Informazione economica

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Giovedì 8 Giugno 2023

Lavoro, aspettative positive in Italia per l’estate: 568mila assunzioni

Lavoro, aspettative positive in Italia per l’estate: 568mila assunzioni previste dalle imprese a giugno e quasi 1,4milioni entro agosto

Trainano turismo e manifatturiero. Crescono i contratti a tempo indeterminato

 

 

Roma, 8 giugno 2023 – Sono circa 568mila le assunzioni (a tempo determinato superiori ad un mese o a tempo indeterminato) previste dalle imprese a giugno e salgono a quasi 1,4 milioni avendo come orizzonte previsionale l’intero trimestre giugno-agosto, con un incremento di oltre 9mila unità rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e di circa 37mila unità sul corrispondente trimestre (+2,8%). Nel mese, sono turismo e manifatturiero (rispettivamente con oltre 7mila e 4mila assunzioni in più) a sostenere la domanda di lavoro, mentre registrano una flessione costruzioni, servizi alle persone, i servizi finanziari e assicurativi e servizi informatici e delle telecomunicazioni.  Anche per giugno si conferma elevata la difficoltà di reperimento incontrata dalle imprese nel reclutare il personale: sono difficili da reperire quasi la metà dei lavoratori ricercati (+6,8 p.p. su giugno 2022). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal [1].

A giugno, l’industria nel suo complesso ricerca circa 134mila lavoratori che salgono a 348mila nel trimestre giugno-agosto. Per il manifatturiero, che è alla ricerca di 89mila lavoratori nel mese e di 237mila nel trimestre, le maggiori opportunità di lavoro riguardano le industrie della meccatronica che ricercano 22mila lavoratori nel mese e 58mila nel trimestre, seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (circa 18mila nel mese e 45mila nel trimestre) e da quelle alimentari (13mila nel mese e 46mila nel trimestre). Per il settore delle costruzioni sono programmate 44mila assunzioni nel mese e circa 111mila assunzioni nel trimestre.

Sono invece 434mila i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 1 milione quelli per il trimestre giugno-agosto. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di occupazione con oltre 164mila lavoratori ricercati nel mese e circa 353mila nel trimestre, seguito dal comparto dei servizi alle persone (71mila nel mese e 165mila nel trimestre) e dal commercio (69mila nel mese e 171mila nel trimestre).

La difficoltà di reperimento conferma il dato elevato di maggio, attestandosi al 46,0%. Il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior segnala, tra le professioni tecniche e ad elevata specializzazione, gli specialisti nelle scienze della vita (farmacisti, biologi, agronomi ecc.) con l’80,3% di difficile reperimento, seguiti dai tecnici in campo ingegneristico (68,9%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (68,5%), mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (72,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,7%).

In aumento la previsione per i contratti a tempo indeterminato (rispetto a giugno 2022 +12mila unita; +14,8 %), anche come effetto dell’elevata difficoltà di reperimento del personale; mentre d’altra parte l’incremento è meno rilevante per i contratti a termine e stagionali (rispetto all’anno precedente +8mila; + 2,3%) e diminuiscono le previsioni peri contratti di collaborazione occasionale e a partita IVA (rispetto al 2022 -15mila; -40,5%) e i contratti in somministrazione (-2mila; -2,9%). Cresce ancora, inoltre, la domanda di lavoratori immigrati con 114mila ingressi programmati nel mese (+18mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 20,1% del totale.

Sotto il profilo territoriale è da sottolineare l’elevato mismatch riscontrato dalle imprese nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 52% dei profili ricercati con punte del 57,8% per il Trentino-Alto Adige. Mismatch che si attesta al 47,1% per le imprese del Nord ovest, al 42,5 per le imprese del Sud e isole e al 42,4% per le imprese del Centro.

Ultima modifica: Giovedì 8 Giugno 2023
Giovedì 1 Giugno 2023

Unioncamere Economia & Imprese, il magazine delle CCIAA - n.5/2023

È disponibile il quinto numero del 2023 del magazine delle Camere di commercio italiane “Unioncamere Economia & Imprese”, il giornale digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio.

