Venerdì 15 Novembre 2024
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Garanzia IN. - Nuove opportunità per le Imprese in Regione Campania
Spazio Lavoro-Salerno prosegue la propria azione quotidiana, a sostegno delle imprese del territorio, erogando gratuitamente servizi di recruiting, di consulenza su incentivi occupazionali e contratti di lavoro.
Nell’ambito dei servizi informativi garantiti dallo sportello Spazio Lavoro, è stata elaborata una scheda sintetica inerente Garanzia IN- II Fase, intervento della Regione Campania a sostegno dell’inserimento lavorativo dei disabili che prevede quattro differenti misure:
È possibile contattare Spazio Lavoro per chiedere maggiori informazioni su Garanzia IN, ma anche per avere una consulenza sui principali incentivi occupazionali vigenti (si veda in proposito la brochure incentivi a cura dello sportello Spazio Lavoro).
Inoltre, si può contattare Spazio Lavoro per attivare i servizi di recruiting o per fissare un appuntamento.
Il mismatch (disequilibrio tra domanda e offerta nel mercato del lavoro) e il ruolo degli ITS quale possibile rimedio per colmare il gap tra la richiesta di figure specializzate, da parte delle imprese, e i bisogni formativi dei lavoratori. Questi i temi trattati dal presidente di Unioncamere Andrea Prete nel corso dell'intervista andata in onda su RAI1 - TG1 economia di martedì 26 luglio 2022.
In provincia di Salerno nel mese di febbraio sono programmate circa 5.110 entrate di cui 1.431 giovani; nella regione Campania 25.100, nell’area del Sud e Isole saranno 82.200 e in Italia complessivamente 318.000.
Le entrate programmate, in diminuzione rispetto a inizio anno (-670 unità), risultano in marcato aumento rispetto a febbraio 2021 (+1.480 unità), in linea con i dati nazionali. Anche la variazione febbraio-aprile 2022/febbraio-aprile 2021 evidenzia un saldo positivo (+5.520 entrate).
A trainare la domanda sono i Servizi di alloggio e ristorazione ed i Servizi turistici. Sale la domanda delle imprese rivolta ai giovani, il 28% degli ingressi rispetto a gennaio 2022 che era pari al 25%. I contratti a termine, 75% del totale, risultano la forma maggiormente proposta.
Nel complesso nel mese di febbraio:
- le entrate previste si concentreranno per il 71% nel settore dei servizi e per il 78% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 25% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 18% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (23%);
- in 32 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
- per una quota pari al 28% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
- il 15% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 35% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
In provincia di Salerno nel mese di gennaio sono programmate circa 5.780 entrate di cui circa 1.445 giovani; nella regione Campania 29.100, nell’area del Sud ed Isole saranno 97.000 e in Italia complessivamente 458.000. Le entrate previste in provincia nel periodo gennaio - marzo 2022 sono di circa 17.370 unità ed il trend è positivo: in aumento rispetto al trimestre gennaio /marzo 2021 (+3.510 unità); positivo anche il confronto rispetto a gennaio 2021 (+1.550 unità). La domanda di lavoro è trainata, come a livello nazionale, prevalentemente dai contratti a termine 69% del totale e, inoltre, le imprese segnalano un aumento della difficoltà del reperimento dei profili desiderati passata da 32 casi su 100 nel gennaio 2021 (valore già in crescita rispetto ai 26 casi su 100 nel gennaio 2020) a 36 casi su 100 in questo inizio 2022.
Nel complesso nel mese di gennaio:
- le entrate previste si concentreranno per il 66% nel settore dei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 31% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 69% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 22% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (26%);
- in 36 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati;
- per una quota pari al 25% interesseranno giovani con meno di 30 anni;
- il 17% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 29% delle entrate complessive previste.
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Per saperne di più consulta il bollettino e le tavole statistiche
Prosegue la ripresa per l’industria, frena il turismo, cresce il mismatch e la domanda di lavoratori immigrati
Roma, 4 gennaio 2022 – Sono poco meno di 458mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di gennaio e saliranno a circa 1,2 milioni nel trimestre gennaio-marzo. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, si registra un incremento delle entrate previste (+112mila su gennaio 2021 e +265mila in confronto al trimestre gennaio-marzo 2021). Positivo anche il confronto rispetto a dicembre 2021, con 104mila contratti in più (+29,4%), per tutti i settori economici tranne che per il turismo dove pesano le crescenti incertezze legate all’andamento dell’epidemia nelle ultime settimane. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In provincia di Salerno nel mese di dicembre sono programmate circa 5.060 entrate di cui circa 1518 giovani; nella regione Campania 25.800, nell’area del Sud ed Isole saranno 85.300 e in Italia complessivamente 354.000. Le entrate previste in provincia nel periodo dicembre 2021- febbraio 2022 sono di circa 20.280 unità ed il trend è positivo: in aumento rispetto al trimestre dicembre 2020/febbraio 2021 (+9.580 unità), ed anche con i livelli occupazionali pre-Covid (+4.900 unità rispetto dicembre 2019/febbraio 2020). La domanda di lavoro è trainata, come a livello nazionale, prevalentemente dai contratti a termine 75% del totale e, inoltre, rispetto a dicembre 2019 le imprese segnalano un aumento della difficoltà del reperimento dei profili desiderati passata da 29 casi su 100 a 32 casi su 100 del 2021.
