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Incentivi per la transizione digitale e per l'internazionalizzazione: quali opportunità per le PMI - Martedì 11 ottobre 2022 - 15.30 - 17.00
Promos Italia, in collaborazione con DINTEC e Unioncamere, organizza un ciclo di incontri di approfondimento sulle Misure del nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0, evoluzione del precedente programma Impresa 4.0., e su interventi volti a favorire l’export attraverso una maggiore competitività, digitalizzazione, preparazione e conoscenza degli strumenti finanziari.
Il piano supporterà le PMI italiane nel potenziare la ricerca di base e applicata, favorire il trasferimento tecnologico, promuovere la trasformazione digitale dei processi produttivi, l’investimento in beni materiali e immateriali e la formazione 4.0.
Con lo scopo di diffondere la conoscenza e l’utilizzo dei programmi di agevolazione, volti a favorire i processi di internazionalizzazione e di digitalizzazione delle PMI italiane, il ciclo webinar, oltre a illustrare le misure, i vantaggi e le opportunità per le imprese e le modalità di richiesta, tratterà di volta in volta specifici focus.
La sessione conclusiva dedicata alle domande dei partecipanti renderà l’intervento pragmatico e interattivo con i relatori.
Partecipa gratuitamente bit.ly/3RoKHyz
Unioncamere Campania nell'ambito di un ciclo di seminari sull’importanza della Banda Ultra Larga dei servizi digitali e dell’innovazione in azienda nel quadro del “Progetto Infrastrutture”, organizza il prossimo 4 ottobre il Webinar "Agricoltura 4.0: le opportunità della transizione digitale".
Le imprese del comparto, guidate dal prof. Alex Giordano, intraprenderanno un percorso volto a comprendere a pieno le opportunità della digitalizzazione con esperienze pratiche e di successo. Il seminario è diretto a tutte le imprese dell’agrifood di piccole dimensione che vogliono intraprendere i primi passi verso la transizione digitale, approfondire la loro conoscenza sulle opportunità e le tecnologie abilitanti non solo per modernizzare i processi produttivi, ma anche individuando soluzioni digitali ed interventi specifici, che tengano conto in particolare delle esigenze del prodotto, dell’ ambiente e dei consumatori.
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Unioncamere Campania nell'ambito di un ciclo di seminari sull’importanza della Banda Ultra Larga dei servizi digitali e dell’innovazione in azienda nel quadro del “Progetto Infrastrutture”, organizza il prossimo 30 settembre il Webinar " Elementi essenziali di Cyber security”.
Le piccole e micro imprese che hanno o vogliono intraprendere la transizione digitale sentono l’esigenza di operare in totale sicurezza ed in occasione di questo seminario potranno approfondire con il prof. Simone Pietro Romano le soluzioni concrete a tutela della propria attività e dei clienti. Il seminario è diretto a tutte le imprese in particolare alle imprese artigiane, del comparto del commercio e del settore turistico che vogliono operare sul web al riparo dai pericoli per vendere e offrire i propri servizi .
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La Camera di Commercio di Salerno ha approvato il “Bando PID voucher digitali 4.0 - Anno 2022” con cui eroga contributi per favorire la digitalizzazione delle imprese femminili e giovanili salernitane.
Le risorse messe a disposizione, pari a euro 761.728,95 sono ripartite in due misure: progetti condivisi da più imprese (da 3 a 20) e presentati da singole imprese del comparto turistico e altri settori, come ad esempio il food.
Le spese ammissibili possono riguardare sia servizi di consulenza progettuale e applicativa, sia l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali. Tali spese dovranno essere funzionali all’introduzione delle tecnologie abilitanti quali, a titolo esemplificativo: robotica, manifattura additiva e stampa 3D, internet delle cose e delle macchine; cloud, cyber security, big data, intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata, realtà virtuale, ricostruzioni 3D e altre, meglio specificate nell’apposito elenco indicato nel bando.
“La Camera di Commercio di Salerno – dichiara la componente della Giunta camerale Susy Gambardella - sostiene la transizione digitale delle imprese femminili e giovanili per migliorarne la produttività e la competitività, creare nuovi posti di lavoro, generare, sul nostro territorio, investimenti economici per oltre 2 milioni di euro”.
“Proponiamo alle imprese un bando agile – dichiara la componente della Giunta camerale Annarita Colasante – con una procedura valutativa a graduatoria. Finanzieremo le imprese che aggiungono, al contributo camerale, maggiori risorse proprie sulla totalità delle spese ammissibili”.
Il contributo massimo – concesso sotto forma di un voucher – è pari a euro 50.000,00 complessivi per le imprese aggregate e pari a euro 10.000,00 per le singole imprese.
Le richieste devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, nell’ambito del sistema WebTelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 10:00 di giovedì 15 settembre 2022 fino alle ore 21.00 di lunedì 31 ottobre 2022 (salvo esaurimento anticipato delle risorse).