Il numero si apre con un articolo dedicato all'aumento dei tassi di interesse che rendono il costo del credito piú caro, facendo crescere le richieste di prestiti da parte delle imprese e determinando un -22,9 miliardi di credito bancario per queste ultime. In base ai dati Bankitalia, aggiornati al mese di marzo 2023, le sofferenze passano dal 2% al 3,8%: le banche vedono infatti ridursi il capitale per la riduzione del valore dei titoli di Stato che hanno in pancia e per l’aumento delle sofferenze bancarie.

Si parla poi della campagna radiofonica di Infocamere per ricordare l’appuntamento annuale con il Registro delle Imprese per il deposito dei bilanci e l’utilizzo della firma digitale. Come ogni altro adempimento, l’invio della pratica richiede l’uso della firma digitale. Per ribadire il ruolo del sistema camerale sul fronte della semplificazione, nel periodo della “campagna bilanci” è stata quindi programmata una campagna radiofonica per ricordare la possibilità di ricorrere agli strumenti di identità digitale messi a disposizione at traverso ID-InfoCamere e ottenibili sia online, sia dagli sportelli della propria Camera di commercio.

A seguire, l'articolo dedicato a Finnexta, il nuovo portale per l'equity crowdfunding del sistema camerale ideato e gestito da Innexta, la società partecipata da Unioncamere e dalle principali Camere di commercio italiane che ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito e ai mercati finanziari da parte delle Pmi. Finnexta punta a generare sinergie e raccordi tra Camere di commercio, imprese e startup, il mondo dell’innovazione e accademico, il mondo associativo e il settore creditizio.

Altro argomento trattato nel nuovo numero del giornale sono le Comunitá energetiche rinnovabili (CER), associazioni tra cittadini, attività commerciali, imprese enti territoriali ed autorità locali che decidono di unirsi per produrre e condividere energia elettrica necessaria al proprio fabbisogno, proveniente da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Per offrire una risposta concreta alle esigenze delle imprese, le Camere di commercio hanno avviato la progettazione e realizzazione di eventi info-formativi sul tema della transizione energetica e delle CER.

Nelle pagine successive gli argomenti affrontati riguardano i percorsi formativi per il turismo sostenibile avviati dalle Camere di commercio del Friuli Venezia Giulia e della Basilicata, del punto della situazione sui bandi sisma gestiti da Unioncamere, dell'indagine di Unioncamere e Dintec sulla crescita dei brevetti italiani, del progetto FoodHub di BMTI per favorire la commercializzazione e il consumo di prodotti ittici sostenibili.

e molto altro ancora...

Buona lettura!


Il magazine è disponibile in allegato e nella pagina dedicata del sito Unioncamere, dove é possibile sfogliare anche i numeri precedenti.

Unioncamere Economia & Imprese - n.5/2023 (versione sfogliabile) (versione scaricabile)

Ultima modifica: Giovedì 1 Giugno 2023
Martedì 30 Maggio 2023

Lavoro, Italia: competenze digitali di base richieste per 6 assunzioni su 10 nel 2022

Difficile da trovare il 42% delle figure ricercate - 7 imprese su 10 hanno investito nella transizione 4.0

 

Roma, 30 maggio 2023 – Tecnologie digitali, nuove formule organizzative aziendali e nuovi modelli di business: nel 2022 quasi il 70% delle imprese ha investito in almeno uno di questi ambiti della trasformazione digitale e il 41,4% ha adottato strategie di investimento integrate in grado di combinare queste tre aree. Entrambi i dati risultano superiori ai valori medi del quinquennio 2017-2021 (rispettivamente 68,5% e 36,5%). Per accompagnare la transizione 4.0 nel 2022 le imprese affiancano alla dotazione tecnologica figure specializzate cui è richiesto un portafoglio di competenze digitali da applicare ai diversi processi aziendali, si va dagli analisti e progettisti di software, agli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni fino agli ingegneri energetici e meccanici. Tra le figure tecniche spiccano i programmatori, i tecnici web e quelli esperti in applicazioni, ma anche i tecnici dell’organizzazione della gestione dei fattori produttivi.