Nel complesso nel mese di dicembre:
E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.
Nei file allegati il bollettino e le tavole statistiche
Lunedì 20 dicembre 2021, alle ore 15.00, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Salerno in via Generale Clark, 19 si terrà la presentazione del progetto “Digitalmente: Digitalizzazione e sicurezza del lavoro nell'area salernitana”.
Nato dalla collaborazione tra il CNR -IRPPS e l’INAIL, il progetto mira a elaborare e diffondere, attraverso un’efficace opera di prevenzione, delle Linee Guida e delle Buone Prassi per le aziende, per far fronte allo stato di incertezza che il ritardo tecnologico e la pandemia hanno bruscamente riversato sui lavoratori.
Le norme anti-Covid non consentono di superare una presenza di 50 persone in presenza per cui gli interessati a partecipare sono pregati di inviare una mail di conferma a: digitalmente.cnr@irpps.cnr.it.
Sarà possibile seguire l’incontro anche in modalità webinar (gli aspetti tecnici sono in via di definizione e saranno comunicati appena possibile).
La capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici, viene ormai vista dalle imprese come una competenza di base che le risorse debbono possedere.
Analizzando il fabbisogno per gruppi professionali si osserva che è necessario con importanza elevata per il 56,7% degli ingressi di dirigenti, per il 50,4% delle professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione, per il 35,2% delle professioni tecniche e per il 30% per gli impiegati.
Al contrario, solo per il 7,7% delle entrate di conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili è considerata una capacità di grado elevato, la percentuale scende ulteriormente al 3,4% per le professioni non qualificate
In provincia di Salerno le imprese hanno previsto un totale di 59.220 entrate nel 2020. Al 49,9% dei lavoratori salernitani sono richieste competenze di linguaggi e metodi matematici e informatici.
Dall’analisi dei gruppi professionali si evidenzia che il possesso di competenze dei linguaggi e metodi matematici/informatici sono richieste con quote molto alte ai Dirigenti e Professioni intellettuali e scientifiche ed alle Professioni tecniche, per i quali le imprese ritengono che la suddetta competenza debba essere anche di “elevata importanza”, per i Dirigenti e Professioni intellettuali e scientifiche è pari al 50,5% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) e al 33,3% (quota% delle entrate per le quali la competenza è ritenuta elevata sul totale) per le Professioni tecniche.
In allegato trovi i dettagli e i grafici dello studio condotto nell'ambito delle rilevazioni del #sistemaExcelsior
Da sinistra: Antonio Ferraioli - Presidente Confindustria Salerno, Andrea Prete - Presidente Camera di Commercio di Salerno
Questa mattina, mercoledì 7 aprile 2021 si è tenuta la presentazione del rapporto della Camera di Commercio di Salerno “Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo”, realizzato da un gruppo di ricerca del Centro Studi “Guglielmo Tagliacarne”, con la collaborazione di Confindustria Salerno.
Il dossier analizza il mercato del lavoro campano stimando l’impatto del Covid-19 sul sistema produttivo e ipotizzando possibili strategie future, funzionali ad un contenimento della recessione economica determinata dalla pandemia.*
Marco Pini, Centro Studi Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, ha illustrato e commentato lo studio. Sono intervenuti Andrea Prete, presidente CCIAA di Salerno, che ha commentato lo studio alla luce dello scenario economico attuale, e Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno, che ha presentato i risultati dell’Indagine “L'Industria campana e il Covid-19: l'impatto sulle performance di impresa e aspettative future", svolta con il coinvolgimento diretto delle imprese.
Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive e lavoro della Regione Campania.
«Dalla rilevazione – ha dichiarato Antonio Ferraioli, Presidente di Confindustria Salerno – è emerso che, nonostante gli impatti più gravi della pandemia si siano verificati non nelle attività manifatturiere ma in settori ad alta intensità di relazioni personali come ad esempio il turismo, molte imprese hanno riscontrato più di una criticità. Contrazione della domanda e minori flussi di cassa per l’aumento dei prezzi delle forniture e delle materie prime – quest’ultimo diventato esponenziale nelle ultime settimane - hanno determinato per le imprese crisi di liquidità. Organizzare la ripresa complessiva del sistema economico e produttivo è pertanto quanto mai urgente, anche al fine di evitare che tali criticità possano protrarsi determinando tagli agli investimenti privati.