Clicca qui per scaricare il bando e la modulistica.
Annarita Colasante e Susy Gambardella
La Camera di Commercio di Salerno ha approvato il “Bando PID voucher digitali I4.0 - Anno 2022” con cui eroga contributi per favorire la digitalizzazione delle imprese femminili e giovanili salernitane.
Le risorse messe a disposizione, pari a euro 761.728,95 sono ripartite in due misure: progetti condivisi da più imprese (da 3 a 20) e presentati da singole imprese e suddivise in due destinazioni (settore turistico e altri settori).
Le spese ammissibili possono riguardare sia servizi di consulenza progettuale e applicativa, sia l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali. Tali spese dovranno essere funzionali all’introduzione delle tecnologie abilitanti quali, a titolo esemplificativo, robotica, manifattura additiva e stampa 3D, internet delle cose e delle macchine; cloud, cyber security, big data, intelligenza artificiale, blockchain, realtà aumentata, realtà virtuale, ricostruzioni 3D e altre, meglio specificate nell’apposito elenco indicato nel bando.
Il contributo massimo – concesso sotto forma di un voucher – è pari a euro 50.000,00 complessivi per le imprese aggregate e pari a euro 10.000,00 per le singole imprese.
Le richieste devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, nell’ambito del sistema WebTelemaco di Infocamere – Servizi e-gov (clicca qui per accedere), dalle ore 10:00 di giovedì 15 settembre 2022 fino alle ore 21.00 di lunedì 31 ottobre 2022 (salvo esaurimento anticipato delle risorse).
Istruzioni per la compilazione del modello F23
CODICE ENTE: TE3
CODICE TRIBUTO: 456T
IMPORTO: EURO 16,00
CAUSALE: IMPOSTA DI BOLLO
Giovedì 28 luglio dalle ore 10:00 alle 12:00 si terrà il seminario dedicato alla "Transizione green e digitale", organizzato da Unioncamere Campania in collaborazione con i PID e il supporto di Uniontrasporti.
Le domande chiave a cui si cercherà di dare risposta:
Di cosa si parlerà:
Al seguente link è possibile registrarsi e partecipare al webinar: https://unioncamerecampania.
Cresce la digitalizzazione delle imprese ma la metà è ancora ai primi passi
Roma, 25 marzo 2022 – All’inizio della pandemia hanno puntato soprattutto sul cloud, per sostenere il lavoro dei dipendenti in smart working, e sui pagamenti elettronici per soddisfare la domanda crescente dei consumatori confinati nelle mura domestiche. Progressivamente, però, hanno volto l’attenzione alla cybersecurity, investimento che si sta rivelando quanto mai strategico nel contesto attuale. A mostrarlo è PidOsserva, l’Osservatorio nazionale dei PID - Punti Impresa Digitale, strutture istituite dalle Camere di commercio nell’ambito del Piano nazionale impresa 4.0. Alla base dell’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec, le risposte che tra il 2018 e il 2021 oltre 40mila imprese hanno fornito a “SELF i4.0”, il test di autovalutazione della maturità digitale, presentate oggi nel corso di Orizzonti Live Lab 2022-IoRiparto, rassegna organizzata da IoRiparto in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara.
“La pandemia, con le restrizioni che ne sono derivate, ha accelerato la corsa degli imprenditori all’utilizzo del digitale. Sono quasi 450mila le imprese aiutate dai Pid delle Camere di commercio in questo percorso di innovazione ed i risultati cominciano a vedersi: il livello di maturità digitale delle nostre imprese è aumentato di circa il 9% rispetto al periodo pre-Covid”, sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “E’ ancora marcata, però, la distanza tra le aree del Paese: le regioni del Mezzogiorno hanno una maturità digitale inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto a quelle del Centro-Nord. Un gap che dovrà essere ridotto anche grazie ai progetti del Pnrr”.
Tra le tecnologie abilitanti per restare operativi anche da remoto, adottate dalle imprese, la più diffusa è stata quella relativa ai “pagamenti mobili attraverso internet” (utilizzata oggi dal 41,3% delle imprese) che nel 2020 si collocava al 3° posto; al secondo posto segue il Cloud – al 1° posto nel 2020 – (pari al 39,1%) e al terzo posto la cybersecurity - 4° posto nel 2020 – crescendo progressivamente di importanza (pari al 35,8% degli utilizzi).Rispetto al 2018, le imprese che utilizzano il Cloud e i pagamenti elettronici sono aumentate di 8 punti percentuali; quelle che si avvalgono di strumenti di cybersecurity e che hanno avviato un e-commerce di 9 punti.
Di sicuro gli eventi di questi ultimi due anni hanno impresso una forte accelerazione ai processi di digitalizzazione delle Pmi, anche a seguito delle azioni di informazione, sensibilizzazione e primo accompagnamento offerte dai Pid.