È quanto emerge dalle analisi dei dati del volume “Competenze digitali, 2022” del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, realizzate in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne.

Complessivamente, le competenze digitali di base per la comunicazione visiva e multimediale sono richieste dalle imprese a 3,3 milioni di profili professionali ricercati (pari al 64% del totale delle entrate, +3,5 p.p. rispetto al 2021), le abilità relative all’utilizzo di linguaggi e metodi matematici e informatici a circa 2,7 milioni di posizioni (il 51,9%, +1,4 p.p.) e la capacità di gestione di soluzioni innovative 4.0 a 1,9 milioni di entrate (il 37,5%, +1,1 p.p.). A circa un quinto delle assunzioni è richiesto con un elevato grado di importanza il possesso di competenze per la comunicazione visiva e multimediale, mentre le capacità matematico-informatiche e di gestione di soluzioni innovative 4.0 sono considerate molto rilevanti, rispettivamente, per il 17,7% e per il 13% delle entrate programmate. Le indagini Excelsior evidenziano una crescita diffusa delle difficoltà di reperimento, che si intensificano al crescere del grado di importanza attribuito alle skill richieste per lo svolgimento della professione. In particolare, per le competenze digitali di base si passa da una difficoltà di reperimento del 41,8% nel caso di richiesta della competenza al 44,2% per il grado di importanza elevato; per le capacità matematico-informatiche il gap è anche più ampio (dal 42,7% al 47,7%), mentre per le competenze 4.0 la difficoltà varia dal 43,7% al 47,1%. (...)

Ultima modifica: Martedì 30 Maggio 2023
Lunedì 22 Maggio 2023

Lavoro: 278mila entrate programmate nel 2022 dalle imprese culturali e creative “core” e 362mila nel turismo a vocazione culturale

Ma difficili da reperire 4 profili su 10 - Roma al top per ricerche di personale

Roma, 22 maggio 2023 – Nel 2022 le imprese culturali e creative hanno richiesto circa 278mila lavoratori, pari al 5,4% della domanda di lavoro complessiva delle imprese dei settori industria e servizi[1]. Ad attivare la domanda di lavoro un insieme di imprese appartenenti ai quattro comparti “core” del sistema produttivo culturale e creativo: industrie creative, industrie culturali, patrimonio storico-artistico, performing arts e intrattenimento. A delineare questo scenario è il volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e analizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne. A queste richieste si sono aggiunte poi ulteriori 20mila entrate programmate dalle imprese del Made in Italy a contenuto culturale e, soprattutto, quasi 362mila assunzioni collegate alle imprese del turismo a prevalente vocazione culturale.

E’ una domanda di lavoro che presenta caratteristiche distintive rispetto agli altri settori economici anzitutto per la richiesta di figure professionali altamente qualificate. Si tratta di profili professionali capaci di coniugare elevate conoscenze specializzate con talento e creatività. Pertanto, il 40,6% delle assunzioni riguarda lavoratori laureati, mentre nel complesso dell’economia la quota è pari al 15,1%. Particolarmente elevata è anche la richiesta di esperienza (72,6% delle assunzioni programmate contro il 67,0% del totale imprese di industria e servizi) e quella di figure diplomate (36,6% delle assunzioni, contro il 28,7% dell’intera economia).

Tra le professioni maggiormente ricercate dalle imprese culturali e creative, spiccano gli analisti e progettisti di software nel settore-grafico pubblicitario con 20.920 assunzioni, seguiti dai tecnici esperti in applicazioni audio, video, gaming sempre nel settore grafico-pubblicitario (19.040 assunzioni). Elevata anche la domanda di registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi (12.020 richieste), di operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video (9.850) e di tecnici della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (6.290). Le imprese culturali e creative hanno assunto anche ingegneri industriali e gestionali per il settore creativo e audio-visivo (4.590 assunzioni), addetti all'accoglienza e all'informazione nell’ambito storico-museale (4.550), così come stampatori (4.050), ingegneri civili e professioni assimilate (3.780) e tecnici web per i settori audio-visivo e grafico-pubblicitario (3.580).(...)