In linea con gli obiettivi strategici previsti dal PNRR andranno indirizzate risorse verso il sistema produttivo per promuovere investimenti rivolti ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione, favorendo in tal modo un rilancio dell’occupazione, soprattutto di quella giovanile e femminile che presentano situazioni di maggiore disagio, anche nel confronto con gli altri Paesi Europei. Inoltre, sarà essenziale il rapporto scuola-mondo dell’impresa per risolvere il mismatch che, tanto spesso, si crea tra domanda e offerta di lavoro. Indispensabili saranno le riforme e le semplificazioni degli adempimenti burocratici, volte a consentire un realizzo degli investimenti in tempi rapidi.»
«Abbiamo fortemente voluto questa indagine – ha commentato Andrea Prete, Presidente della Camera di Commercio di Salerno – perché riteniamo che, ad un anno dall’inizio della pandemia, sia necessario avere una fotografia chiara e precisa dell’impatto che ha avuto sul sistema economico e produttivo campano. L’auspicio è che questo studio possa contribuire a prefigurare nuove prospettive per il “dopo”, che tengano conto dei giovani che, insieme alle donne, hanno pagato il prezzo più alto della crisi. I dati emersi dal Rapporto una strada la tracciano. Per favorire la ripresa occupazionale in relazione a specifiche potenzialità del territorio campano, occorre investire su cultura e blue economy, un innovativo modello di sviluppo economico basato su durabilità, rinnovabilità e riutilizzo, che punta a rivoluzionare le nostre attività produttive e ad azzerare le emissioni inquinanti».
«Negli ultimi cinque anni il tasso di occupazione in Campania ha risalito la china recuperando in media circa un terzo del terreno perso dopo la forte caduta nel periodo di recessione nazionale 2008-09 e 2012-13». Lo ha sottolineato Marco Pini, economista del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, che ha aggiunto «considerando il persistere della crisi da Covid-19, la resilienza e ripresa occupazionale verso il pieno recupero passa dalla duplice Transizione ecologica e digitale: le imprese campane che hanno la più elevata probabilità di vedere nel 2021 l’occupazione stazionaria o in crescita sono proprio quelle che hanno investito sia in Industry 4.0 che nella green economy».
«L'analisi costante degli effetti della pandemia sul sistema produttivo Campano – ha concluso Antonio Marchiello, Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive della Regione Campania – ci aiuta nel lavoro di costruzione delle strategie più efficaci per un rilancio dell'economia regionale, nella riproduzione delle condizioni indispensabili per affrontare la sfida ed agganciare la ripresa che tutti auspichiamo coinvolga l'intero Paese.
L'elaborazione delle strategie passa soprattutto attraverso la ricerca degli strumenti più adeguati per la ripresa produttiva e l'individuazione dei settori considerati trainanti, tra cui quelli della green economy e più in generale dell'innovazione dei sistemi produttivi per intercettare le richieste del mercato e la domanda di qualità.
Da mesi siamo impegnati nel perfezionamento degli strumenti già elaborati come la Zes e le Aree di crisi industriale complessa, che rappresentano già una realtà, ed in una infaticabile attività tesa a portare a conoscenza del mondo dell'impresa le nuove opportunità.
Auspichiamo a tal fine che la definizione dei percorsi attuativi degli interventi previsti dal piano di investimenti del recovery plan coinvolga concretamente le Regioni.
La ricostruzione di un mercato del lavoro nuovo, che dia sempre maggiori risposte alle istanze di lavoro nei nostri territori, rimane quindi una priorità nei programmi della Regione Campania, nella consapevolezza che le criticità che caratterizzano in questa fase storica l'occupazione si superano attraverso il miglioramento progressivo della competitività produttiva e la creazione di lavoro vero”.
Nei file allegati pubblichiamo il Rapporto “Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo”, nella versione intergale e in sintesi oltre al comunicato stampa dell'iniziativa.
In ripresa rispetto al 2020 (+59mila) ma ancora lontani dai livelli del 2019 (-88mila)
In ritardo soprattutto il Sud
Sono 292mila i contratti di lavoro previsti dalle imprese per marzo 2021 e 923mila per il trimestre marzo-maggio. Sono 59mila in più rispetto a marzo dello scorso anno ma ancora 88mila in meno rispetto a marzo del 2019, quando l’economia non era ancora stata investita dalla pandemia da Covid-19. Sensibile la riduzione della domanda di lavoro rispetto al 2019 soprattutto per i settori del terziario (-79mila) e in particolare per la filiera del turismo (-50mila entrate programmate). Soltanto costruzioni e ICT sembrano dare chiari segnali di ripresa superando il livello delle assunzioni rilevato a marzo 2020 e 2019. E’ quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.