategia di cybersecurity e il ruolo della nuova Agenzia per la cybersicurezza. Gli altri temi saranno: “La comunicazione digitale per un rapporto di qualità con i cittadini”; “I nuovi spazi per il lavoro da remoto. Un'infrastruttura sociale per il Sud”; “Il manifesto di Internet per il servizio pubblico”; “La Carta dei diritti di Internet in Europa”; “Le Città e i Territori di nuova generazione: competenze oltre la comfort zone”; “Piattaforme ed algoritmi: analisi, principi e strumenti di tutela”; “Cybersecurity: il lato oscuro del digitale”; “Criteri di applicazione dell'intelligenza artificiale all'ecommerce: fra opportunità, vantaggi ed etica”; “Il valore delle digital skills: come prepararsi alla trasformazione digitale”; “Quantum Security: dalla prima sperimentazione pratica italiana agli scenari applicativi futuri”; “Presenza su Internet della revisione legale delle imprese”; “Presenza su Internet di minoranze linguistiche e culturali - difficoltà e best practices”; “Sicurezza e Cyberbullismo”.
Giovedì 11 novembre si parlerà invece dell'evoluzione di Internet in Italia e delle iniziative legislative in corso e le proposte del G20 digitale, del rapporto tra mondo accademico ed Internet governance e di sostenibilità digitale: idee, metodi e relazioni. Il programma proseguirà con l'assemblea dell'Associazione IGF Italia e il panel dedicato a “L'Italia non cresce se non crescono le PMI”, con interventi di Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, Paolo Ghezzi, direttore generale di Infocamere, Danilo Iervolino, presidente di Unimercatorum, Pier Andrea Chevallard, amministratore delegato di Tinnexta, Riccardo Monti, CEO di Triboo.
Infine, le conclusioni di Mara Carfagna, ministro per il Sud e la coesione territoriale e di Klaus Algieri, presidente della CdC di Cosenza, con la consegna del premio nazionale TOP of the PID, indetto annualmente dalla rete nazionale dei Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di commercio. Previsto anche il messaggio in video per l'educazione digitale del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Modererà la consegna del premio il segretario generale della CdC di Cosenza Erminia Giorno.
Per maggiori info:
https://www.cs.camcom.gov.it/it/content/service/internet-governance-forum-italia-2021
Per iscriversi agli eventi in programma:
https://www.infocamere.it/igfitalia2021
La pandemia e il lockdown hanno costretto gli italiani a confrontarsi in maniera più attiva con internet e il mondo online, tanto che le imprese hanno dovuto accelerare il processo di apertura commerciale verso questo canale.
Le nuove abitudini digitali dei cittadini implicano una sempre maggiore attenzione all’uso degli strumenti online per analizzare i dati dai mercati, per ascoltare le esigenze dei clienti e trasformare i propri business.
Analizzando gli investimenti strategici in digital marketing, ossia la quota di imprese che hanno dichiarato di aver investito “molto” e “moltissimo” in questa innovazione di business, occorre dire, dati a livello nazionale, che c’è stato un notevole incremento dal 24,4% del periodo pre-covid al 39,9% del 2020, ed è diminuito il differenziale fra la nostra provincia, Salerno, ed il resto di Italia: il gap si è ridotto di 3 punti percentuale rispetto ai 6 punti del periodo pre-covid.
Per saperne di più consulta lo studio allegato.
La contrazione macroeconomica del 2020 ha costretto le imprese a reagire rimodulando i propri modelli di business secondo alcune direttive, come l’uso più profittevole dei dati per analizzare i comportamenti dei clienti, analizzare i mercati e rispondere alle nuove abitudini di consumo online e non attraverso una maggiore personalizzazione e “automatizzazione” delle politiche commerciali.
Per quanto riguarda la quota di imprese che hanno investito in maniera strategica in nuovi modelli di business, occorre segnalare che “utilizzo di Big data per analizzare i mercati” è passato dal 16,7% del 2015-2019 al 27,4% del 2020, l’analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti per garantire la personalizzazione del prodotto-servizio offerto è passata dal 28,6% al 39,9% del 2020, l’incremento più alto si è avuto per gli investimenti strategici in digital marketing passato dal 24,4% del pre-covid al 39,9%.
Anche le imprese della Campania e della provincia di Salerno hanno incrementato gli investimenti in tali ambiti.
Per saperne di più, consulta la ricerca Excelsior - Unioncamere
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