Ultima modifica: Lunedì 22 Maggio 2023
Lunedì 15 Maggio 2023

Italia da record per brevetti nel 2022: 4.773 quelli pubblicati in Europa, +5% rispetto al 2021

 

Roma 15 maggio 2023 – Italia da record nel 2022 per le domande di brevetto pubblicate dall’EPO (European Patent Office): l’anno scorso sono state 4.773, 218 in più di quelle del 2021, con una crescita del 5%.

Come emerge dall’analisi effettuata da Unioncamere e Dintec, dal 2016 l’aumento delle domande italiane di brevetto europeo è risultato pressoché continuo, con una variazione del 33% tra il 2015 e il 2022, quando il nostro Paese ha raggiunto il miglior risultato del decennio, mantenendo così la quinta posizione per capacità inventiva nell’EPO tra i paesi UE e l’undicesima tra tutti i paesi del mondo.

Tra il 2021 e il 2022 la crescita delle domande pubblicate dall’EPO è stata trainata dalle attività di ricerca, sviluppo e innovazione nel Nord–Est e nel Mezzogiorno (rispettivamente, +6% e +29%). Nella prima macroarea le regioni più dinamiche sono risultate il Friuli-Venezia Giulia (+21%) e il Trentino-Alto Adige (+12%); nella seconda l’Abruzzo (+93%), la Campania (+46%) e la Puglia (+14%). Nelle altre grandi circoscrizioni del Paese, le variazioni più significative nel numero delle domande si sono registrate in Liguria (+28%) e in Umbria (+57%).

A sorpresa, la provincia che l’anno scorso ha messo a segno una crescita straordinaria è quella di Chieti, che registra 63 domande pubblicate dall’EPO (47 in più rispetto alle 16 del 2021). Un risultato davvero lusinghiero, che stacca anche quello eccellente di Bologna (+38), Milano (+25) e di Bolzano e Pordenone (+22). 

Nel lungo periodo che va dal 2008 al 2022 le domande di brevetto europeo dell’Italia sono state 61.253 in tutto; di queste 10.131, quasi il 17%, hanno origine nella provincia di Milano.

L’Italia sta facendo bene sul fronte dell’innovazione. Probabilmente anche per effetto delle misure previste dal PNRR, le nostre imprese stanno accelerando”, sottolinea il presidente di UnioncamereAndrea Prete. “Il dinamismo dimostrato da Milano negli anni, del resto, conferma la bontà della scelta di assegnare alla città la sede del Tribunale dei brevetti europeo. È un giusto riconoscimento alla capacità di tutte le aziende e i centri di ricerca del territorio”.

Con 726 domande nel 2022, Milano si conferma la regina del Paese per il numero delle nuove invenzioni brevettate in Europa.

Seguono le province di Torino e Bologna, entrambe con 314 domande di brevetto l’anno scorso, quindi Roma (252), Treviso (198), Vicenza (174) e Monza Brianza (172). La Capitale è l’unica provincia del Centro che entra nella lista delle Top Ten; nel loro insieme, con 2.595 domande, le prime dieci concentrano il 54% delle domande complessive.

Nelle prime 20 posizioni, che concentrano il 73% delle domande pubblicate nel 2022 (3.469), e sono saldamente occupate da province del Nord, troviamo anche Firenze (dodicesima), Pisa (sedicesima) e Napoli (ventesima).

L’anno scorso l’88% delle domande pubblicate (4.188) proviene dalle imprese, il 5% dagli Enti di ricerca e dalle Università, e il restante 7% dagli inventori privati.