I risultati cominciano a vedersi: i più abili con le nuove tecnologie (i “Campioni digitali” e gli “Esperti”, cioè coloro che applicano con successo i principi dell'Impresa 4.0) sono aumentati di oltre 7 punti percentuali, passando dal 9,78% del 2018 al 17% del 2021. Gli “Specialisti”, che corrispondono a coloro che hanno digitalizzato buona parte dei processi, sono aumentati di 9 punti percentuali, salendo al 38,4% dal 29% di 4 anni fa.
Il problema, però, è che, pur diminuendo, resta comunque elevata la quota di imprese ancora poco avvezza al digitale. Gli Esordienti, che hanno una gestione tradizionale dei processi aziendali, e gli Apprendisti, che utilizzano solo strumenti digitali di base, sono oggi circa il 45% rispetto ad oltre il 60% del 2018.
La crescita della maturità digitale in questi anni è stata più consistente tra le imprese dei servizi e della manifattura rispetto a quelle agricole, tra le attività di medie e piccole dimensioni rispetto alle imprese micro e tra quelle che operano all’interno di una filiera (B2B) rispetto a quelle che hanno rapporti con il cliente finale e sul mercato (B2C).
Il bello è che la digitalizzazione sta cambiando anche l’approccio delle imprese ad alcune tematiche chiave dello sviluppo.
Nel 2021, le imprese che svolgono con regolarità attività di formazione del proprio personale registrano un livello di maturità digitale pari a 2,7 (su una scala da 1 a 4), superiore a quelle che la svolgono saltuariamente, che si attestano ad un valore medio pari a 2,3, o non la effettuano affatto che si fermano a 2,1.
Sempre nello stesso periodo PIDOsserva rileva che le imprese più innovative, quelle cioè che investono di più in brevetti o detengono titoli di proprietà industriale, hanno un livello di maturità digitale pari a 2,58 maggiore alle media generale che si attesta su 2,23.
E inoltre le imprese che hanno investito sul fronte ambientale e della sostenibilità hanno una maturità digitale superiore rispetto alla media nazionale.
Venerdì 25 Febbraio h: 18.00 si terrà il seminario "Competenze digitali e misure di agevolazione per le imprese: Il Piano Nazionale Transizione 4.0 e il PNRR", organizzato da PIDMed, in collaborazione con la Fondazione Saccone, per illustrate le misure agevolative del Piano Transizione 4.0, i possibili vantaggi e opportunità per le imprese (singole e cooperative), tutte le informazioni sulla formazione e le competenze digitali.
>>Partecipa gratuitamente online iscrivendoti qui https://bit.ly/3LJ59sj
Le informazioni del Sistema Informativo Excelsior permettono di individuare per ciascuna competenza per il digitale le professioni maggiormente coinvolte e fra queste quelle di più difficile reperimento. In generale, si evidenzia che tanto più sono ritenute importanti le e-skill maggiore è la difficoltà di trovare sul mercato il profilo professionale ricercato.
Iniziando dall’analisi della competenza digitale di base, i dati mostrano che la difficoltà di reperimento di figure con competenza di grado elevato è superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a quando sono richiesti profili per i quali tali competenze sono ritenute poco importanti per lo svolgimento dell’attività lavorativa: nel primo caso la difficoltà di reperimento è pari al 36,3%, mentre nel caso di competenza di importanza bassa e medio-bassa è pari al 30,5%.
Focalizzando l’attenzione sulle figure per cui è richiesto con elevata importanza il possesso delle competenze digitali risultano le più difficili da reperire nel mercato del lavoro i tecnici programmatori (è difficile da reperire il 67,8% dei profili con elevata competenza in possesso), analisti e progettisti di software (65%), disegnatori industriali e agenti immobiliari (63,6%). Nella tabella 11 vengono esposte le prime 10 figure professionali per quota di difficoltà di reperimento dichiarata dalle imprese che richiedono con elevata importanza il possesso di tale competenza.
Per approfondimenti, consulta lo studio completo allegato
La capacità di utilizzare il digitale, come l’uso di tecnologie internet e di gestire e produrre strumenti di comunicazione multimediale, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse umane debbono possedere.
Dall’analisi per gruppi professionali, si evidenzia che la competenza è ritenuta molto importante per oltre il 50% delle entrate dei gruppi più elevati.
Infatti, il possesso di competenze digitali con elevata importanza supera la media del 21,8%, per le professioni specialistiche (74,7%), i dirigenti (66,4%), le professioni tecniche (60,5%) e gli impiegati (52,4%). Al contrario per appena lo 0,4% delle professioni non qualificate si ritiene che sia importante il possesso della competenza.
Ma quali sono le professioni alle quali sono più richieste queste capacità nella nostra provincia?
Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze digitali sono richieste con quote molto alte ai dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche ed agli impiegati, per i quali le imprese ritengono che la competenza digitale debba essere anche di “elevata importanza”, per i dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche è pari al 74,8% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 57,6% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per gli impiegati.
Per saperne di più consulta lo studio allegato.
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