Ed è proprio lo sviluppo delle capacità innovative delle imprese a fare la differenza: i brevetti provenienti dal settore produttivo sono cresciuti del 7% rispetto al 2021, segno di una forte accelerazione sul fronte dell’innovazione radicale dei prodotti.

Le tecnologie della meccanica e dei mezzi di trasporto continuano a fare la parte da leone del Made in Italy: le domande di brevetto europeo in questi settori tecnologici sono 1.910 nel 2022, il 40% del totale, e crescono considerevolmente (+124 rispetto al 2021, con un aumento del 7%).

Rispetto all’anno precedente, aumentano anche le domande di brevetto sulle nuove tecnologie di strumentazione e controllo (+76, con una crescita del 12%). e quelle relative all’elettricità e all’elettronica (+68, con una crescita del 14%).

Guardando alle domande italiane nell’ambito delle Key Enabling Technologies (KET), che, per la loro applicazione ad un gran numero di attività produttive sono fondamentali per la competitività delle imprese, con un totale di 985 pubblicazioni dell’EPO, esse hanno raggiunto il 21% del totale, con un aumento dell’8% rispetto al 2021.

Con 752 domande, quelle della manifattura avanzata rappresentano oltre il 76% delle KET, tanto che “spiegano” tutto il loro aumento in valore assoluto rispetto al 2021 (+76, con una crescita dell’11%).

Le domanda italiane di brevetti con tecnologie green aumentano invece del 23% rispetto al 2021; il 29% di queste domande fa riferimento a quelle per la gestione e il trattamento dei rifiuti, cresciute del 22% l’anno scorso.

Le altre tecnologie verdi che hanno manifestato una dinamica notevole sono quelle per le energie alternative (+72%) e quelle relative al design dei prodotti (+66%).

Ultima modifica: Lunedì 15 Maggio 2023
Lunedì 8 Maggio 2023

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno nel mese di maggio 2023

In provincia di Salerno nel mese di maggio sono programmate circa 7.790 entrate e nel trimestre maggio-luglio 2023 saranno 33.380; nella regione Campania 34.500 e in Italia, complessivamente, 467.000. 

Nella provincia salernitana si rileva, nel mese di maggio, una tendenza negativa di entrate: -5,8% rispetto a maggio 2022 e -1,9% prendendo a riferimento l’intero trimestre, in linea con il flusso negativo del Centro Sud e Isole. 

I Servizi ricercano 5.840 lavoratori, con una flessione del -12,5%, rispetto ad un anno fa. In particolare i servizi alle persone, in linea con la tendenza nazionale, registrano una flessione del -27%. Positivo invece il flusso dell’Industria che nel suo complesso programma 1.950 entrate nel mese di maggio (+22,6%) rispetto a maggio 2022. In crescita anche il comparto delle costruzioni (+16%), seppure in misura più modesta del valore nazionale (+35,9%). Si riconferma la domanda delle imprese rivolta ai giovani pari al 30% degli ingressi, in aumento rispetto al 29% di maggio 2022. Ancora in crescita la difficoltà di reperimento, in 40 casi su 100 le imprese prevedono che sarà arduo trovare i profili desiderati rispetto a maggio 2022, (era pari al 29%).

Nel complesso nel mese di maggio:
- le entrate previste si concentreranno per il 75% nel settore dei servizi e per il 79% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
- nel 22% dei casi le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 78% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
- il 12% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (17%);
- il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato;
- le tre figure professionali più richieste concentreranno il 38% delle entrate complessive previste. 

E’ la sintesi di quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e ANPAL, che offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi.

Per saperne di piu, consulta il bollettino e le tavole. 
 

Ultima modifica: Lunedì 8 Maggio 2023
Venerdì 5 Maggio 2023

Lavoro, Italia: sono circa 467mila le assunzioni previste dalle imprese a maggio e oltre 1,5milioni entro luglio

La difficoltà di reperimento riguarda il 46% del personale che le imprese ricercano  

 

Roma, 5 maggio 2023 – Sono circa 467mila i contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati dalle imprese a maggio e oltre 1,5 milioni per il trimestre maggio-luglio, con un incremento di oltre 22mila unità rispetto a maggio 2022 (+5,1%) e di 16mila unità sul corrispondente trimestre (+1,1%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal [1].

L’industria nel suo complesso programma 132mila entrate nel mese di maggio e oltre 400mila nel trimestre maggio-luglio, con una crescita rispettivamente del 33,1% (+33mila ingressi) e del 24,2% (+78mila) rispetto allo scorso anno. A maggio, Il manifatturiero è alla ricerca di 87mila lavoratori che salgono a 268mila nel trimestre. Ad offrire le maggiori opportunità lavorative sono la meccatronica (22mila contratti da attivare nel mese e 66mila nel trimestre), la metallurgia (18mila nel mese e circa 53mila nel trimestre), l’agroalimentare (11mila nel mese e circa 45mila nel trimestre) e la moda (circa 11mila nel mese e 29mila del trimestre). In crescita anche il comparto delle costruzioni che programma per il mese 45mila entrate (+35,9%) e circa 132mila nel trimestre maggio-luglio (+25,8%).

I servizi ricercano a maggio circa 335mila lavoratori e oltre 1,1 milioni entro luglio, con una flessione rispettivamente del -3,0% (-10mila ingressi) e del -5,1% (-62mila ingressi) rispetto a un anno fa. Si mantiene molto elevata la domanda di lavoro delle imprese del turismo che programmano 107mila contratti nel mese e 398mila entro luglio. Molteplici anche le opportunità di lavoro offerte dal commercio con circa 58mila ingressi previsti nel mese e circa 192mila nel trimestre. Seguono poi i servizi alle persone che, nonostante la flessione registrata rispetto a un anno fa (-27,2%), sono alla ricerca di circa 49mila lavoratori a maggio che salgono a oltre 180mila nel trimestre maggio-luglio.

Nel mese è difficile da reperire il 46,1% del personale ricercato dalle aziende (+7,8 p.p. rispetto a un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati. Tra le figure di più difficile reperimento il Borsino delle professioni del Sistema Informativo Excelsior  segnala per le professioni tecniche e ad elevata specializzazione gli ingegneri e i tecnici in campo ingegneristico (rispettivamente 61,0% e 65,2%), i tecnici della salute (63,1%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (63,0%) e i tecnici della distribuzione commerciale (58,7%); mentre tra le figure degli operai specializzati si distinguono gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (73,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,2%), i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse/mobili (72,1%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (71,5%). 

Si mantiene elevata la domanda di lavoratori immigrati con 91mila ingressi programmati nel mese (+18mila rispetto allo stesso periodo del 2022), pari al 19,5% del totale. A ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi operativi di supporto a imprese e persone (il 37,3% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (28,7%), le costruzioni (23,9%), la metallurgia (23,2%) e l’alimentare (20,3%).

In aumento sia la previsione per i contratti a tempo indeterminato (+11,9 %) sia quella per i contratti a termine e stagionali (+ 5,7%), mentre diminuiscono i contratti di collaborazione (-18,7%) o a partita IVA (-13,1%). 

A livello territoriale si evidenzia, infine, come il flusso delle entrate previste a maggio nelle regioni del Nord risulti in crescita rispetto allo stesso mese del 2022 (+14mila unità per il Nord Ovest e + 18mila per il Nord est), a fronte di una tendenza negativa per il Centro (-2mila) e per il Sud e Isole (-7mila entrate).

Ultima modifica: Venerdì 5 Maggio 2023
Mercoledì 3 Maggio 2023

Unioncamere Economia & Imprese - Magazine n.4 del 2023

È disponibile il quarto numero del 2023 del magazine delle Camere di commercio italiane “Unioncamere Economia & Imprese”, il giornale digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio. 

Il numero si apre con un articolo dedicato al contributo fornito dal sistema camerale all'attuazione del PNRR per l'attuazione dei vari progetti attraverso la propria rete territoriale. Sono diversi gli ambiti che coinvolgono Camere di commercio, Unioni regionali, organismi strumentali e Camere italiane all'estero, in base al decreto legge del novembre 2021, approvato dal Governo Draghi: si spazia dalla certificazione della paritá di genere agli interventi per le aree del terremoto del 2009 e del 2016, alla digitalizzazione delle procedure dello Sportello unico per le attivitá produttive e dello Sportello unico per l'edilizia.

Segue l'intervista a Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze, che traccia un bilancio della Conferenza nazionale delle Camere di commercio, svoltasi appunto a Firenze il 24 e 25 marzo scorsi, che ha visto la partecipazione di oltre 400 tra delegati camerali di tutta Italia e rappresentanti delle istituzioni e del Governo, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Si parla poi di identitá digitale con la notizia del nuovo SPID delle Camere di commercio: InfoCamere é stato infatti autorizzato in tal senso da Agid, entrando nell'elenco dei gestori autorizzati al rilascio della SPID, con particolare attenzione alle esigenze di chi gestisce un'impresa, che si tratti del legale rappresentante o del titolare come anche delle figure che rivestono ruoli decisionali in azienda. A seguire, l'articolo dedicato all'apertura delle call per l'edizione 2023 di Maker Faire Rome, la manifestazione ideata e realizzata dalla Camera di commercio di Roma. Anche quest'anno verranno affrontate tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’economia circolare all’agritech, passando per i big data e l’aerospazio, fino alle ultime scoperte del metaverso e della realtà aumentata.

Altro argomento trattato nel nuovo numero del giornale: i 30 anni del Mercato unico europeo, anniversario al quale verranno dedicate diverse iniziative. Dal canto suo Eurochambres, l’associazione delle Camere di commercio europee, collocherà il Single Market tra i temi centrali dell’iniziativa “Parlamento europeo delle imprese”, prevista per il prossimo 14 novembre, che riunirà presso l’emiciclo del Parlamento europeo di Bruxelles oltre 700 imprenditori europei per confrontarsi e prendere posizione su tematiche sensibili per le Pmi.

In tema di internazionalizzazione, si parla della visita in Unioncamere di una delegazione governativa tailandese, svoltasi il 17 aprile scorso: si é parlato di come avviare un partenariato tra i due paesi, per valorizzare anche in tale contesto le eccellenze Made in Italy. In particolare sono state illustrate le opportunitá offerte dal progetto del governo di Bangkok di dare vita ad una zona di economia speciale ad est della capitale, con l'obiettivo di raggiungere un potenziale di oltre 500 milioni di consumatori. 

Buona lettura!


Il magazine è disponibile in allegato e nella pagina dedicata del sito Unioncamere, dove é possibile sfogliare anche i numeri precedenti.

Ultima modifica: Mercoledì 3 Maggio 2023
Giovedì 27 Aprile 2023

Imprese in Italia: nel I trimestre aperture stabili ma crescono le chiusure (+5,9%)

Aperture stabili, chiusure in aumento e saldo lievemente negativo per le imprese italiane tra gennaio e marzo. Il primo trimestre dell’anno ha evidenziato una sostanziale stabilità delle iscrizioni al Registro delle Imprese delle Camere di commercio (101.788 unità, in linea rispetto allo stesso periodo del 2022) e un sensibile incremento delle chiusure rispetto allo stesso periodo del biennio precedente (109.231 unità) che, tuttavia, restano tar i valori più contenuti degli ultimi dieci anni.

Questo in sintesi lo scenario che emerge dai dati Movimprese elaborati da Unioncamere – InfoCamere sulla base del Registro delle Imprese delle Camere di commercio relative all’andamento del I trimestre del 2023, a conclusione del quale il tessuto imprenditoriale si è ridotto di -7.443 unità (pari a una variazione del -0,12% dello stock di imprese). Una flessione che resta tra le più contenute del recente passato e che (con l’unica eccezione del 2021, in piena pandemia) caratterizza tradizionalmente i trimestri di inizio d’anno a causa del concentrarsi delle cancellazioni sul finire dell’anno precedente e l’inizio del nuovo.

Pur in un contesto di sostanziale stabilità, alcuni settori vedono aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale. Tra questi si segnalano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.992 imprese), le attività immobiliari (+1.571) e le costruzioni (+1.070), ancora sotto l’onda “lunga” degli incentivi all’edilizia. Sul fronte opposto ad arretrare maggiormente sono i settori del commercio (-8.806 imprese, -0,61%) e dell’agricoltura (-6.167 unità, -0,85%).

Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del nostro tessuto imprenditoriale continua a essere quello delle società di capitali, che aumenta nel trimestre di 13mila unità (pari a un tasso di crescita dello 0,69%). Una vitalità che solo in parte riesce a controbilanciare, però, il saldo negativo delle ditte individuali, che nel periodo diminuiscono di 14.389 unità (pari allo 0,47% in meno), delle società di persone (-5.068 pari a un tasso di crescita di -0,56%) e delle “Altre forme”, che fanno segnare 733 unità in meno (pari allo 0,35% in meno).

L’analisi a livello territoriale mostra saldi negativi in tutte e quattro le grandi ripartizioni, ciascuna in arretramento rispetto a un anno fa. Tra le regioni, Lazio, Sardegna e Trentino-Alto Adige sono quelle che fanno registrare un saldo positivo - per quanto contenuto - rispettivamente con 1.157, 253 e 85 imprese in più. Delle altre, Piemonte e Sicilia sono quelle che hanno chiuso il primo trimestre 2023 con il risultato peggiore in termini assoluti, rispettivamente con 1.638 e 907 imprese in meno.

Ultima modifica: Giovedì 27 Aprile 2023
Mercoledì 26 Aprile 2023

Unioncamere Economia & Imprese - Magazine n.3 del 2023

 

È disponibile il terzo numero del 2023 del magazine delle Camere di commercio italiane “Unioncamere Economia & Imprese”, il giornale digitale con articoli e contenuti sulle attività di Unioncamere e delle Camere di commercio. 

Si tratta di un’edizione speciale, nella quale viene dato ampio spazio alla Conferenza nazionale delle Camere di commercio italiane: otto pagine nelle quali viene raccontato il momento di confronto del mondo economico e di quello del lavoro che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

A seguire, viene affrontato il tema dell’innovazione digitale con i due progetti europei I-NEST e IMPULSE di cui Unioncamere é partner, e con la campagna informativa sui servizi dei Punto Impresa Digitale in relazione alla cybersecurity.

Altro argomento trattato nel nuovo numero del giornale è il rinnovo della certificazione di qualità per i dati del Registro delle Imprese per il triennio 2022-2025: in questa conferma l’anagrafe ufficiale delle imprese italiane migliora il proprio rating sotto il profilo della coerenza. Si parla anche dell’ottima performance dei contratti di rete, aumentati del 10% rispetto al 2021 secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa 2022, e si affronta il tema dell’educazione finanziaria, con il lancio della nuova edizione del progetto Io Penso Positivo e con il resoconto dell’evento di apertura della Global Money Week, tenutosi a marzo a Unioncamere.

Altro tema di punta trattato nel magazine è il progetto Isnart-Unioncamere Ospitalità Italiana nel Mondo nato in collaborazione con cinque Ministeri (dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste; delle Imprese e Made in Italy; del Turismo; della Cultura; degli Affari esteri e Cooperazione internazionale), volto a promuovere il brand Italia e combattere il fenomeno dell’italian sounding.

Nelle pagine successive gli argomenti affrontati riguardano la premiazione dei vincitori della XXXI edizione del Concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie italiane Ercole Olivario, il progetto di promozione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo Deliziando, i marchi collettivi Tradizioni e sapori di Modena e Tuscia Viterbese Socialgreen, e molto altro ancora...

Unioncamere Economia & Imprese - n. 3/2023 - versione scaricabile

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Ultima modifica: Mercoledì 26 Aprile 2023